La pubalgia inguinale è un'infiammazione che interessa i muscoli della zona pelvica, (adduttori, addominali, piramidale e pettineo), viene normalmente classificata nelle "patologie da sovraccarico", si manifesta con fastidiosi dolori nella zona dell'inguine prolungandosi fino all'interno della coscia. Le persone predisposte a pubalgia inguinale rientrano nella categoria degli sportivi, particolarmente colpiti da questa pubalgia inguinale sono: calciatori, tennisti, ciclisti e tutti i praticanti di sport dove vengono sollecitati muscoli e tendini degli arti inferiori con repentini scatti e improvvisi cambi di direzione. I primi dolori si accusano principalmente ad inizio giornata, al momento di alzarsi dal letto, oppure in pieno allenamento, bloccando qualsiasi movimento fisico, compreso il semplice camminare.
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I trattamenti più accreditati per la guarigione di una pubalgia inguinale sono: riposo assoluto, onde d'urto, tecarterapia, laser terapia e trattamento riabilitativo completo posturale praticato da un fisioterapista alla scomparsa dei dolori. Il riposo assoluto è fondamentale per la guarigione una pubalgia inguinale. É necessario rinunciare per alcuni mesi a qualsiasi attività sportiva e praticare esercizi di postura per la rieducazione della colonna vertebrale. Al superamento della fase acuta è possibile procedere al riequilibrio e al rinforzo dei muscoli adduttori e addominali. Il riposo deve essere accompagnato da un trattamento da farmaci antinfiammatori. Una terapia a base di onde d'urto crea un effetto stimolante e rimodellante dei tendini. La riabilitazione in piscina viene consigliata da molti specialisti, il corpo a contatto dell'acqua diventa leggero agevolando il movimenti delle gambe.
La fase riabilitativa di una pubalgia inguinale comprende esercizi utili ad anticipare la guarigione. La "posizione Yoga della farfalla" è uno di essi. Da seduti, mantenendo la schiena dritta con le gambe piegate e con i piedi a contatto tra di loro, si afferrano le caviglie con le mani con i talloni che toccano a terra. Rilassando gli arti, le ginocchia vengono fatte oscillare, simulando il battito d'ali delle farfalle. Questo movimento va ripetuto una decina di volte, mentre la posizione deve essere mantenuta per due minuti. Altro esercizio da poter effettuare è il seguente: sdraiarsi su un asciugamano oppure su un tappeto, prendere il piede con le mani e portare il ginocchio della gamba verso il petto con successiva distensione. Questo movimento è da ripetere 10 volte con respiro rilassato e movimenti dolci, effettuandoli lentamente.
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