Allergia al polline

Allergia al polline

Con il termine polline o microspora o granulo pollinico, si fa riferimento alle piante che si riproducono attraverso i semi, queste ultime sono i gametofiti maschili immaturi, che si possono vedere sotto forma di una polverina di colore giallastro. Il polline è composto da tre cellule aploidi, una che diventerà il tubetto pollinico e le altre due che saranno utilizzate nel processo riproduttivo. Esso forma il granulo pollinico che è la microspora delle gimnosperme, sono piante che producono semi non protetti da un ovario e delle angiosperme, che invece il polline è contenuto nell'antera (la parte fertile dello stame) all'interno del fiore. I granuli pollinici sono originati per meiosi, che è un processo di separazione da cui una cellula eucariota con corredo cromosomico diploide origina quattro cellule con cromosomico aploide, e poi per mitosi, nel quale si ha la riduzione del corredo cromosomico in doppia copia a corredo in singola copia.

Nelle angiosperme, infatti, la morfologia del polline è varia:

– sono monadi quando i granuli sono singoli;

– sono diadi quando i granuli sono a gruppi di 2;

– sono tetradi quando i granuli sono a gruppi di 4;

– sono poliadi quando i granuli sono riuniti in massule.

Le aperture dei pollini hanno forme differenti:

– se le aperture sono a forma di fessura sono detti pollini colpati;

– se le aperture sono isodiametriche sono dette pollini porati;

– se sono presenti entrambi i tipi di aperture sono detti pollini colpoporati.

Allergia al polline

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Tipi di allergie

polline Le allergie si manifestano in vari periodi dell'anno:

• quelle precoci o pre-primaverili. L'allergia si presenta con le piante che fioriscono da dicembre a maggio;

• quelle primaverili – estive. Esse sono le più frequenti ed si presentano con le piante che fioriscono tra aprile e settembre;

• quelle estivo – autunnali. Esse sono le più rare e sono provocate dalle piante che fioriscono nei mesi di agosto e settembre.

Le persone possono soffrire da altri tipi di allergie derivanti dal polline dette allergie crociate:

– allergie alle betulacee. La betulla è una pianta utilizzata come decorazione in giardini e parchi, e a causa dell'elevata produzione di polline provoca l'allergia. Chi soffre di questa allergie deve evitare alcuni cibi come patate,peperoni,finocchi,nocciole,ciliegie,pere,mele, prugne, carote, pesche e frutta secca;

– allergie alle graminacee. Le fanno parte della famiglia delle piante erbacee, hanno fusti quasi sempre cavi, fiori in spighe o pannocchie e frutti per lo più a cariosside. Sono da evitare gli agrumi, i pomodori, il melone, il riso, il segale, il sedano, l'orzo, il mais, le bietole, le pesche, le prugne, le angurie, i kiwi, le ciliegie, le albicocche, le mandorle e le arachidi;

– allergie alle compositae. Esse fanno parte della famiglia di piante erbacee che producono fiori con lunghi petali come ad esempio la camomilla, tarassaco, l'artemisia e l'ambrosia. I cibi da evitare sono la cicoria, il carciofo, la camomilla, la lattuga, le angurie, i meloni, le zucche, le zucchine, i cetrioli, il sedano, le carote, il prezzemolo, il finocchio, l'anice verde, il coriandolo, il carvi, le nocciole, le castagne, il mango, le banane, i peperoni e le mele.


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Sintomi dell'allergia al polline

I sintomi che si presentano sulle persone che soffrono dell'allergia al polline sono:

– la lacrimazione profusa e irritante degli occhi;

– il prurito alle congiuntive che diventano rosse ed edematose;

– la fotofobia. Essa è l'intolleranza alla luce del sole e provoca dolore con ripetute contrazioni delle palpebre;

– gli starnuti frequenti;

– sensazione di prurito del naso o del palato;

– le secrezioni abbondanti e di colore chiaro;

– il naso cola, si ha una congestione e sensazione di naso chiuso;

– la tosse;

– diminuzione del senso del gusto o dell'olfatto;

– senso di pressione sul petto e dolori facciali;

– si hanno le comparse di occhiaie gonfie e bluastre;

– problemi nella respirazione;

– si possono sentire dei sibili intercostali;

– si possono avere crisi asmatiche. Esse sono l'improvviso peggioramento dell'asma, infatti in questo caso c'è una contrazione dei muscoli delle pareti dei bronchi, che riducono lo spazio da dove passa l'aria;

– senso di stanchezza, che causa l'insonnia;

– maggiori difficoltà di concentrazione;

– si diventa più irritabili del solito;

– si può avere prurito e si può gonfiare la mucosa oro-labiale;

– si possono avere dei disturbi nel deglutire il cibo ingerito.

Questi sintomi variano a seconda della persona perchè ognuno di noi ha una soglia dell'allergia che possiamo sopportare e nei casi più gravi bisogna ricorrere al medico.


Cause dell'allergia

cause allergia Le maggiori cause dell'allergia al polline sono moltissimi e variano a seconda dei vari fattori:

• I fattori genetici, cioè la predisposizione genetica, infatti, di solito se uno dei genitori soffre d'allergia, il figlio ha un rischio di avere la malattia del 30%. Se entrambi sono allergici il rischio sale al 50-70%;

• l'inquinamento atmosferico. Ad esso viene attribuita il favorire dell'allergenicità dei pollini, infatti coloro che abitano in vie molto trafficate sono più propensi ad ammalarsi, Inoltre l’inquinamento peggiora i sintomi causando un azione irritativa sulle mucose respiratorie;

• Lo stile di vita occidentale. Le famiglie meno numerose, l’uso degli antibiotici, le vaccinazioni, la riduzione di malattie infettive croniche hanno come contraltare negativo uno scarso impegno del sistema immunitario, quindi esso ha una propensione allo sviluppo di reazioni allergiche. Questo viene confermato da degli studi che hanno evidenziato come un bambino che vive a stretto contatto con la natura e animali, sia meno propenso ad ammalarsi, infatti gli animali hanno un ruolo protettivo;

• Il tipo di abitazioni. Le nostre abitazioni, normalmente non consentono il ricambio di aria corretto, favorendo così la formazione dell'umidità e quindi una maggior crescita di acari delle polvere, che causano l'allergia;

• I cambiamenti climatici. Con l'aumento delle temperature, che si sono avute in questi anni, secondo degli studi hanno favorito che l'impollinazione sia diventata più intensa e prolungata. Il momento peggiore per le persone allergiche sono i temporali, infatti lo scatenarsi del fenomeno favorisce la frammentazione dei pollini, i quali producono microparticelle che raggiungono più facilmente le vie aeree.


Rimedi per combattere l'allergia

Per combattere l'allergia al polline si possono utilizzare rimedi erboristici e integratori alimentari. Ecco alcuni dei principali prodotti naturali che aiutano ad alleviare gli effetti della malattia:

• la Perilla (Perilla frutescens). È un antiallergico ed immunomodulatore, viene utilizzato per i disturbi infiammatori, comprese le allergie. Le sue proprietà aiutano ad alleviare i sintomi della rinite allergica, prevenire l'asma bronchiale e ad inibire i mediatori chimici (istamina e leucotrieni);

• Il Ribes nero (Ribes nigrum). È un antinfiammatorio (simile al cortisone), un antistaminico e un analgesico. Le sue proprietà aiutano a stimolare le ghiandole surrenali alla secrezione delle sostanze ad azione antinfiammatoria, infatti esso combatte il raffreddore da fieno, la congiuntivite e la bronchite allergica. Se i sintomi della malattia persistono si può associare al Ribes nero la Rosa canina;

• La Rosa canina (Rosa Canina). È un antinfiammatorio e un antiossidante, aiuta nell'alterazione delle mucose, soprattutto a componenti allergico-asmatiche. Le sue proprietà sono un rimedio importante nella prevenzione delle allergopatie respiratorie e i frutti della Rosa canina contengono anche la vitamina C, che può contribuire a rafforzare le difese naturali del nostro organismo;

• L'adatoda (Adhatoda Vasica). È un broncodilatatore-antistaminico, un espettorante-mucolitico e un antisettico. Le sue proprietà aiutano a respirare meglio quando si ha la tosse, in caso di bronchite acuta o croniche e può sollevare le manifestazioni allergiche dell'apparato respiratorio.

Gli altri rimedi fitoterapici sono:

• La Boswellia (Boswellia serrata). È composta da una resina all'interno della quale ci sono gli acidi boswellici, che inibiscono alcuni enzimi (lipossigenasi), questo blocca la sintesi di leucotrieni, che sono coinvolti nei processi flogistici delle reazioni immunologiche e allergiche;

• Noni (Morinda citrifolia). Esso contiene un succo che riduce l'infiammazione e rafforza il sistema immunitario;

• Liquirizia (Glycyrrhiza glabra). Essa è un immunomodulatore e diminuisce il rilascio di istamina;

• L'oligoterapia. Esso contempla invece l'associazione di maganese, zolfo e fosforo, che serve per combattere le allergie stagionali, come riniti, congiuntiviti. Questi assunti nel momento di maggior malessere, aiutano a desensibilizzare e disintossicare.




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