perdita capelli
La perdita dei capelli è una patologia che interessa più del cinquanta per cento della popolazione, sia di sesso maschile che femminile. La caduta dei capelli, è un fenomeno naturale, un processo fisiologico che interessa il ciclo vitale del capello stesso. Suddetto ciclo, prevede tre fasi precise, denominate ciclo anagen, catagen e telogen. La prima fase, è la fase considerata costitutiva del capello, quella in cui viene delineata la struttura e la risalita al follicolo pilifero. Questa prima condizione, dura generalmente cinque anni, sette per le donne. La fase anagen favorisce la strutturazione e la formazione del capello, ed è la fase produttiva, oltre che quella più lunga. Nella fase catagen, il follicolo, subisce un periodo di stasi, che comporta l’arresto della crescita del capello. le cellule smettono di riprodursi, per cui i capelli non crescono né cadono. La durata di questa fase, è pari a circa metà mese, dunque due settimane. Durante la fase telogen, i capelli rimangono aggrappati al follicolo, ma le attività produttive sono completamente in arresto, il capello aspetta di cadere ed essere sostituito da un capello nuovo. L’equilibrio di questo ciclo, è dato da precise percentuali, che stabiliscono che i capelli in fase anagen, corrispondano a circa il novanta per cento, mentre i capelli in fase catagen e telogen, costituiscono in tutto il dieci o venti per cento. Se queste percentuali sono esatte, i capelli si rinnovano naturalmente, per cui la caduta, viene sopperita da un’immediata sostituzione degli stessi, e non si palesano diradamenti o perdite eccessive. Se queste percentuali non conservano suddetto equilibrio, è possibile che la caduta dei capelli, sia sintomatica rispetto ad una patologia presente. La perdita dei capelli, è strettamente correlata al quantitativo di capelli presenti su tutta la massa del cuoio capelluto, per cui una perdita di circa cinquanta, sessanta, anche cento capelli al giorno, non è da considerarsi rilevante. Altro fattore rilevante, in relazione alla caduta dei capelli è il periodo stagionale: la primavera e l’autunno, sono periodi durante in quali si attiva un ormone che favorisce l’aumento della perdita dei capelli; questo fenomeno tuttavia, non determina una patologia. Le cause comuni che la determinano e che possono influire su questo fenomeno, sono lo stress, l’assunzione di farmaci, shock emotivi, periodi di nervosismo cronico, periodi di attività ininterrotta di lavoro o studio, problemi di tipo familiare o anche relazionale, patologie che prevedono l’utilizzo di farmaci che possono indurre la manifestazione del fenomeno della caduta dei capelli. Un esempio, può essere rappresentato dall’assunzione dei farmaci antidepressivi, che possono provocare anche fenomeni di calvizie.
Per scartare la possibilità che la caduta dei capelli sia legata ad una patologia, è necessario sottoporsi ad una serie di esami, che aiutino a testare il ciclo di vita del capello: un esame molto preciso ed attendibile, è il tricogramma, che prevede il prelievo di due e tre capelli da punti diversi della massa del cuoio capelluto. Una volta prelevati, questi capelli andranno analizzati accuratamente, cosi da comprendere quale sia il loro preciso ciclo di anagen, catagen e telogen. Altro esame da effettuare per testare la qualità del capello è il fototricogramma: suddetto esame, viene effettuato fotografando parti di capelli recisi a distanza di giorni. Il contronto fotografico, consente di misurare l’effettiva crescita del capello, e la presenza di eventuali patologie. Esame molto attendibile è il pull test: questo metodo, consiste nella conta esatta dei capelli che vengono perduti al giorno. I dati ottenuti da questo esame, vanno poi confrontati con quelli ottenuti dal fototricogramma e dal tricogramma, per ottenere un quadro clinico completo. Indagini ancor più approfondite, sono i dosaggi ormonali e gli esami ematologici. La patologia che determina la perdita dei capelli viene apostrofata come alopecia che può essere seborroica, da stress, da trazioni, ereditaria, genetica. I capelli possono cadere anche per depressione, stress, per malattie. Si tratta in questi casi di calvizie giovanile, senile, di effluvio telogen, o defluvio telogen. La calvizie e l’alopecia, sono patologie curabili solo in parte, il risultato della cura inoltre è strettamente collegato alla tipologia di problema, al carattere scatenante, alla tipologia di cura intrapresa. La calvizie, non può essere curata con shampoo anticaduta con vitamine, con massaggi, con lozioni o con prodotti alle erbe. L’alopecia, in alcuni casi presenta dei miglioramenti, ma è una patologia di carattere recidivo, per cui il problema va eliminato alla radice curando la patologia dall’interno. Le soluzioni del futuro, interessano il trapianto, o anche le terapie al laser che mediante una serie di impulsi, favoriscono la ricrescita del capello impedendone la caduta. Se la caduta dei capelli, viene causata da fattori psicologici, un miglioramento su questo piano, apporterà certamente anche risultati estetici positivi.
- Per molti uomini la perdita dei capelli inizia già in età giovanile e molte volte tutto dipende da una costituzione genetica che porta all’indebolimento e alla fine alla caduta dei capelli. La tendenz...
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