stiramenti muscolari

Stiramento muscolare

I tendini, possono essere definiti come dei filamenti dal colorito biancastro, che hanno la specifica funzione di legare il tessuto muscolare al tessuto osseo. Queste elastiche strutture anatomiche, aiutano a tradurre il movimento in contrazioni muscolari. I tendini, sono assolutamente resistenti ed elastici: la loro stessa struttura li predispone alla resistenza in risposta alle sollecitazioni esterne. Nonostante la predisposizione naturale, la compattezza della struttura, e l’elasticità del tessuto tendineo, queste strutture sono facilmente inclini alla manifestazione di diverse patologie. Le patologie tendinee, vengono apostrofate diversamente e si dividono in diversi tipi, a seconda del tessuto danneggiato che si tratti dei tendini stessi (in questo caso di parla di tendinite), o della guaina sinoviale che li riveste, o ancora delle strutture che si trovano in prossimità dei filamenti tendinei. Le patologie inerenti alla struttura tendinea, possono manifestarsi singolarmente o contemporaneamente, per cui, vengono considerate come complementari, poiché una patologia può insorgere come conseguenza ad un’altra ad essa affine. I tendini, come tutte le strutture dell’organismo, a causa del tempo, possono usurarsi o lesionarsi conseguentemente ad uno strappo, ad una caduta, ad un urto. I tendini, possono lesionarsi in diversi punti della stessa struttura filamentosa, anche se il punto maggiormente delicato e quindi maggiormente esposto a rischio lesione, è quello che collega il tendine stesso alla struttura muscolare: sono proprio gli strappi muscolari, che causano la tendinite, nel novanta per cento dei casi, determinando dolore e impossibilità di camminare. Gli strappi e le tendiniti, infatti compiscono maggiormente gli arti inferiori, quadricipite, flessori ed adduttori. Lo strappo muscolare come la tendinite che ne consegue, è una patologia di natura infiammatoria, che può interessare uno o più muscoli e tendini presenti all’interno dell’organismo: suddetta patologia, viene apostrofata come tendinite quando interessa solo la struttura tendina; come peritendinite, se interessa la struttura anatomica che riveste il tendine, dunque la guaina tendinea, e come tendinosi, quando la patologia tende a cronicizzarsi. Le lesioni del muscolo invece, possono essere definite di primo, secondo e terzo grado. Nel primo caso la lesione è minima, nel secondo caso, è grave, ma consente la deambulazione e la corsa, nel terso caso, le fibre muscolari si spezzano, provocando dolore. Lo strappo muscolare e la tendinite si manifestano per cause precise: i muscoli vengono sollecitati eccessivamente, subendo delle microlesioni, che con il tempo, e in associazione a sforzi ripetuti, tendono ad allargarsi. I muscoli come i tendini, sono strutture capaci di auto-ripararsi a seguito di una lesione.
strappi e stiramenti

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stiramenti muscolari: Tendiniti e problematiche

ematoma I soggetti maggiormente colpiti da questa patologia, sono gli atleti, che tendono a sollecitare continuamente i tendini ed i muscoli; altri fattori negativi, che possono causare il manifestarsi di questa patologia, sono un mancato ed adeguato riscaldamento prima di un allenamento, l’utilizzo di steroidi, effettuare corse su terreni scoscesi, troppo molli o troppo duri, o ancora, soggetti che soffrono di patologie come l’artrite o l’artrosi, il valgismo. La tendinite e gli strappi muscolari, si manifestano quasi sempre a seguito di uno sforzo eccessivo, o riprendendo l’allenamento a seguito di un infortunio. Gli atleti sono la categoria maggiormente esposta a questa problematica, insieme ai soggetti di una certa età, che presentano naturalmente delle difficoltà di movimento. La sintomatologia molto chiara: il soggetto, presenta difficoltà nell’utilizzazione del muscolo collegato ai tendini lesionati, palesando difficoltà nella deambulazione, dolore, indolenzimento della regione interessata. La problematica viene rilevata con un’ecografia, o con una risonanza magnetica. La tendinite e le lesioni muscolari vengono curate, in relazione alla gravità della condizione del soggetto: il riposo, è la prima e più importante terapia. Se la problematica è blanda, il soggetto che ne è affetto potrà correre, e camminare normalmente, accusando solo un lieve fastidio. In questo caso, la terapia è il riposo e l’applicazione di ghiaccio e pomate, insieme a cerotti che blocchino il proliferare dell’infiammazione. Se il dolore è persistente e acuto, la problematica è maggiormente grave, può essere curata con antinfiammatori assunti per via orale; se è gravissima, la patologia, viene curata con metodi maggiormente incisivi, come gli ultrasuoni, la ionoforesi ed il laser, terapia riabilitativa. Molto spesso, vengono iniettate delle cellule staminali, che ripristinino la struttura tendinea o muscolare. Nel caso in cui tutte queste terapie non portino ad alcun risultato, si ricorre all’intervento chirurgico. In quel caso, la mobilità verrà ripresa si, ma con molta difficoltà, e la zona interessata non dovrà essere sottoposta a sforzi, per un tempo molto lungo. I muscoli vanno curati con una terapia di riposo.

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