Mani fredde

Mani fredde

"Mani fredde, cuore caldo" Così ci rispondono le nostre nonne quando lamentiamo di avere mani e piedi freddi. Sarà realmente così? La saggezza popolare in fondo ha ragione. Molto spesso ci capita che le mani risultano fredde non a causa della temperatura ambientale, ma a seguito di variazioni del nostro stato d'animo. Quando siamo preoccupati, a volte le mani, oltre ad essere fredde, cominciano anche a sudare. Questa sensazione varia da individuo a individuo e può essere più o meno intensa. L'adrenalina che si scarica nel nostro organismo è tale da provocare la sudorazione delle mani anche se ci troviamo in un ambiente freddo. Sembra che questo fenomeno colpisca principalmente le donne, molto più emotive rispetto agli uomini. In ogni caso, non esistono persone che hanno sempre mani fredde o mani calde. Nel nostro cervello è posto il centro della termoregolazione. Tale centro varia al variare degli impulsi provenienti dall'esterno. Infatti quando la temperatura di un'ambiente è particolarmente fredda, anche le mani diventano fredde. Questo fenomeno è una conseguenza della conduzione. Mediante la conduzione un corpo trasmette calore per contatto tra la superficie corporea e altre superfici (vestiti, liquidi e cibi freddi ingeriti). Ciò avviene sopratutto durante l'inverno. Nel sud Italia, il termometro difficilmente raggiunge i zero gradi. Il problema principale è delle regioni poste verso i poli, le quali devono ricorrere inevitabilmente di guanti in lana pura. Molti atleti, poche ore prima di una gara, si dedicano all'allenamento che permette loro di riscaldarsi. Il movimento riscalda il sangue che circola in tutti i distretti corporei e l'atleta potrà gareggiare senza alcun problema. Le mani fredde, solitamente, sono causate da un disturbo funzionale. Quando richiesto dall'omeostasi di conservare il calore, il flusso ematico diminuisce verso le parti periferiche del corpo (mani, piedi) e aumenta in direzione degli organi interni. In questo modo si tendono a preservare gli organi vitali come cuore, cervello e fegato. Particolare attenzione deve essere riposta ai neonati, il cui centro della termoregolazione non è del tutto sviluppato. Essi possono andare incontro facilmente ad ipotermia se sono poco riscaldati. La produzione del calore avviene grazie alla presenza del grasso bruno ch'è situato a livello del collo e nelle regioni intrascapolari e perispinali. La vasocostrizione può essere considerata come una difesa che rende fredde le estremità corporee per richiamare sangue agli organi vitali.
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Conseguenze del freddo

L'abbassamento della temperatura corporea determina sopore (sonno), senso di affaticamento e riduzione della capacità fisica. Se la temperatura corporea scende al di sotto dei 24 gradi centigradi, si ha come conseguenza il decesso. L'ipotermia può essere indotta anche a scopo terapeutico, in caso di interventi cardiochirugici. In questo modo si riduce il metabolismo corporeo. Quando si è esposti per molto tempo a temperature basse, oltre all'ipotermia, si può determinare anche il congelamento. Le aree maggiormente colpite sono la parte terminale degli arti, la punta del naso e i lobi auricolari. La temperatura corporea può essere ristabilita con immersione in acqua calda superiore ai 43 gradi. Se l'esposizione alle rigide temperature è prolungata, si può determinare un danno permanente a piedi e mani. In quei casi, l'amputazione è l'unico rimedio.

Non sempre, però, le mani fredde sono la causa della rigidità delle temperature atmosferiche; infatti esistono molte patologie che tra i vari sintomi, vi è anche la vasocostrizione. Se all'accentuata sensibilità allo stimolo del freddo si associano altri sintomi, dovremmo ricercare la causa altrove, ad esempio nell'ipotiroidismo o la sindrome di Raynaud. Chi pratica sport di fondo o chi si allena piuttosto intensamente, può sviluppare la cosidetta "anemia dell'atleta"; i piedi e le mani sono spesso fredde e presentano formicolio.

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La diagnosi e il trattamento

capillaroscopia La capillaroscopia è un’indagine non invasiva molto rapida che permette di valutare il microcircolo alle estremità delle dita con delle telecamere ad altissima definizione. Dopo un’osservazione iniziale, molto superficiale della zona, si procede all’osservazione a 200 ingrandimenti che permette di visualizzare anche nel minimo dettaglio. Mediante la capillaroscopia si possono evidenziare le strutture che compongono un capillare e le eventuali alterazioni del flusso di sangue (ad es. se vi sono restringimenti o ostacoli al flusso sanguigno). La capillaroscopia serve, principalmente, a porre una diagnosi differenziale tra fenomeno di Raynaud primitivo e quello secondario. Il fenomeno di Raynaud secondario è causato a sua volta da altre patologie che comportano danni alla circolazione periferica. Oltre alla capillaroscopia, si possono effettuare altri esami per diagnosticare il fenomeno di Raynaud. Il medico pone alcune domande precise per distinguere il fenomeno di Raynaud da altre condizioni. La distinzione tra FDR primario e secondario si basa sostanzialmente sull'anamnesi e sulla descrizione fornita dal paziente. Le estremità delle mani, quasi presso la zona dei polpastrelli, da un colore rosato diventano pallide. Successivamente, passano ad un colore bluastro. Dopo pochi minuti, le mani ritornano come prima, cioè ritorna la circolazione. In questa fase risultano intorpidite e dolenti. Nella seconda fase, quando appaiono bluastre, non è possibile afferrare nessun oggetto. Quindi, chi sa di soffrire di questa patologia, deve fare molta attenzione. Per quanto riguarda il trattamento, s'invita il paziente a mantenere le mani, i piedi e l’intero corpo al caldo. Il FDR idiopatico può essere anche alleviato con rimedi naturali, mentre per quello secondario c'è bisogno di una terapia farmacologia.

Per ridurre i sintomi quando siamo in preda del vasospasmo, bisogna riscaldare immediatamente le mani, magari frizionandole energicamente se non si ha a disposizione acqua calda. Sono agitando le braccia è possibile riattivare la circolazione. Convivere con questa sindrome è possibile solo se si seguono i nostri consigli. E' fondamentale smettere di fumare ed evitare di bere caffè, perchè sono dei potenti vasocostrittori e aumentano la sensazione del dolore.


Mani fredde e sport

pallavolo Per contrastare il raffreddamento corporea, non c'è miglior rimedio se non praticare sport. Il movimento riattiva la circolazione in men che non si dica. Vediamo, quindi, quali sono gli sport in cui si possono o devono usare le mani, perché, come si sa, in alcuni di essi è vietato ad esempio il calcio, in cui solo il portiere può usarle per difendere la porta. Prendiamo ad esempio la pallavolo invece. Esso è uno sport in cui, prendere la palla con altre parti del corso diverse dalle mani, è considerata scorrettezza, solo ed esclusivamente in casi in cui la palla non è raggiungibile con le mani, per evitare che vada fuori campo, è ammesso prenderla con il piede. Ma oltre per la fase di difesa del campo, le mani nella pallavolo sono importanti anche nella fase di battuta, quando si esegue una schiacciata, e nella fase di ricezione, per eseguire il bagher o nell’elevazione della palla prima della schiacciata. Ma avere le mani fredde può essere un problema che può compromettere la prestazione del giocatore, infatti si può avvertire dolore o fastidio quando la mano entra in contatto con la palla; diverse sono i rimedi per evitare ciò: si passa da piccoli elastici scalda dita al nastro medicinale bianco, comunemente venduto in farmacia. Se svolge attività fisica in casa, bisogna fare attenzione al tasso di umidità. Il passaggio da un ambiente troppo caldo ad uno più freddo, può essere la causa di un forte raffreddore. Bisogna coprirsi bene e si consiglia, soprattutto ai bambini, di respirare nelle sciarpe avvolte intorno al collo. In questo modo, nelle prime vie respiratorie, giungerà solo aria calda e la possibilità di infiammazione alla gola (faringite, laringite, tracheite), sarà minima. Questi sono solo dei piccoli accorgimenti.


I rimedi alle mani fredde

I rimedi alle mani fredde sono molteplici, per cui questo disturbo può essere facilmente contrastato. Quando si lavora a mani nude a temperature rigide, il raffreddamento delle mani causa anche delle piccole lesioni. Le mani si arrossano e diventano esteticamente brutte. Le lesioni si creano anche quando si lavano le mani con acqua fredda d'inverno e poi si esce fuori casa. Le mani cominciano a screpolarsi inizialmente e poi anche a sanguinare. In questi casi, si possono solo indossare guanti protettivi per evitare peggioramenti. Se coprirsi non basta, si può ricorrere all’assunzione di vasodilatatori. Tra quelli naturali troviamo l’alcol. Infatti, nei paesi eccessivamente freddi in cui il clima rigido è presente quasi tutto l'anno, come a Mosca, si beve l'alcol proprio per riscaldarsi. Si può effettuare un bel massaggio con una buona crema emolliente per stimolare la microcircolazione e per evitare i danni conseguenti al freddo eccessivo e agli sbalzi di temperatura. Se si frizionano le mani per alcuni inuti, si produce calore e sarà possibile riprendere le attività sospese in precedenza. Se si sceglie la strada dell'idroterapia, la crema va abbinata con dei bagni molto caldi contenenti alcune gocce di oli essenziali. Si devono preparare due tinelle, la prima contenente acqua con una temperatura che deve superare i 35 gradi e l’altra con acqua fredda. Entrambe le bacinelle contengono due oli essenziali differenti, che possono essere acquistati e consigliati in vari negozi. Le mani saranno immerse alternativamente nelle due bacinelle; l’operazione va effettuata per almeno un quarto d’ora. La natura ci offre molti rimedi per contrastare le mani fredde.

Inoltre, cute delle mani si stressa non solo per il freddo, il vento e l'umidità, ma anche per la polvere, lo smog, l'acqua ricca di calcare, i detersivi e i saponi troppo forti, per cui è consigliato l'utilizzo di guanti per lo svolgimento dei lavori domestici. Quando le mani sono sottoposte a stress, il film idrolipidico scompare e la cute si secca e infiamma. Pertanto, le mani hanno bisogno di continue cure affinchè si ritardino i danni dell'invecchiamento cutaneo.


Rimedi naturali alle mani fredde

tisana Per combattere la sensazione di avere le mani fredde non sempre si deve intervenire direttamente sulla zona interessata perchè esistono rimedi che ci aiutano anche partendo da più lontano. Qualche esempio? Bere una tisana allo zenzero può aiutare grazie al suo potere riscaldante che parte dall'interno dell'organismo. La sua preparazione è davvero semplice, basta acquistare la radice (si può trovare in erboristeria) e grattugiarne un piccolo pezzo in un litro di acqua bollente. Dopo averla lasciata in infusione per 15 minuti (è possibile unire anche della cannella per smorzarne il sapore forte) si filtra e si beve ancora calda. Il suo potere riscaldante partirà dall'interno dell'organismo e si estenderà ad arti ed estremità. Molte altre spezie hanno lo stesso effetto scaldante, ad esempio il peperoncino, sia fresco che in polvere, oppure il tabasco.




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