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Generalmente è semplice capire se si sta subendo un attacco di colite, ossia la sindrome del colon irritabile. I sintomi più diffusi sono infatti crampi addominali, senso di pesantezza, diarrea, stipsi, gonfiore eccessivo, questi sono sicuramente quelli che si presentano solitamente con maggiore frequenza durante la colite. Esistono poi anche sintomi relativi all'alitosi soggettiva, nausea, sazietà precoce, difficoltà a deglutire, borborigmi, dolori anali o perinali. L'infiammazione del colon può essere dovuta a fattori batterici o virali e a determinate patologie. A tal proposito le cause della colite possono essere davvero molteplici e c'è un aspetto da non sottovalutare che il più delle volte influisce maggiormente proprio sulla corretta funzionalità del nostro intestino. Quest'ultimo funge praticamente come secondo cervello, è strettamente collegato al sistema nervoso e proprio per questo la colite il più delle volte può essere data da situazioni esclusivamente psicologiche.
Un periodo di forte stress, l'ansia, la paura, la forte tensione emotiva sono gli elementi che influiscono maggiormente sulla formazione della colite. Tutte queste situazioni prettamente psicologiche si contraggono all'interno del nostro intestino ed è in effetti alquanto semplice ritrovarsi a patire di stipsi o diarrea nei momenti particolarmente difficili da sostenere psicologicamente. Quante volte ad esempio prima di un determinato esame avete sentito fortemente quell'impulso di recarvi immediatamente al bagno, questa è una condizione piuttosto normale. La maggior parte delle terminazioni sensitive si ritrovano proprio nell'intestino ed è per questo poi che questi determinati fattori psicologici possono facilmente contrarre le pareti del colon, a volte anche con estrema violenza (diarrea), causando poi i vari sintomi che sono propri della colite. Oltre ad una causa strettamente psicologica, la colite è soggetta anche ad altri fattori come l'alimentazione, in questo caso una dieta scorretta influisce notevolmente sulla corretta regolarità dell'intestino.
Per le donne invece può capitare che durante il ciclo mestruale, visto che l'intestino è altamente influenzabili dagli ormoni sessuali femminili, si possano verificare momenti di colite. Non è un caso che siano soprattutto le donne a patire maggiormente di questo problema intestinale. Molte altre cause sono tutt'ora all'oscuro, può esserci un'alterazione della flora intestinale senza una motivazione ben precisa. Bisogna però fare molta attenzione ai sintomi della colite per capire meglio quale sia la corretta diagnosi. Può ad esempio capitare che durante il processo di evacuazione delle feci queste si presentino con abbondante sanguinamento, caratterizzato anche da febbre e notevole perdita di peso, in questo caso è necessario rivolgersi ad uno specialista perché non si tratta assolutamente di una semplice colite, ma di base ci può essere una patologia molto più grave. Sempre più diffuso è il tumore al colon, è quindi bene affidarsi ad esami molto più approfonditi come gastroscopie, radiografie e colonscopie. Quando si avrà ben compreso il problema scatenante della colite è bene affidarsi allu cure adeguate. A tal proposito però ha molta importanza l'alimentazione, possono infatti esserci anche delle varie intolleranze alimentari come allergie o classici sintomi di celiachia che possono essere confusi solo con una semplice colite.
Vediamo però nel dettaglio quali alimenti sono fortemente consigliabili quando si ha qualche episodio di colon irritabile. E' bene innanzitutto introdurre nel proprio organismo molti liquidi e mangiare cibi ricchi di fibre che permettono alle feci di fuoriuscire senza problemi. Attenzione però a non abusarne, altrimenti si arriverà all'effetto opposto, con stipsi sempre più frequente e gonfiore perenne. Gli alimenti consigliati per combattere la colite sono: carota, patata, cavolo, carciofo, cetriolo, mela, finocchio, mirtillo, olio di menta piperita. Quelli invece assolutamente sconsigliati sono: cibi ricchi di zucchero, alcol, aglio, cipolla, cibi ricchi di grassi, bibite gassate, dolcificanti, pepe, salse piccanti. Con dei piccoli accorgimenti sull'alimentazione sicuramente potrete notare dei miglioramenti, a volte però c'è la necessità di dover ricorrere solo ai farmaci.
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