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La pelle d’oca, è una delle tante reazioni dell’epidermide, che manifesta la comparsa di piccoli rilevi su tutto lo strato epidermico. Questa reazione è la conseguenza di una contrazione avvenuta per riflesso dei muscoli erettori del pelo, che reagiscono in maniera riflessa ad uno stato o ad una condizione specifica. La pelle, tende a manifestare questa specifica reazione, ad un improvviso cambiamento di temperatura, ad uno sbalzo emozionale istantaneo, ad una paura, ad un’emozione. Quando la temperatura è notevolmente alta, il corpo necessita di una temperatura opposta, dunque di raffreddamento. Il passaggio da una temperatura corporea molto alta al raffreddamento, comporta la dilatazione della ghiandole sudoripare, con conseguente eliminazione del sudore, dilatazione dei vasi sanguigni e rilassamento dei muscoli erettori dei peli. Il corpo elimina il sudore ed il calore, tendendo lentamente al raffreddamento. Al contrario, quando si passa dal caldo al freddo i muscoli erettori del pelo tendono ad irrigidirsi, i vasi sanguigni tendono a restringersi, mentre i condotti delle ghiandole sudoripare, tendono a chiudersi. I follicoli piliferi, tendono a non manifestare questo stato, se non in concomitanza ad una determinata reazione. Contraendosi, i muscoli del pelo, tendono a favorire la contrazione della pelle, mantenendosi in erezione grazie ad un leggerissimo strato d’aria che essi stessi tendono a trattenere.
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La pelle d’oca è considerata una reazione naturale del corpo agli sbalzi termici o emozionali. Nell’ambito strettamente medico, questa reazione epidermica, viene associata a malattie relative al sistema nervoso centrale, all’epilessia, a specifici tumori celebrali. In generale, la pelle d’oca è una reazione , un’immediata protezione, un’istintiva manifestazione della tutela della pelle, che reagisce in maniera immediata al caldo, al freddo, alle sensazioni, contraendosi in maniera immediata, quasi come se innalzasse una corazza, come se attivasse uno scudo protettivo dagli agenti esterni. La pelle d’oca, si manifesta anche in condizioni di pericolo, mediante lo scioglimento delle cosiddette catecolamine, la contrazione dei vasi sanguigni, la contraria dilatazione dei bronchi e delle pupille e all’aumento della soglia attentiva. Gli animali, in questo particolare stato, manifestano la stessa sintomatologia e si mostrano maggiormente attivi e pericolosi. La pelle d’oca è dunque un meccanismo di difesa, ma anche una sorta di campanello d’allarme che pone in allerta rispetto ad una condizione esterna.
Si avvertono brividi, lungo la schiena, lungo le braccia, lungo tutto il corpo, ed il naturale rabbrividire, comporta la pelle d’oca. La reazione della pelle d’oca, è data dalla necessità da parte del corpo di mantenere stabile il livello della temperatura. Il naturale rabbrividire, comporta una serie di reazioni tra cui lo smuoversi istantaneo dei muscoli, che indotti ad un continuo tremolio, surriscaldano lievemente il corpo, producendo un leggero innalzamento della temperatura. La pelle d’oca è dunque principalmente una reazione al caldo e al freddo, una reazione termica specifica, manifesta, che delinea un percorso sensoriale, che parte dal cervello, e attraversa la pelle, o anche il cuore. La pelle d’oca, può anche essere determinata da uno stato emozionale, da una sensazione positiva o negativa, che causa la pelle d’oca. La pelle reagisce alla paura, al panico, all’ansia, ma anche ad un’emozione positiva, ad una carezza, ad una gestualità erotica, alla dolcezza, ad un suono, ad una melodia, ad una parola o ad un insieme di parole. La pelle, risponde perfettamente alle sensazioni del cuore, al suo battito, alle sue emozioni. Trattandosi di una reazione istintiva, la pelle d’oca non è controllabile e dunque eliminabile. Lo stato comportato al livello della condizione epidermica, scompare dopo pochi minuti o anche secondi, alla scomparsa o al riconoscimento dell’emozione, del pericolo, della paura, del batticuore, o all’assestamento termico della temperatura corporea.
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