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I nitriti, a differenza dei nitrati acqua, sono invece sostanze pericolose. Soprattutto in bimbi piccoli o persone debilitate da patologie importanti, ostacolano il corretto trasporto dell'ossigeno nel sangue ed, inoltre, sono potenzialmente cancerogeni. I nitriti sono i nitrati trasformati e differiscono da essi per un unico atomo di ossigeno. La trasformazione avviene col calore, quindi durante la cottura. Detto questo è facile capire che i nitrati contenuti nell'acqua, che non viene surriscaldata prima di essere bevuta, non sono pericolosi per la salute perchè non subiscono la conversione in nitriti. Il problema si pone perchè, comunque, una percentuale di nitrati da noi ingerita viene lo stesso trasformata in nitriti dal nostro corpo, durante il processo di digestione e assimilazione. Siccome con l'alimentazione si assume già una quota piuttosto alta sia di nitrati che di nitriti è consigliabile limitarne l'introduzione il più possibile e quindi scegliere un'acqua che ne contenga pochi.
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Un apposito decreto legislativo, il 31/01, ha stabilito che l'acqua del rubinetto possa contenere al massimo 50 mg di nitrati acqua per litro. Questo valore è considerato salubre ed esente da qualsiasi rischio quindi l'acqua dei nostri rubinetti è sicura e si può bere tranquillamente. Per quanto riguarda le acque utilizzate in agricoltura e allevamento e che, quindi, vengono assorbite dal nostro cibo, i controlli sono molto scrupolosi e i limiti di legge sono rispettati. Detto questo è facilmente deducibile che bevendo acqua e cibandosi scegliendo prodotti freschi, il pericolo di assumere nitrati acqua o nitriti in quantità pericolose non sussiste. Queste sostanze le assumiamo, in quantità a volte esagerata e pericolosa, attraverso i prodotti confezionati che contengono conservanti. I nitriti cancerogeni non si trovano nell'acqua ma nei salumi, nelle carni a lunga conservazione, nei precotti, nei prodotti in scatola.
Se, comunque, si è particolarmente attenti e sensibili all'argomento e si vuole evitare di aggiungere nitrati alla propria dieta quotidiana, la scelta deve necessariamente ricadere o su un sistema di filtraggio per il lavandino di casa o su acque imbottigliate che contengono meno nitrati acqua. Per scegliere l'acqua più leggera bisogna saper interpretare correttamente l'etichetta. Un'acqua considerata di ottima qualità riporterà, sull'etichetta, un basso valore di residuo fisso. Il residuo fisso è ciò che rimane, in termini di minerali, dopo aver fatto evaporare un litro d'acqua. Sarà inoltre contrassegnata come "microbiologicamente pura" che è garanzia di controllo e di assenza di sostanze tossiche o pericolose. I nitrati acqua devono avere, per legge, valore inferiore a 5. Quindi si può scegliere in base alla marca che ne contiene di meno. I nitriti devono essere assenti o, comunque inferiori allo 0,002.
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