mastoplastica riduttiva

Seno grande

Il concetto di femminilità, si esplica attraverso una simbologia visiva, attraverso caratteristiche corporali, che sono proprie dell’universo sensuale, che richiamano l’eroticità, la bellezza, la seduzione. Il seno, è il simbolo eccellente di suddetta femminilità, emblema naturale di una serie di significati. La bellezza del seno, è relativa alla sua conformazione, alla sua compostezza, alla fattezza, alla forma, e alla specifica grandezza. Il volume del seno, rappresenta la variabile di associazione alla giovinezza, alla sensualità, all’attrazione: esso implica una serie di significati notevoli, esercitando un forte potere d’attrazione, fungendo da calamità naturale, da punto di forza estremo. Gli stereotipi e i canoni che interessano la sfera della salute, associano l’idea del seno perfetto ad una forma tondeggiante, ad una consistenza soda, tonica, ad un volume medio, non eccessivo né estremamente ridotto. Di contro, quando il seno presenta caratteristiche inverse rispetto ai canoni prefissati, comporta una serie di problemi psicologici e fisici: un seno eccessivamente cadente e voluminoso, rappresenta un disagio per due specifiche motivazioni: un seno voluminoso e cadente, è un seno pesante, che porta, con il passare del tempo, ad assumere una postura erronea, comportando atteggiamenti scoliotici, vizi posturali e dolori articolari continui, soprattutto alle spalle sulle quali va scaricarsi il peso della massa. Un seno particolarmente grande e voluminoso inoltre, riversa ripercussioni psicologiche anche sotto il profilo estetico e funzionale: il volume stesso, è sintomo di eccesso, un eccesso che tende a modificarne la simbologia ancestrale. Un seno grosso, è un seno invalidante, che vincola dal punto di vista fisico e psicologico. La pesantezza del seno, ed il suo stesso volume, tenderanno ad aumentare in gravidanza e in allattamento, ingigantendo le dinamiche del problema. Il peso stesso del seno, con il passare del tempo, può causare problematiche anche sul piano epidermico, come piaghe ed ulcere, particolarmente dolorose, relative a tutta la zona sottostante del seno o sulla quale essa stessa appoggia. La soluzione unica a suddetta problematica, sta nella riduzione del seno mediante intervento chirurgico che prende il nome di mastoplastica riduttiva.
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La mastoplastica riduttiva

operazione chirurgica La mastoplastica riduttiva consiste nell’asportazione di una parte consistente del seno, con conseguente modellamento e riposizionamento della ghiandola mammaria e dell’areola. Lo scopo dell’intervento chirurgico, è quello di migliorare la condizione apportata dall’ipertrofia mammaria, migliorando l’estetica del seno, e la compostezza dello stesso, alleggerendo le spalle e migliorando la postura. Prima di effettuare l’intervento, è bene sapere che le cicatrici che seguono ad una mastoplastica riduttiva, tendono ad essere abbastanza visibili: questo particolare non trascurabile ed inevitabile, dipende dalla massa da asportare, e quindi dal volume stesso del seno. Nella fase che precede l’intervento chirurgico, la paziente dovrà sottoporsi ad una serie di visite da protocollo, necessarie per controllare lo stato di salute generale e la condizione specifica del seno. I passaggi obbligati sono l’ecografia mammaria, un RX del torace, ed analisi del sangue. La paziente dovrà inoltre essere preparata psicologicamente dal chirurgo alle conseguenze post operatorie e al risultato a cui andrà incontro. L’intervento viene eseguito in anestesia totale, e a seguito dello stesso, la paziente viene bendata per tutta la regione relativa al seno, ai lati del quale verrà apposto un drenaggio per favorire l’espulsione del sangue. Il drenaggio andrà conservato anche dopo le dimissioni. La paziente dovrà sottoporsi a visite continue (inizialmente con una cadenza di tre giorni, andando a scalare con il tempo), dove il chirurgo controllerà l’evoluzione delle ferite ed i tempi di guarigione e ripresa della paziente. Il drenaggio, viene solitamente rimosso a seguito di una settimana, salvo specifiche complicazioni. Dopo quindici o venti giorni ( a seconda dei casi), il bendaggio viene sostituito da una medicazione nuova, comoda e lenta, che viene coperta da un reggiseno elastico e contenitivo. La mastoplastica riduttiva, in linea di massima produce risultati soddisfacenti, solo in alcuni casi possono presentarsi delle anomalie . Le cicatrici, potrebbero presentarsi eccessivamente visibili e rossastre: per ovviare a questo problema, vengono somministrate delle pomate da applicare continuamente, al fine di favorire uno schiarimento delle stesse, e un ripristino delle cellule nuove. Problematiche relative al risultato dell’operazione, comportano problemi sul piano della simmetria dei capezzoli o sul volume mammario: un seno potrebbe risultare più sporgente o voluminoso rispetto ad un altro, mentre i capezzoli, potrebbero risultare entrambi spostati rispetto alla zona centrale del seno, o potrebbero essere asimmetrici tra loro. L’operazione chirurgica, solitamente tende a produrre risultati positivi, anche se l’operazione in sé, prevede un lungo periodo di degenza, doloroso e invalidante.

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