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Quando si è un anemico, si può essere colpiti da varie forme di questa patologia: infatti bisogna tenere a mente che i globuli rossi del sangue si formano in un periodo di circa 5 giorni nel midollo osseo a partire da eritroblasti, cioè da cellule meno differenziate che mutano il proprio aspetto e aumentano il livello di emoglobina presente al loro interno. A questo punto il midollo osseo libera i globuli rossi (reticolociti) nel sangue: queste cellule maturano nel giro di alcuni giorni e hanno un ciclo vitale di circa 120 giorni. Quando invecchiano rimangono intrappolati nei vasi sanguigni della milza, rimanendo distrutti. Le cause che provocano la condizione di anemico sono diversi: ad esempio la patologia può essere dovuta a una carenza oppure a un'anomalia della produzione dei globuli rossi. In altri casi, invece, i disturbi sono legati a una sopravvivenza anomala di queste cellule nel sangue.
Esistono diversi sintomi comuni a tutte le varie tipologie di anemia, che sono legate al basso contenuto di emoglobina nel sangue e quindi alla ridotta capacità di trasporto di ossigeno. La gravità della patologia che colpisce un anemico dipende da quanto è ridotta la concentrazione di emoglobina nel sangue. I livelli normali di questa sostanza sono 12-14 g/100 ml per le donne e 14-16 g/100 ml per gli uomini. Se i valori sono inferiori a 10 g/100 ml compaiono stanchezza, mal di testa e torpore. Se invece le concentrazioni scendono sotto i 8 g/100 ml si hanno difficoltà a respirare quando si compiono sforzi, angina pectoris, stordimento e palpitazione perché cuore e cervello ricevono meno ossigeno. Un anemico presenta anche pallore, soprattutto in viso. I sintomi variano a seconda di quanto rapidamente la patologia si sviluppa: ad esempio, forme a sviluppo lento provocano problemi solo a uno stadio avanzato.
Nel caso di un anemico, la patologia viene diagnosticata in base ai sintomi e al basso livello di emoglobina riscontrata nel sangue. Dato che esistono tipi diversi di questa malattia, è importante determinarne la causa: per prima cosa si esamina un campione di sangue al microscopio, si verificano le cellule presenti e se ne esamina l'aspetto. Ad esempio, se è presente una bassa percentuale di reticolociti, la causa dell'anemia è legata a una bassa produzione di globuli rossi; al contrario, una percentuale elevata di queste cellule suggerisce che la distruzione dei globuli rossi avviene rapidamente. Nel caso di un'anemia falciforme, invece, i globuli rossi hanno una forma anomala. Per effettuare la diagnosi corretta di un anemico bisogna esaminare le cellule del midollo osseo: si effettua quindi una biopsia e si misura il livello dell'acido folico, della vitamina B12 e della bilirubina nel sangue. A volte sono necessarie altri esami per individuare la causa precisa della patologia, in modo da mettere a punto un trattamento efficace.
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