La miodesopsia è il risultato di una degenerazione della microstruttura gelatinosa dell'umor vitreo causata dall'età, insieme a fattori come: i traumi dell'occhio, la miopia e le alterazioni del metabolismo. Il deterioramento dell'umor vitreo ha inizio a partire dai 20-30 anni ma le manifestazioni cliniche compaiono una volta superati i 40-50 anni. La degenerazione del corpo vitreo comincia quando in alcuni punti la sostanza gelatinosa perde consistenza formando delle "lacune di fluidificazione vitreale". Il collagene che circonda tali aree forma allora dei frammenti di varia struttura che fluttuano nella lacuna. I corpi vitreali, proiettando un'ombra sulla retina, sono visti come opacità. Quando la liquefazione del corpo vitreo continua per anni può verificarsi una perdita della funzione di sostegno, diminuzione del volume e un graduale distacco. I costanti movimenti degli occhi possono causare dei piccoli lampi luminosi puntiformi periferici i quali indicano che il corpo vitreo deteriorato sottopone a trazione la retina. Quest'ultima importante struttura, a lungo andare, può subire delle lesioni fino al distacco completo se non si interviene in tempo con un trattamento laser.
La miodesopsia può essere prevenuta e ritardata con un corretto stile di vita. Occorre bere molta acqua nel corso della giornata per migliorare lo stato di idratazione dell'intero organismo e di conseguenza del corpo vitreo. Il paziente deve anche ridurre i grassi animali e mangiare maggiori quantità di frutta e verdura per assicurarsi di assumere abbastanza vitamine, antiossidanti e sali minerali. I raggi ultravioletti della luce solare accelerano i processi degenerativi dell'occhio che va quindi protetto con occhiali dotati di adeguati filtri. Il paziente deve poi evitare sport che possano causare traumi alla testa ed agli occhi. È importante inoltre dormire bene e regolarmente. Dal momento che la miodesopsia causa notevoli disagi in certe persone perché impedisce una visione tranquilla e peggiora la qualità della loro vita, occorre anche assumere un atteggiamento psicologico positivo, cercando di minimizzare il problema. Non bisogna vivere la patologia ossessivamente e non cercare continuamente di "seguire" i corpi mobili. È bene cercare di ignorarne l'esistenza e lasciare che il cervello si adatti non facendoci più caso.
Per quanto riguarda le terapie occorre dire che la medicina considera i corpi vitrei mobili più come un fastidio piuttosto che una patologia, a meno che non possa comportare problemi al corpo vitreo e di conseguenza alla retina. Non esistono ancora farmaci efficaci per curare la miodesopsia. In commercio si trovano vari integratori ma non ci sono studi scientifici che ne dimostrino il valore terapeutico. La "vitrectomia", cioè la rimozione dell'umor vitreo, risolve il problema ma ha gravi complicanze, come la cataratta ed il distacco della retina, ed è sconsigliata da quasi tutti gli oculisti. Il trattamento con "YAG laser" dà buoni risultati nella maggior parte dei pazienti e prevede 3 tecniche:
-la vaporizzazione con la quale si colpiscono le miodesopsie trasformandole in gas; -la delocalizzazione con la quale si tagliano i filamenti che tengono in posizione i corpi vitrei, facendoli cadere giù;-l'assottigliamento che dirada le miodesopsie nei casi in cui sono numerose.
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