Il controllo costante dei livelli di PCR negli esami del sangue viene utilizzato per verificare l'efficacia della terapia in patologie infiammatorie croniche come: artrite, malattie autoimmuni come il lupus, infiammazioni dell'intestino. I valori di PCR inizialmente aumentano per poi diminuire più velocemente in confronto alla VES (velocità di eritrosedimentazione), altro parametro che rivela un'infiammazione. L'esame della PCR è anche impiegato per definire le probabilità di patologie coronariche ed infarto cardiaco benché abbia il limite di essere soltanto uno dei vari fattori di rischio. Un metodo più preciso ed affidabile per valutare i rischi di malattie cardiache è quello della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP). Livelli minori di 1 mg/l indicano un rischio basso; valori tra 1 e 3 mg/l rivelano un rischio medio; livelli maggiori di 3 mg/l indicano un rischio elevato.
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Se la PCR negli esami del sangue supera gli 8 mg/l molto probabilmente è presente nell'organismo una severa infezione o infiammazione che richiede ulteriori analisi. Alti valori di PCR possono essere rivelatori di una patologia come: appendicite, artrite, linfoma, lupus eritematoso, pancreatite ed altre infiammazioni dell'apparato digerente, tubercolosi. Oltre al rischio di infarto i valori elevati di PCR comportano un maggiore rischio di tumori al colon. L'esito dell'esame di ricerca della proteina C-reattiva è influenzato dall'assunzione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l'ibuprofene, pillola anticoncezionale, statine e paracetamolo. L'obesità e la gravidanza sono altri fattori che possono alterare il risultato dell'esame della PCR. Il medico può prescrivere un test periodico della PCR anche per tenere sotto controllo i danni provocati al cuore da un infarto e un'infezione dopo un intervento.
La ricerca della PCR nell'esame del sangue è utile come marker cardiovascolare negli individui con medi livelli di rischio (15-20%) di essere colpiti da un attacco cardiaco nei successivi 10 anni. Secondo l'American Heart Association il calcolo viene eseguito comprendendo lo stato di salute al momento presente, la storia clinica della famiglia e lo stile di vita (alimentazione, sonno, attività fisica, fumo, stress ecc.). L'esame della PCR non è attendibile per le persone con basso rischio di ammalarsi di malattie di cuore. I pazienti che corrono un rischio elevato devono preoccuparsi di agire per ridurlo, qualunque sia il livello di PCR. Tra le altre malattie legate agli alti valori di proteina C-reattiva c'è il diabete di tipo II, la polmonite, la vasculite, le patologie dei tessuti connettivi e della cute.
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