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Bisogna ricordare che vi sono anche cause secondarie dell’ascite addominale, ad esempio il cancro. Questa patologia compare quando, nel caso di tumori al seno, polmonari oppure intestinali, si formano metastasi sulla superficie del peritoneo. Compare spesso anche nelle persone affette da tumore allo stomaco e a tutto il tratto gastrointestinale, al colon, all’utero, alle ovaie e al pancreas. In questo caso si parla di ascite maligna: il 10% di chi è affetto da ascite viene colpito da questa forma particolarmente grave. Al tempo stesso è presente anche in caso di tubercolosi intestinale, genitale oppure peritoneale. Esistono tre tipologie differenti di ascite addominale: quella chilosa si caratterizza per il fatto che il liquido accumulato è linfatico, proveniente da infiammazioni e lesioni delle vie linfatiche principali. L’ascite biliare invece presenta l’accumulo di liquido e bile, mentre si parla si forma emorragica se nella cavità peritoneale è presente del sangue.
L'ascite addominale ha come sintomo principale il gonfiore, a volte abnorme, dell'addome. Oltre a questa particolarità fisica e al senso di fastidio addominale, l'ascite può provocare difficoltà a respirare: infatti questa patologia causa la compressione e l'immobilizzazione del diaframma, un muscolo cupoliforme che separa l’addome dal torace. In particolare la pancia si gonfia con il passare del tempo: per questo all’inizio è difficile rilevare l'ascite addominale attraverso l'esame fisico quando sono presenti piccole quantità di liquido. Le varie forme di ascite presentano sintomi simili tra loro, tuttavia c’è un’importante differenza tra la patologia provocata dalla cirrosi epatica e quella causata da tumori. Infatti nel primo caso la malattia è indolore o quasi, mentre nel secondo caso si avvertono spasmi e dolori all’addome molto intensi.
Per individuare la causa dell'ascite, il medico raccoglie un'anamnesi accurata ed esegue un esame fisico attento; inoltre preleva un campione del liquido ascitico da analizzare, inserendo un ago sterile di paracentesi attraverso la parete dell'addome. Il liquido è esaminato al microscopio per ricercare le cellule tumorali o batteri particolari, come il bacillo di Koch. Anche la composizione chimica, l'eventuale torbidità e il colore del liquido contribuiscono a determinare la forma dell’ascite addominale e le cause. Da queste ultime dipende il trattamento; in molti casi comprende riposo a letto e ridotta assunzione di sodio (sale) e liquidi. Se l’ascite addominale è legata a una malattia epatica, al paziente si vieta l’assunzione di alcol. Possono venire prescritti diuretici, in particolare il farmaco spironolattone. Se l'ascite provoca fastidio o difficoltà di respirazione, si effettua un drenaggio del liquido contenuto nella cavità peritoneale.
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