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La sclerosi multipla benigna riguarda il 20-25% dei casi dell'invalidante patologia. Generalmente i pazienti attraversano una fase acuta iniziale, con uno o più episodi sintomatici a breve distanza l'uno dall'altro, seguiti da un recupero spesso totale. I sintomi di questa forma lieve sono di solito relativi alla sfera visiva, con neurite ottica (visione offuscata, colori alterati e dolore), e alla sensibilità, con parestesie (formicolio). Nei casi peggiori può restare una leggera disabilità che però non progredisce negativamente nel tempo. Si può parlare con buona sicurezza di sclerosi multipla benigna solo dopo che per 10-15 anni il paziente ha accusato solo disturbi lievi. Tuttavia la certezza assoluta non si può avere e in alcuni casi accade che anche la forma leggera possa diventare progressiva.
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La maggior parte dei pazienti colpiti dai sintomi della sclerosi multipla benigna sono donne in giovane età. Quando invece la malattia esordisce in persone con più di 40 anni la probabilità di essere affetti da una forma progressiva è più alta, con sintomi più gravi e disabilità motorie. Gli individui affetti dalla forma leggera hanno un decorso della patologia favorevole non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello delle capacità mentali. Infatti mentre nelle forme gravi di sclerosi a placche si assiste a una progressiva riduzione della capacità di concentrazione, di attenzione, di memorizzazione e di apprendimento, nella forma benigna il declino cognitivo è assai più lento. Se da una forma lieve il paziente subisce un marcato peggioramento, si tratta con tutta probabilità di una forma recidivante-remittente piuttosto leggera che è poi esplosa con il tempo.
Al giorno d'oggi non ci sono esami che permettano di prevedere in completa sicurezza l'evoluzione della malattia. Indipendentemente dalla forma di sclerosi a placche, comunque, le aspettative di vita dei pazienti non sono molto differenti da quelle dei soggetti sani. I progressi della medicina raggiunti negli ultimi anni, inoltre, consentono di garantire una qualità della vita soddisfacente grazie al controllo dei sintomi. Oltre alle sofferenze fisiche, essere ammalati di sclerosi multipla comporta il problema della depressione. Vedere il proprio corpo in maniera differente, la tristezza, la riduzione della stima di se stessi, la paura, l'ira e la frustrazione rendono sempre più difficile sopportare la patologia. Da questo punto di vista i lievi e più rarefatti sintomi della sclerosi multipla benigna permettono di convivere con la malattia anche per tutta la vita in condizioni psicologiche pressoché normali.
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