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I glomeruli sono le unità filtranti del rene: l'infiammazione di queste struttura è definita glomerulonefrite, una specifica sottodefinizione della nefrite. Essa può colpire entrambi i reni ma non tutti i glomeruli per cui, in corso di glomerulonefrite, i reni possono comunque riuscire a filtrare le urine, seppur in maniera meno efficiente. Quando il numero di glomeruli interessati dall'infiammazione è eccessivo, però, l'eliminazione delle scorie, dell'acqua e dei sali circolanti nel torrente sanguigno possono permanere e comportare delle conseguenze anche irreversibili. L'incapacità dei reni di produrre un'urina adeguata come concentrazione, volume e quantità, può indurre l'organismo ad auto-intossicarsi fino a morire per coma uremico. Intervenire tempestivamente è indispensabile perché contribuisce al potenziale ripristino della funzionalità renale e al recupero.
La pielonefrite è una sottodefinizione, anch'essa, della nefrite, indicando che l'infiammazione renale è stata causata da un'infezione batterica. La pielonefrite può essere acuta, con un attacco improvviso oppure cronica, con un'insorgenza più lenta derivata da infezioni batteriche ripetute, curate sommariamente, fino a determinare la cicatrizzazione di piccole porzioni del rene.La pielonefrite acuta si manifesta soprattutto nelle donne in gravidanza, come conseguenza di una cistite infettiva profonda che si diffonde a uno o a entrambi i reni; la pielonefrite cronica, invece, compare spesso nell'infanzia ed è provocata dal reflusso di urina dalla vescica ai reni, attraverso gli ureteri. Poiché esiste una causa infettiva, la pielonefrite comporta sempre un rialzo febbrile ed una terapia antibiotica di base, a cui si associa la fluidoterapia.
Quando alla base della nefrite vi è un'alterazione metabolica, associata a calcoli renali e ad artrite di una singola articolazione, si parla di gotta. La conseguenza più frequente di questo delicato stato patologico è l'insufficienza renale, perché il meccanismo di base è l'incapacità dell'organismo di eliminare l'eccesso di acido urico (iperuricemia) dal circolo ematico.Quando l'acido urico è presente in quantità notevoli, tende a depositarsi sotto forma di cristalli e piccoli calcoli nelle articolazioni, soprattutto in quelle di polso, caviglia e ginocchio.La presenza di cristalli, poi, può creare depositi anche nei tessuti molli, intasando la filtrazione renale fino a renderla completamente inefficace. L'articolazione colpita da gotta è spesso molto dolente, calda, gonfia e fortemente arrossata.
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