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Con la separazione giudiziale, quando quindi non si riesce ad arrivare ad un comune accordo tra i due coniugi, si può puntare sulla separazione per colpa. Di cosa si tratta in moto particolare? In poche parole il coniuge che richiede la separazione può dare la colpa all'altro che ha causato la fine del matrimonio. Questo è permesso dalla legge, ma tale separazione per colpa ha subìto un netto cambiamento negli ultimi anni. In passsato si poteva tranquillamente attribuire la seprazione per colpa nei casi in cui da parte di uno dei due coniugi c'era stato: adulterio, condanna penale superiroe ai cinque anni, volontario abbandono del coniuge, mancata fissazione della residenza da parte del marito, eccessi, minacce o sevizie nei confrotni dell'altro coniuge. Queste erano tutte motivazioni alle quali il coniuge "vittima" poteva appellarsi per richiedere la separazione per colpa.
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Negli ultimi anni però tale legge ha subìto dei cambiamenti importanti, quando insomma uno dei due coniugi richiede la separazione per colpa, il giudice deve necessariamente studiare e valutare a fondo la causa di spearazione, comprendere effettivamente se il "reato" da parte di uno dei due coniugi sia stato realmente la causa scatenante della fine del matrimonio. Un esempio lampante è il tradimento, spesso può essere la conseguenza di un rapporto già in crisi ed in questo caso non si può attribuire la separazione per colpa al coniuge traditore, perché sussisteva già in precedenza un rapporto matrimoniale complicato. Qualora la colpa sia addebidata, il coniuge in questione perderà l'assegno di mantenimento nonché i diritti successori dell'ex coniuge, potrà insomma usufruire solo il diritto agli alimenti se ci sono effettivamente i presupposti.
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