Anamnesi

Che cos'è l'anamnesi

Il termine anamnesi, proviene dal greco, ed il suo significato corrisponde alla parola “ricordo”. L’anamnesi, in termini medici, sta ad indicare le informazioni che vengono raccolte dal medico in relazione ad un determinato paziente. La funzione specifica di questa ricerca, è quella di stilare una diagnosi completa, precisa e coerente con la sintomatologia manifesta: l’indagine psicologica tende ad accompagnarsi ad un esame fisico del paziente, e tra le due variabili è necessario il riscontro di una minima coerenza. La diagnosi di una patologia, viene stilata in relazione ad una sintomatologia prettamente fisica, che viene confermata dalla diagnosi psicologica e relazionale, l’anamnesi. Il medico, mediante una serie di importanti informazioni, raccoglie dati sulla genetica, sui sintomi, sulla manifestazione di patologie affini, appurando in tal modo, la specifica predisposizione di un determinato paziente ad una specifica patologia. L’anamnesi si scinde in due parti: la prima familiare, la seconda personale. Quest’ultima, si divide ulteriormente in anamnesi fisiologica, patologica remota e prossima. Il primo test somministrato per rispettare il protocollo dell’anamnesi, è la raccolta delle generalità del paziente: le informazioni variano la classificazione stessa che verrà poi effettuata a seguito della raccolta dati. L’anamnesi fisiologica, include la raccolta di una serie di informazioni di ordine fisiologico che favoriscono una primaria classificazione del paziente. Le informazioni interessano la nascita: la tipologia di parto (naturale o cesareo), il peso alla nascita, la fase dell’allattamento, la nutrizione, i primi mesi di vita. La fase della pubertà, include domande sullo sviluppo fisico, sulla data di comparsa del ciclo mestruale, sulle inflessioni fisiche e psicologiche apportate da quest’ultimo, sulla comparsa della peluria nelle zone puberali e non, sullo sviluppo fisico, sull’accettazione del sé, relazione con i compagni, e scelte di vita scolastiche. Matrimonio e gravidanze: in questo caso, si analizzano le patologie e le nevrosi psicologiche legate allo stress indotto dalle pratiche matrimoniali, da eventuali separazioni, da divorzi, dalla stessa vita coniugale. Le gravidanze, vengono analizzate a fondo, e le domande interessano il numero di gravidanze e di eventuali aborti spontanei e non, la presenza di montata lattea, la fase dell’allattamento, le nevrosi post parto. Viene poi analizzata la sfera sessuale: le domande interessano la qualità e la presenza della libido, la presenza di taboo, e la pratica sessuale del paziente. Se il paziente è anziano/a, vengono poste domande in relazione alla menopausa, all’andropausa e agli scompensi apportati conseguentemente.
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Anamnesi: Tipo di informazioni sul paziente

annotazioni Le domande interesseranno poi lo stile di vita, le abitudini, le ore di sonno, la tipologia di riposo, l’abuso di alcool e fumo, le possibili allergie manifestate in passato o di recente. Questa prima scheda, risulta essere oltremodo preziosa per la raccolta dei dati e quindi per coordinare tutte le informazioni necessarie per effettuare la procedura dettata dall’anamnesi. L’anamnesi remota, prevede la raccolta delle informazioni in merito alle malattie, ai traumi e agli incidenti accumulati in una fase precedente dal soggetto in cura. Molte patologie recidive, causano anche a distanza di anni, una serie di problematiche notevoli: i tumori, anche se curati, possono tornare a manifestarsi, anche mediante una differente sintomatologia, per cui sarà utile, effettuare un’anamnesi passata per effettuare un collegamento tra patologie passate e la patologia attuale. Interventi chirurgici, possono manifestare a distanza di anni problematiche nuove, l’osteoporosi, può essere la conseguenza di un trauma, di un tumore alle ossa. L’anamnesi prossima, invece, si basa su un’analisi specifica della sintomatologia, quindi corrisponde ad una raccolta dati relativa alla manifestazione della sintomatologia in corso: la minzione, le feci, la manifestazione del dolore, l’irradiazione del dolore, le abitudini di vita, l’abuso di alcool, l’abuso di fumo, la presenza di fame, sete, tosse, allergie. L’anamnesi familiare invece, tende ad analizzare i fattori genetici: in questo caso, ciò che viene messo a confronto, è il soggetto in questione con le sue caratteristiche specifiche con i suoi parenti prossimi. Ciò che si intende rilevare è la specifica connessione esistente tra la manifestazione di una patologia in un soggetto e la manifestazione della stessa patologia, in un soggetto familiare (padre, madre, nonno, nonna, zio, fratello, sorella). Alcune patologie, hanno una trasmissione di carattere ereditario, per cui tendono a tramandarsi di padre in figlio, di madre in figlio, quasi con le stesse identiche caratterizzazioni. Il fattore genetico è dunque importante ed è la prima risposta alla comparsa di una patologia. Nel protocollo di anamnesi, è molto importante effettuare un’indagine anche sui possibili farmaci assunti dal paziente: alcuni inducono pesanti effetti collaterali, che potrebbero sfociare in una specifica patologia.

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