Shampoo

Lo shampoo

Per la cura del corpo, la cosmesi propone un ventaglio di prodotti ognuno dalle specifiche funzioni. Lo shampoo, è il prodotto utile al lavaggio dei capelli, utilizzato per eliminare lo sporco, l’unto e tutte le particelle inquinanti che ristagnano sul cuoio capelluto. Lo shampoo ha la specifica funzione di pulire il cuoio capelluto in profondità senza cercare di danneggiarlo. Tutti i prodotti utili al lavaggio dei capelli contengono tensioattivi, sostanze contenute anche in altri prodotti per la detersione del corpo. Lo shampoo, una volta applicato sulla cute, entra in contatto con essa e con l’acqua si trasforma appunto in un tensioattivo, ovvero deterge il cuoio capelluto, elimina il sebo in eccesso regolarizzandone la produzione e allo stesso tempo non aggredendo in alcun modo la cute. Lo shampoo ha una sua specifica storia, storia che è stata tramandata con lo scopo di conoscere le proprietà del prodotto e allo stesso tempo l’utilizzo che di questo veniva fatto in passato. L’etimologia del termine ha una suo specifico significato: la parola shampoo ha origine inglese, e significa “massaggiare”. La cultura del lavaggio dei capelli, ha preso l’avvio in India, dove nacquero i primi centri all’interno dei quali veniva effettuata questa pratica con molta cura. Il lavoro di coloro che si occupavano del lavaggio alla cute fu notevolmente apprezzato da chi usufruiva di questo servizio, che ritrovava attraverso la pratica del lavaggio non solo la bellezza e la pulizia dei propri capelli, ma anche un momento di profondo relax. Il lavaggio veniva effettuato con un massaggio molto lungo e accurato, con il fine di far penetrare il prodotto in profondità e di allontanare lo stress e la spossatezza. Proprio in India, dove la cultura dello shampoo è nata, è iniziata la produzione e la vendita del prodotto stesso, vendita che si è diffusa a macchia d’olio in pochissimo tempo. Inizialmente lo shampoo possedeva le medesime caratteristiche dei normali saponi. Conteneva tensioattivi, ed era quindi un detergente per la cute. Veniva prodotto con la pula del riso e la paglia che venivano rispettivamente bruciate. Le ceneri ricavate sia dalla pula che dalla paglia, venivano poi mescolata all’acqua per ottenere il prodotto schiumoso volto alla detersione del cuoio capelluto. Con il tempo, il prodotto ha subito delle modificazioni specifiche, ed è ad oggi estremamente particolareggiato. Esiste un ventaglio di shampoo differenti, ognuno adatto alla risoluzione di una problematica differente. La scelta è divenuta maggiormente ampia, proprio perché è volta alla soddisfazione di bisogni di un’utenza parecchio variegata ed esigente. Lo shampoo ha dunque una sua storia ed una sua evoluzione personale. Ad oggi, è considerato un prodotto utilissimo nell’ambito della cosmesi. Esso possiede delle specifiche funzioni, che lo differenziano dai saponi classici. La struttura dei capelli, è attaccata continuamente dal sebo, una sostanza che tende a rivestire i capelli proteggendola poiché crea una patina specifica che li tutela dagli agenti esterni. Allo stesso tempo però il sebo favorisce l’attaccamento dello sporco, di residui di pelle, di unto. La funzione dello shampoo è quella di rimuovere il sebo, o meglio la parte superficiale del sebo. Il processo avviene nel suddetto modo: i tensioattivi rimuovono il sebo, penetrando nella profondità della cute, rimuovendo lo sporco che a contatto con l’acqua diventa solubile e viene rimosso. A differenza dello shampoo, i normali saponi, pur contenendo tensioattivi, non riescono a rimuovere il sebo, ma anzi tendono a creare una patina ancor più grassa sulla cute. I tensioattivi utilizzati sono differenti, per cui, per i capelli non è facoltativo utilizzare un prodotto piuttosto che un altro. Lo shampoo ha delle specifiche funzioni che gli permettono di mantenere i capelli sani belli e forti lavaggio dopo lavaggio.
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Cosa contiene lo shampoo

capelli sani Uno shampoo deve possedere diverse qualità per essere classificato come tale: deve detergere la cute senza aggredirla, in maniera delicata e leggera. Deve produrre una schiuma lieve e non eccessiva; gli shampoo eccessivamente schiumosi, risultano essere particolarmente aggressivi per i capelli, e sono considerati generalmente anche molto grassi, quindi poco detergenti. Lo shampoo non deve essere tossico, non deve arrecare alcun tipo di danno al cuoio capelluto, infatti non deve irritare la cute, non deve creare prurito, arrossamenti e fastidi di qualsiasi genere. Uno shampoo delicato non danneggia gli occhi, tende a non arrossarli e a non irritarli anche se entra in contatto con essi. Inoltre esso deve rispettare il ph della cute. Al fine di rispettare esattamente questi principi, lo shampoo, deve contenere delle specifiche sostanze, che non solo lo definiscono in quanto tale, permettono il rispetto delle stesse funzionalità del prodotto. Lo shampoo deve necessariamente contenere agenti sgrassanti e tensioattivi che combattano il sebo e l’eccessiva produzione di questo. In minima parte, lo shampoo dovrebbe respingere i raggi ultravioletti e creare un film protettivo su tutta la cute. Lo shampoo dovrebbe inoltre contenere vitamine, pro-vitamine e proteine, elementi sintetizzabili dallo stesso nostro organismo. In realtà, le vitamine possono e sono in grado di penetrare attraverso la cute, mentre le pro-vitamine e le proteine, non hanno questa specifica potenzialità. Per suddetta ragione specifica, il prodotto atto al lavaggio dei capelli, non contiene di queste sostanze, perché non in grado di penetrare attraverso il tessuto pilifero all’interno dell’organismo. Per apportare corposità e forza ai capelli, è necessario seguire una corretta alimentazione, che sia variegata e sana, e che soprattutto apporti all’organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno per un corretto nutrimento. I capelli sono una parte non vivente del corpo, per cui non possono in alcun modo trarre beneficio da uno shampoo che contenga suddette sostanze. A differenza delle proteine e degli aminoacidi stessi, le vitamine invece, favoriscono il rinnovo dei capelli, stimolandone la crescita e la resistenza.

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I tensioattivi

capelli più belliI capelli non possono essere lavati con prodotti non specifici. Lo shampoo ha la funzione precisa di rimuovere il grasso prodotto dal sebo e allo stesso tempo deve restituire ai capelli brillantezza, lucentezza, corposità e leggerezza. I capelli devono inoltre risultare districabili al pettine dopo il lavaggio, morbidi e privi di doppie punte. Uno shampoo aggressivo, è il principale responsabile di questo fenomeno. I capelli infatti tendono a diventare rugosi, stepposi e fragili. Di conseguenza tendono a spezzarsi e a cadere. Gli shampoo inoltre, devono differenziarsi in base ad ogni problematica relativa al cuoio capelluto. Esistono infatti sul mercato shampoo idonei per la cute grassa, per la cute secca e per le doppie punte. Devono inoltre essere adattabili ai lavaggi continui (anche giornalieri) e devono rispettare e ovviare a disturbi come la forfora e il sebo eccessivo. Ogni singolo shampoo dunque, dovrà possedere le caratteristiche generali che tendono a contraddistinguerlo come tale, e allo stesso tempo, deve necessariamente essere curativo rispetto ad ogni specifica problematica. I famosi tensioattivi che sono contenuti all’interno dello shampoo, devono comunque avere delle caratteristiche specifiche devono infatti essere lipofili ed idrofili. La caratteristica lipofila consente allo shampoo di sciogliere il grasso e lo sporco,staccandolo dai capelli, mentre le caratteristiche idrofile, consentono la rimozione di suddetto grasso con il risciacquo e dunque con l’acqua. I tensioattivi stessi si suddividono in altre categorie ancora che sono: i tensioattivi anionici, cationici, non ionici e anfoteri. I primi hanno proprietà di detergere pulire e purificare i capelli. Solitamente questi tensioattivi sono leggermente aggressivi, quindi vengono mescolati con altri tensioattivi definiti compensativi. I tensioattivi cationici, non hanno proprietà detergenti e pulenti, ma attivano altre funzioni parecchio importanti per i capelli. Essi controllano l’elettricità di essi, inoltre riescono a combattere la forfora e mantengono la chioma brillante e luminosa. Sono infatti non basici per uno shampoo ma vengono comunque utilizzati in minima parte per affinare le qualità del prodotto stesso. I tensioattivi non ionici, hanno caratteristiche detergenti, ma non sono schiumosi. Generalmente non vengono molto amati dall’utenza, ma di contro sono parecchio delicati. I tensioattivi anfoteri, infine, rispettano il ph della cute e comunque sono estremamente delicati e detergenti. Oltre ai tensioattivi e all’acqua che sono alla base del prodotto, esistono diversi tipi di altri additivi che vengono utilizzati per migliorare la qualità dello shampoo, che sono gli addolcenti, i madreperlati, i coloranti, gli emulsionanti. Questi specifici ingredienti vengono usati per donare ai capelli un effetto ancor più setoso, brillante e vivace dopo ogni lavaggio.


Shampoo: Tipologie di shampoo

shampoo delicati Gli shampoo stessi poi si dividono per categorie. Esistono quelli basici, che vengono utilizzati da tutti, che non hanno alcuna specifica funzione se non quella di pulire il cuoio capelluto. Questi shampoo sono sostanzialmente i meno dispendiosi e quelli attualmente meno venduti sul mercato per le loro scarse qualità. Esistono poi una serie di shampoo definiti commerciali che però hanno una specificità essenziale. Si dividono in shampoo per capelli sottili, crespi, fini, fragili, colorati, lisci, setosi, grassi, secchi, spezzati. Oltre a questi esistono poi gli shampoo non commerciali che possono essere acquistati in erboristeria o in farmacia. Sono questi i prodotti specifici per la forfora, per la seborrea o anche per malattie della cute come le dermatiti, la psoriasi. Essendo molto delicati, consentono il lavaggio senza aggredire e senza squamare la pelle, ripristinando e rispettando il naturale ph. Esistono poi gli shampoo estremamente delicati: vengono principalmente utilizzati per i bambini, che hanno pochi capelli ed una pelle estremamente delicata.



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