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Inizialmente è soprattutto la separazione ad essere oggetto di interesse dei due coniugi, solitamente si tende a rendere questa fase obbligatoria prima del divorzio per cercare di far tornare la coppia sui propri passi, ripensando alla fine anche alla possibilità di non divorziare. In un certo senso si cerca comunque di tutelare il sacro vincolo del matrimonio, evitando che si possano prendere decisioni affrettate. E' però alquanto raro che due coniugi separati decidano alla fine di lasciar perdere il tutto e ritornare a vivere insieme come una famiglia unita, come se insomma non fosse successo assolutamente nulla. Quando quindi due persone decidono di pensare al divorzio, prima di tutto scelgono il tipo di separazione da voler perseguire per poi alla fine arrivare alla meta finale, quella del diritto di cessazione di essere coniugi. La separazione può essere di due tipi: separazione legale e separazione di fatto. Nel primo caso è necessario rivolgersi ad un tribunale, quindi ad un giudice per iniziare il processo di separazione, nel secondo caso invece non si produce alcun effetto dal puto di vista giuridico. Vogliamo a tal proposito concentrarci principalmente proprio sulla separazione di fatto.
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La separazione legale può essere o consensuale, quando i due coniugi sono d'accordo sulla distribuzione dei beni e non c'è alcun tipo di conflittualità, è giudiziale invece quando uno dei due ha chiesto tale separazione per una valida ragione e spetta al giudice la decisione finale. La separazione di fatto è libera da qualsiasi tipo di giudizio legale, non c'è di mezzo un tribunale e chiaramente non la si può scegliere se si ha intenzione di procedere al divorzio. Questo perché, come già accennato in precedenza non sussiste alcun tipo di procedura sul piano giudiziaro. La separazione di fatto, proprio per questo punto di vista, non è molto seguita dai coniugi che decidono di non voler più vivere insieme, anche perché a livello legale si rimarrà sempre marito e moglie, ci sarà comunque tale vincolo. La strada della separazione di fatto implica un legame tra i due coniugi e come visto non si può poi arrivare al divorzio.
Questa seprazione di fatto non è sanzionabile dal punto di vista giudiziario, ma se tra i due coniugi le cose si complicano ulteriormente, insomma uno dei due decide di affidarsi alla separazione giudiziale, chiaramente si passa poi alla fase più complessa, quella in cui è necessario consultare un avvocato e dirigersi davanti ad un giudice per dimostrare le proprie motivazioni che hanno spinto verso quest'altro tipo di separazione. In generale la separazione di fatto consente ai due coniugi di poter tranquillamente vivere la loro vita anche lontano dal tetto coniugale, costruendosi perché no una nuova relazione, ma è fondamentale, qualora ci fossero dei figli, che entrambi si adoperino per consentire loro la corretta educazione. Che significa questo? I coniugi hanno entrambi il potere di istruire ed educare al meglio i figli e tra l'altro non cessa il diritto di mantenimento dell'altro coniuge. Il matrimonio esiste ancora, solo che semplicemente la coppia non è più unita. Bisogna dire che ci sono anche dei coniugi che preferiscono, proprio per il bene dei loro figli, non lasciare il tetto coniugale, continuare quindi a vivere insieme nonostante le varie divergenze che hanno portato loro a non sentirsi più emotivamente e sentimentalmente marito e moglie. Un altro aspetto da non sottovalutare, rispetto al passato, è che la separazione di fatto, ma in generale qualsiasi tipo di separazione, può avvenire tranquillamente anche per cause oggettive, ossia indipendentemente dalle colpe dei due coniugi. Solitamente tra le cause scatenanti ritroviamo l'incompatibilità caratteriale, questa è in assoluto il motivo più gettonato tra coniugi che decidono di affidarsi alla separazione. Quella di fatto, dal punto di vista economico, è sicuramente la più conveniente, anche perché non comporta spese legali o assegni di mantenimento e così via.
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