Atropina

Caratteristiche principali e indicazioni dell'atropina

L'atropina è un farmaco oftalmico anticolinergico utilizzato sotto forma di collirio o di pomata. È un alcaloide naturale (DL-iosciamina) che viene estratto dalle foglie di alcune piante della famiglia delle Solanacee, come Datura stramonium, Atropa belladonna e Hyoscyamus niger. La sostanza è nota soprattutto per l'azione dilatatrice artificiale sulla pupilla effettuata dall'oculista prima di una visita agli occhi, in modo che il medico possa esaminare accuratamente il fondo dell'occhio (retina) e i mezzi trasparenti (cornea, umor acqueo, cristallino e umor vitreo). Finché non cessa l'effetto dell'atropina, la vista risulta offuscata e il paziente accusa un'intensa sensibilità alla luce. Oltre che per le indagini diagnostiche, il farmaco è comunque utilizzato anche per la preparazione ad interventi chirurgici all'occhio e per la terapia di patologie infiammatorie dell'organo.
Esame clinico degli occhi

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Meccanismo d'azione e controindicazioni del farmaco oftalmico

Pupilla dilatata dall'atropina L'atropina agisce legandosi ai recettori muscarinici e bloccando la risposta agli stimoli colinergici del muscolo sfintere dell'iride e del muscolo ciliare, che vengono paralizzati. Come conseguenza, in un tempo piuttosto veloce (30 minuti), si verifica un'elevata e costante dilatazione della pupilla (midriasi) e viene inibita l'accomodazione visiva (ciclopegia), cioè la corretta messa a fuoco degli oggetti, per varie ore (almeno 6-8). Entro 12-24 ore i sintomi si riducono molto ma spesso occorrono fino a 7-10 giorni per il ritorno alla normalità. Il riflesso della pupilla di costrizione in presenza di luce viene bloccato ed il paziente è soggetto ad una continua fotofobia. Il farmaco è controindicato in caso di: glaucoma, stenosi pilorica, ipertrofia della prostata, asma, ipertiroidismo, patologie cardiache ed ipertensione.

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Modalità d'uso dell'atropina in collirio e in pomata

Applicazione di collirio all'atropina L'atropina è disponibile in collirio allo 0,5 ed all'1% di principio attivo. La prima formulazione è indicata per pazienti con occhi chiari e per i bambini e la seconda per gli adulti con iridi scure. In base alle disposizioni del medico può essere necessario instillare una o due gocce di collirio nell'occhio interessato (o entrambi), 2 o 3 volte al dì, nei 3 giorni precedenti l'esame oculistico. Occorre premere sul canale lacrimale e tenere gli occhi chiusi per un tempo di almeno un minuto, per far sì che il principio attiva faccia effetto. L'applicazione può eventualmente essere ripetuta. Il farmaco sotto forma di unguento va applicato nell'occhio nella dose di 1 cm di prodotto ma non bisogna esercitare pressione sul canale lacrimale. L'atropina può provocare un leggero bruciore locale e stimolare la lacrimazione.


Atropina: Effetti collaterali causati dalla somministrazione di atropina

Occhiali contro la fotofobia La somministrazione di atropina può avere alcuni effetti collaterali che possono rivelarsi leggermente differenti nei vari pazienti. Generalmente è sempre presente la visione offuscata ed oscurata che resta tale per varie ore. Per questo in tale periodo è assolutamente sconsigliato guidare mezzi di trasporto, data l'evidente pericolosità. Finché gli occhi sono intolleranti alla luce solare occorre indossare occhiali con lenti scure oppure rimanere in ambienti in ombra. Tra gli altri effetti più frequentemente riscontrati si può manifestare sonnolenza, secchezza della bocca, rossore del volto e vertigini. Comunque il farmaco è ben tollerato dalla maggior parte dei soggetti, compresi i bambini. È importante però che sia utilizzato solo in caso di necessità e dietro prescrizione e controllo del medico.



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