Infiammazioni

Che cos'è un'infiammazione

L'infiammazione, o flogosi, è l'insieme dei processi locali con cui il corpo risponde all'azione di agenti patogeni, dannosi per i tessuti.

La flogosi riguarda tutte le parti dei tessuti coinvolti, i componenti specifici, il connettivo di sostegno, i vasi sanguigni, i nervi e si manifesta con diverse modalità in relazione alla natura del tessuto, al tipo di agente patogeno e allo stato complessivo dell'organismo. Di conseguenza, esiste una grande varietà di infiammazioni con diverse caratteristiche fisiopatologiche.

In base al decorso possiamo distinguere le infiammazioni in acute, quando presentano un periodo di intensificazione e uno di riduzione, divisi da una fase di acme, e croniche, quando invece hanno una lunga durata con fluttuazioni irregolari di intensità o periodi di acutizzazione.

Fasi e sintomi dell'infiammazione

Le fasi della flogosi sono:

• l'irritazione, ... continua


Articoli su : Infiammazioni


1          3      4      5      ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
    1          3      4      5      ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
      prosegui ... , cioè l'insieme delle modificazioni causate dall'agente patogeno nei tessuti colpiti durante la prima fase dell'infiammazione;

      • l'iperemia attiva, ovvero l'aumento dell'afflusso di sangue arterioso;

      • l'essudazione, cioè la produzione di materiale liquido formato da proteine del plasma, cellule di provenienza ematica, come linfociti, granulociti neutrofili ed eosinofili, globuli rossi, ecc., e sostanze derivanti dalla distruzione del tessuto infiammato;

      • fenomeni regressivi, come atrofie o degenerazioni del tessuto colpito;

      • fenomeni degenerativi (necrosi, cioè la morte di parte del tessuto);

      • fenomeni proliferativi, ad esempio iperplasia (aumento di volume del tessuto) e neoformazione di tessuto granulomatoso.

      I sintomi sono:

      • arrossamento della zona colpita, dovuto all'iperemia attiva;

      • gonfiore, legato alla formazione dell'essudato;

      • calore, determinato dalla vasodilatazione capillare;

      • dolore, causato dalla compressione e dalla forte stimolazione delle terminazioni nervose da parte dell'agente patogeno;

      • ridotta funzionalità dell'organo colpito;

      • fenomeni degenerativi.

      Cause dell'infiammazione

      I fattori che possono causare un'infiammazione sono molto numerosi e includono tutti gli agenti che possono essere nocivi per i tessuti dell'organismo.

      Esiste una relazione tra la natura dell'agente patogeno e il tipo di infiammazione, ad esempio, la suppurazione è una particolare modalità di reazione difensiva dell'organismo contro i batteri piogeni. Però questa relazione non è scontata poiché, come già detto, l'infiammazione varia a seconda delle condizioni generali dell'organismo, nonché delle modalità di azione della causa nociva.

      Bisogna infine considerare l'influenza di fattori predisponenti che agiscono indirettamente, sia a livello locale che generale, come il diabete.

      Tipi di infiammazione

      L'infiammazione può essere denominata:

      • eritematosa, quando prevale l'iperemia attiva; si manifesta soprattutto nei tegumenti, cioè nel rivestimento esterno del corpo, costituito dalla cute;

      • essudativa sierosa se caratterizzata da elevata produzione di essudato; si verifica soprattutto nelle membrane sierose, cioè nel pericardio, nella pleura, nelle membrane sinoviali, ecc.

      • catarrale nei casi in cui sia presente una forte produzione di muco e accumulo di leucociti in particolar modo nelle mucose, nelle vie respiratorie ed anche nell'intestino;

      • emorragica e fibrinosa qualora si formi in seguito alla rottura dei vasi sanguigni con migrazione attraverso le pareti vasali degli elementi figurati del sangue (globuli bianchi, rossi, piastrine) e precipatazione di fibrina che si deposita nella periferia del focolaio infiammatorio per bloccare l'agente nocivo; questo tipo di infiammazione interessa soprattutto i tessuti molto ricchi di vasi sanguigni come il polmone;

      • purulenta quando predomina la produzione di essudato, definito "pus", costituito da una parte liquida (siero) e da un sedimento ricco di granulociti neutrofili e a volte anche di linfociti, contenenti materiali e batteri fagocitati;

      • necrotizzante quando è caratterizzata dal fenomeno della necrosi del tessuto;

      • produttiva o iperplastica, caratteristica delle infiammazioni croniche.

      Come curare un'infiammazione

      Innanzitutto si consiglia di tenere a riposo la zona interessata e, nel caso si tratti di un'infiammazione circoscritta e dalle cause facilmente identificabili, si potrà ricorrere a farmaci antinfiammatori come l'aspirina (acido acetilsalicilico) o ai Fans per alleviare i sintomi.

      In ogni caso è sempre meglio rivolgersi al medico curante, soprattutto se i sintomi persistono per più una settimana.