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Il medico prescrive l'esame urinocoltura quando il paziente presenta alcuni sintomi riconducibili ad un'infezione del tratto urinario come per esempio: la necessità di urinare frequentemente e in piccole quantità, avvertire nel momento della minzione un persistente bruciore, accorgersi di avere un continuo malessere alla zona lombare della schiena, fare urina maleodorante e spumosa. Nei casi più gravi si possono riscontrare nelle urine anche delle macchie di sangue. Se l'infezione raggiunge i reni, si avverte un dolore fastidioso al fianco accompagnato da febbre alta, vomito e brividi. Le donne in gravidanza devono sottoporsi, in via cautelare, all'esame urinocoltura durante il primo trimestre di gestazione per evitare che la presenza di batteri nelle urine possa danneggiare lo sviluppo del feto.
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Già dall'esame delle urine è possibile verificare la presenza di un'infezione. Se da un campione di urina si evidenzia un numero di colonie inferiore a 10.000 il test è da ritenersi negativo. Il risultato è dubbio se il valore è compreso tra 10.000 e 100.000. Se il numero delle colonie è superiore a 100.000 è presente un'infezione. In questo caso l'esame urinocoltura evidenzia: il nome del germe responsabile dell'infezione, la concentrazione di batteri, l'antibiogramma con l'elenco di tutti gli antibiotici efficaci contro il germe ed eventuali cause attinenti ai valori alterati. Le infezioni delle vie urinarie possono essere asintomatiche quando in presenza di batteri non si avverte nessun sintomo. Quando l'infezione interessa la vescica si tratta di cistite. La pienolefrite riguarda un'infezione che colpisce la vescica e si estende fino al rene.
La raccolta delle urine deve essere eseguita rispettando tutte le norme igieniche per non contaminare il liquido ed evitare che l'esame urinocoltura risulti alterato. Bisogna munirsi di un contenitore sterile reperibile in farmacia. La provetta va consegnata al più presto al laboratorio di analisi che provvede a porre a coltura il campione per evitare che i batteri vi si moltiplichino. Nel caso in cui non fosse possibile, per arrestare la moltiplicazione dei germi, il campione va refrigerato o messo a contatto con un liquido batteriostatico. Per eseguire l'esame urinocoltura con l'antibiogramma sono necessari sei giorni. Le infezioni delle vie urinarie si curano con gli antibiotici e un'adeguata idratazione. Le infezioni delle basse vie spesso guariscono spontaneamente. Le forme delle alte vie se non curate portano complicazioni.
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