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Il grafico che rappresenta la piramide alimentare mediterranea è un triangolo isoscele, cioè la vista della sezione verticale di una piramide. Il triangolo è diviso in livelli, la base ricorda l'importanza fondamentale dell'attività fisica, a seguire ci sono due livelli rappresentanti gli alimenti amidacei come pane, pasta e cereali, il primo, e la frutta e la verdura, il secondo. Seguono i livelli che evidenziano l'olio d'oliva, il latte e suoi derivati, il pesce, la carne bianca di pollo, di tacchino o di coniglio, le uova, i dolciumi ed infine la carne rossa. Verso l'alto i piani diventano più corti ad indicare la necessità di un consumo degli alimenti rappresentati all'interno in quantità sempre minore. Esternamente al grafico si può leggere la frequenza più conveniente per il loro consumo.
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Tra le principali caratteristiche della dieta alimentare mediterranea spiccano la quantità e la frequenza di consumo dei vari gruppi alimentari rappresentati. Da consumarsi giornalmente si evidenziano il pane, la pasta e tutti i cereali nell'ordine di 8 porzioni, 3 porzioni di frutta e 6 di verdura di vario genere possibilmente biologica, quindi 2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, infine 2-3 porzioni di latte e derivati. Con frequenza settimanale vengono rappresentati pesce e frutti di mare nella dose di 5-6 porzioni, carni bianche come pollo, tacchino e maiale magro, nella quantità di 3-4 porzioni, 2 uova bollite o strapazzate o alla coque ed infine una porzione di dolce. Le carni rosse sono in cima alla piramide per una quantità di 4 porzioni da consumarsi con frequenza mensile.
La piramide alimentare mediterranea è stata sottoposta a varianti, revisioni ed arricchimenti in virtù delle più recenti scoperte nel campo alimentare. Il semplice schema grafico, molto immediato e significativo, si è arricchito di raccomandazioni testuali, come l'invito a consumare acqua, 1,5-2 litri almeno ogni giorno, ed infusi, alla scelta di cibi sostenibili, possibilmente locali e biologici, al consumo ancora più frequente di pesce "azzurro", ad una attenta discriminazione fra grassi animali e vegetali, poiché solo i grassi animali come il burro o lo strutto vanno consumati con cautela, mentre dei grassi di origine vegetale se ne può prevedere un consumo quotidiano. Una novità riguarda la raccomandazione per un consumo assiduo di legumi, giornaliero o almeno 2-3 volte alla settimana.
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