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A differenza della separazione, il divorzio permette effettivamente che cessi l'unione coniugale quindi debella tutti i doveri e le responsabilità giuridiche esistenti all'interno del matrimonio. Il divorzio in Italia è stato istituito il 1° dicembre del 1970, portando con sé numerosi strascichi, soprattutto la Democrazia Crisitana era fortemente contraria all'annullamento del matrimonio, considerata un'unione sacra e quindi indissolubile. Ancora oggi ci sono non poche polemiche riguardanti il divorzio in Italia, ma si tratta di una legge che è considerata inevitabile per la maggior parte degli italiani. Più che altro negli ultimi tempi si tende a polemizzare sul divorzio in Italia in modo particolare sui tempi effettivi per farsì che questo sia valido. Rispetto infatti ad altri Paese il divorzio in Italia ha tempi piuttosto lunghi e ancora non è stata trovata la via giusta per garantire un risparmio di tempo ed economico più che consistente a tutte quelle coppie che vogliono far cessare i diritti del loro matrimonio.
Il divorzio in Italia infatti può essere ottenuto solo se siano passati tre anni di separazione e questa deve esser stata presentata ovviamente al proprio Tribunale. Che si tratti insomma di separazione consensuale o giudiziale è opportuno che ci sia stato un giudice ad avviarla, ciò significa che con la sperazione di fatto non si può arrivare al divorzio in Italia, perché non è stata intrapresa una via legale. I tempi tendono ad allungarsi ulteriormente quando oltre ai tre anni di separazione c'è di mezzo un divorzio giudiziale, quindi le due parti non sono d'accordo sulle varie condizioni post-matrimoniali ed il processo inevitabilmente sarà più lungo. Con il divorzio congiunto si può in un certo senso diminuire leggermente il dispendio economico e temporale, ma devono sempre trascorrere i tre anni di separazione.
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