Quando gli esami del sangue PCR rivelano un valore elevato, è possibile che l'organismo si trovi in una situazione di flogosi acuta di varia origine. La presenza e l'intensità dell'infiammazione, infatti, è direttamente proporzionale all'aumento del valore PCR, il cui monitoraggio può essere utile per capire l'evoluzione della flogosi e l'eventuale progresso o regresso della malattia. Valori di PCR compresi tra 10 e 40 mg/dL sono indicativi di una blanda infezione o di infezioni virali e sono considerati parafisiologici negli ultimi periodi della gravidanza; valori compresi invece tra 40 e 200 mg/dL sono indicativi di infezioni batteriche; valori di PCR superiori a 200 mg/dL sono rilevanti in corso di ustioni estese o si infezioni particolarmente diffuse a rischio di setticemia. La PCR può aumentare anche quando sussistono danneggiamenti delle pareti vasali.
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Se i valori degli esami del sangue PCR risultano alti, il paziente è sicuramente preda di una risposta infiammatoria acuta di intensità variabile. Solitamente, ad uno stato flogistico si associano dolori della porzione oggetto dell'infiammazione, oltre che una leggera febbricola o un aumento della temperatura corporea più elevata, se la causa è un'infezione virale o batterica. Sono frequenti anche dolori articolari, gonfiori e tumefazioni locali, associati a rossore e ad un aumento di temperatura della zona, nonché perdita dell'appetito, debolezza e dimagrimento. Valori alti di PCR possono indurre anche una notevole mancanza di energia, sia come conseguenza della diffusa dolorabilità articolare e muscolare, sia come conseguenza della perdita dell'appetito. Dolore addominale e diarrea compaiono se l'infiammazione riguarda l'apparato gastroenterico.
Gli esami del sangue PCR appartengono ad una particolare tecnica di biologia molecolare scoperta da Mullis, che sfrutta la reazione a catena della polimerasi. L'esame viene eseguito in laboratorio attraverso un processo di amplificazione del DNA cellulare, che si denatura ciclicamente e si appaia alle estremità con i rispettivi primers corrispondenti e speculari.Ogni ciclo è guidato ed attivato dall'enzima Taq-DNA-polimerasi, il quale amplifica il frammento di DNA utilizzato in modo esponenziale fino al raggiungimento di una fase di plateau. Affinché ogni filamento che compone la doppia elica del DNA possa appaiarsi ai primers corrispettivi, lo stesso deve essere scisso; tale scissione avviene attraverso l'innalzamento della temperatura fino ad un range compreso tra 92 e 96°C.
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