Le emorroidi di secondo grado possono interessare in maniera molto frequente e diffusa le donne in gravidanza oppure che hanno appena partorito. Inoltre alcuni individui presentano una debolezza congenita delle vene dell'ano e dei cuscinetti vascolarizzati che li predispone maggiormente allo sviluppo di emorroidi di secondo grado. Infatti questo disturbo può essere provocato dall’aumento di pressione sulle vene anali e in particolare su quelle presenti in gran numero nei cuscinetti emorroidali. Questa situazione può anche essere legata agli sforzi che il soggetto compie per poter espellere le feci dure. Di conseguenza un'alimentazione scorretta oppure nella quale sono eccessivamente presenti alimenti molto raffinati, ma non fibre alimentari in quantità sufficiente, può provocare problemi nella produzione di feci normali e quindi favorire la comparsa delle emorroidi.
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Le emorroidi di secondo grado sono la forma più diffusa di questa malattia, tanto da interessare circa il 20% della popolazione mondiale. I sintomi possono essere molto diversi tra loro, tuttavia nella maggior parte dei casi si riscontra un senso di fastidio crescente, o addirittura dolore, durante la defecazione. Spesso le emorroidi di secondo grado causano una sensazione di prurito intorno allo sbocco dell'ano e perdite mucose nella zona dei cuscinetti. In genere le complicanze sono legate alla forma più grave della malattia, cioè il quarto grado. Rispetto alla forma di primo livello, le emorroidi di secondo grado presentano sintomi più pronunciati e quindi è possibile il prolasso e il sanguinamento durante l’evacuazione, che smettono in modo spontaneo. Inoltre spesso il disturbo è accompagnato da fenomeni di stipsi. La diagnosi avviene in genere con un esame del retto usando una sonda ottica.
Esistono tanti modi diversi per trattare la malattia emorroidale, diversi a seconda della gravità dei sintomi e della forma. I casi di emorroidi di secondo grado che presentano i sintomi più lievi possono essere controllati seguendo una dieta ricca di fibre (in particolare frutta e verdura), bevendo molta acqua naturale a piccoli sorsi e a temperatura ambiente e adottando regolari abitudini intestinali per favorire il processo di defecazione. Inoltre si devono evitare bevande eccitanti e irritanti (bevande energetiche, caffè, tè e bevande con un alto contenuto di zuccheri) e alimenti pesanti ricchi di grassi oppure fritti. Il gonfiore dei cuscinetti vascolarizzati e il dolore che interessa questa sede si possono alleviare con anestetici locali e creme a base di corticosteroidi. Al tempo stesso è possibile impiegare rimedi naturali topici a base di calendula e ippocastano. Infine le emorroidi interne possono essere eliminate attraverso una proctoscopia ambulatoriale.
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