vitamina E

Vitamina E

Le vitamine sono elementi organici essenzialmente eterogenei dal punto di vista strutturale e funzionale. Esse favoriscono lo svolgimento di numerose funzioni metaboliche, cooperano alla crescita delle cellule e tutelano l’organismo da diverse patologie. Le vitamine presentano una molecola semplice e si dividono in due grandi categorie: vitamine idrosolubili e liposolubili. La vitamina E, altrimenti definita tocoferolo, appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili, ha dunque capacità di sciogliersi nei grassi. La suddetta vitamina E, si snoda in diversi composti, cosi rispettivamente denominati: alfa, beta, gamma, delta tocoferolo, e alfa beta e gamma tocotrienolo. Il composto maggiormente diffuso è l’alfa tocoferolo. La vitamina E, risulta essere particolarmente diffusa; la si trova in numerosi alimenti di origine vegetale, come i germi di grano, i cereali, l’olio, la margarina, le noci, il burro, le arachidi. In percentuale minore, la vitamina E, è contenuta anche nella frutta e nella verdura, che costituiscono un’altra buona fonte di vitamine. La vitamina E, non conserva un trascorso storico lungo: essa fu scoperta nel primo ventennio del novecento, da uno scienziato di nome Herbert Evans. Dopo una serie di studi ed esperimenti effettuati in laboratorio, si appurò l’importanza della vitamina E per il corretto funzionamento di alcuni meccanismi dell’organismo umano. Solo all’inizio degli anni settanta, il tocoferolo venne considerato indispensabile per la tutela delle funzioni metaboliche, e per l’azione che essa svolge all’interno dei processi che regolano il funzionamento della macchina corpo.
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Funzioni della vitamina E

cibi e vitamina ELa vitamina E, possiede numerose proprietà: la prima e più importante è la proprietà antiossidante attiva nella prevenzione dell’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi. Il processo stesso di ossidazione, viene ampiamente sollecitato dai radicali liberi, in cooperazione con altri processi collaterali che causano l’invecchiamento cellulare con numerose altre conseguenze deleterie sul piano organico. La vitamina E, favorisce l’arresto del suddetto processo di ossidazione: essa infatti nel donare un elettrone ai radicali tende ad invalidarne i processi reattivi, fermando il processo di ossidazione degli acidi grassi polinsaturi. Le proprietà antiossidanti possedute dalla vitamina E, tendono ad ovviare ad una serie di problematiche causate dall’invecchiamento cellulare: essa è espressamente utile per il corretto funzionamento del metabolismo e per preservare la bellezza delle pelle. I radicali liberi, attaccano l’epidermide, determinando la perdita di tono, di elasticità, di luminosità. Il delicato strato epidermico, diventa solcato e rugoso, espressivamente segnato nelle zone perioculari, peri-labiali, frontali. Il viso, cambia la sua fattezza, a causa dell’invecchiamento delle cellule non più in grado di garantire il naturale ripristino delle cellule nuove. La vitamina E, assunta con costanza, rallenta enormemente questo processo di decadenza epidermica, restituendo alla pelle un aspetto giovane e fresco. La vitamina E, è inoltre un potente antiinfiammatorio, e favorisce inoltre l’aggregazione delle piastrine, poiché rilascia i cosiddetti prostanoidi che ne favoriscono l’agglomerazione. Il tocoferolo, è indispensabile per prevenire diverse patologie, tra cui quelle tumorali, poiché tende ad inibire la proliferazione delle cellule malate. Diversi studi, effettuati negli ultimissimi tempi sulla vitamina E, hanno permesso di appurare il suo riscontro positivo sul sistema nervoso, muscolare, cartilagineo. La vitamina E rappresenta dunque un elemento chimico curativo oltre che benefico sotto diversi aspetti, poiché tende a regolare una serie di processi importantissimi per il funzionamento dell’organismo. I soggetti diabetici, utilizzano la vitamina E per contrastare gli effetti negativi apportati dalla patologia. La carenza di vitamina E, può comportare una serie di patologie, tra cui la più comune è la dermatite seborroica; altre patologie, interessano il sistema cardiovascolare, il sistema nervoso, il sistema gastro-intestinale, e uno scorretto funzionamento di numerosi meccanismi organici. Sono maggiormente inclini ad una carenza di suddetta vitamina, i soggetti che presentano disfunzioni sul piano dell’assorbimento dei grassi: in questi casi, si somministra un quantitativo maggiore di vitamina E per ovviare alla mancanza. I neonati che presentano una carenza di vitamina E, presentano alla nascita un peso corporeo estremamente basso, e possono, con la crescita, essere inclini a diversi altri disturbi. Condizioni patologiche inerenti alla vista, ed in particolare le malformazioni della retina in età avanzata, possono essere curate con la vitamina E e la vitamina A. La dose quotidiana di assunzione di vitamina E, deve essere pari ad un minimo di dieci milligrammi al giorno. Non si registrano eccessi di vitamina, poiché essa è sempre ben distribuita all’interno dell’organismo, e uno stesso eccesso non genera effetti collaterali.

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