Dieta acido urico

Dieta acido urico

Viene considerato soggetto iperuricemico, il paziente che segue una dieta ipopurinica e che palesa valori alterati dell’acido urico. I valori vengono considerati alterati in un soggetto di sesso maschile, se superano i sette milligrammi, e vengono considerati alterati in un soggetto di sesso femminile, se si superano i sei milligrammi e mezzo. Se i valori raggiungono i nove milligrammi il paziente è considerato a rischio di gotta. La gotta è una patologia di tipo ereditario, che si manifesta come conseguenza ad una specifica alterazione dell’acido urico nel sangue. I pazienti affetti da gotta, presentano un difetto dell’organismo, e precisamente nel DNA, che assimila e accumula un quantitativo eccessivo di purine, che non viene smaltito. Questo accumulo di purine, determina una sovra-produzione di acido urico che tende ad accumularsi nelle articolazione, causando dolore e infiammazione.
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Cause dell'ipereucemia

L’acido urico, viene smaltito dall’organismo tramite i reni principalmente, ed in piccolissima parte, tramite l’apparato digerente. Altra causa che determina un’ipereucemia, è una mancata minzione o una patologia relativa ai reni. Se l’acido urico, non viene eliminato, tende ad accumularsi, determinando cosi la patologia. L’ipereucemia, attualmente viene curata mediante espedienti farmacologici, che vengono supportati da una dieta adeguata; quest’ultima, da sola, non può essere considerata di carattere risolutivo rispetto alla problematica. La dieta, dunque non può essere considerata sostitutiva rispetto alla terapia farmacologica, ma è importante per chi è affetto da questa patologia, seguire un regime dietetico ferreo: l’obesità è da considerarsi un aggravante rispetto al problema. Chi soffre di gotta, deve necessariamente evitare tutti gli alimenti ricchi di purine e di proteine.

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    Acido urico alimentazione

    i cereali in aiuto La dieta viene consigliata in relazione al contenuto di purine; a tal proposito, è possibile stilare una lista di alimenti consigliabili, di alimenti di cui va ridotto il contenuto, e alimenti che vanno assolutamente evitati. Gli alimenti consigliati, sono quelli privi di proteine, come quelli a base di cereali: pasta pane, creckers, brodo, latte (leggero e in piccole quantità), ricotta, scamorza, mozzarella, verdure e ortaggi come broccoli, zucca, carciofi, insalata, patate, pomodori, lattuga e cavoletti di bruxelles. La frutta non comporta controindicazioni, quella di stagione fresca è anzi consigliata: pere, pesche, albicocche, mele, fragole, melone, ed infine molta acqua, preferibilmente oligominerale. Gli alimenti che invece possono essere inseriti nel regime dietetico, ma che vanno consumati con una certa parsimonia e attenzione, sono i fagioli, i piselli, le lenticchie e gli spinaci, la carne bianca, quindi di pollo e di tacchino ed il pesce come il nasello, il rombo, la carpa e la spigola, il vino bianco e rosso, e il caffè. Gli alimenti che invece vanno assolutamente eliminati da un corretto regime dietetico, sono le carni e nello specifico: estratti di carne, grassi, carne di anatra, di piccione di selvaggina, la trippa, gli insaccati, crostacei, uova di pesce, sgombri e tonni e le uova di alcuni pesci. Ortaggi che vanno evitati sono le melanzane, i funghi, i peperoni, i piselli, le castagne, e come frutta secca, le mandorle, le noci, le prugne secche, le castagne e ancora l’alcool(birra, vino, liquori) il tè ed il caffè. Grazie agli ultimi studi, è stato confermato che il latte ed i derivati, contenendo caseina, non risultano dannosi per chi soffre o è tendenzialmente incline a questa patologia, anche perché il contenuto di purine è decisamente basso. In effetti le proteine, sono comunque necessarie all’organismo, poiché costituiscono la struttura dei muscoli e delle ossa; chi però è incline per fattori ereditari alla gotta o all’ipereucemia, dovrebbe preferibilmente seguire un regime alimentare più attento ed equilibrato che escluda sistematicamente alcuni prodotti, favorendone altri.


    Acido urico e proteine

    carne bianca Le proteine possono essere comunque assimilate mediante altri alimenti considerati più leggeri, o mediante legumi e carni bianche, il cui consumo non è vietato. Come sottolineato sopra, la gotta è strettamente connessa all’obesità: questa patologia, è legata anche ad una vita sedentaria, oltre che ad un regime alimentare eccessivamente vario e squilibrato. Per ovviare al problema del peso, e non predisporsi a problematiche come l’ipereucemia, è consigliabile effettuare pratica sportiva, con una certa costanza e regolarità. Al di là delle cure farmacologiche, la soluzione migliore per stare in forma e rafforzare il sistema immunitario, soprattutto a lungo andare, è il coniugare una sana attività fisica ad una corretta alimentazione. Lo sport, che sia la corsa, il nuoto, lo sci, il tennis, la pallavolo, il calcio, l’aerobica, il ciclismo o la danza, sono discipline che favoriscono con il passare del tempo il raggiungimento di una fisicità tonica e rassodata. Lo sport aiuta il cuore a lavorare, ossigena la pelle, e aiuta a perdere peso. Tre volte a settimana, praticare attività fisica, significa aiutarsi e stare bene ed in forma.




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