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Oltre al sale da tavola, le principali fonti alimentari di sodio sono i cibi lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e pesci affumicati, i prodotti in salamoia o conservati. I sottaceti e i cibi da spuntini ne contengono grandi quantità; il sodio è presente anche nell'acqua trattata con addolcitori. Poiché la maggior parte degli elementi contiene sodio, la carenza di questo minerale è molto rara. In realtà, si può dire che le diverse diete occidentali sono troppo ricche di sodio. Molti nutrizionisti consigliano un assunzione quotidiana di sodio di 1-3 grammi mentre il consumo medio è di 3-7 grammi al giorno. Non esiste comunque una dose quotidiana consigliata ufficialmente. Di solito, il sodio basso è provocato da una perdita eccessiva di questo minerale dovuta a un'assunzione prolungata o eccessiva di diuretici. Può essere causato anche da diarrea o vomito persistente o da sudorazione abbondante. In casi rari il sodio basso è conseguente a fibrosi cistica, all'attività insufficiente delle ghiandole surrenali o ad alcune affezioni renali.
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Tra i sintomi di sodio basso vi sono stanchezza, astenia, crampi muscolari e stordimento. Nei casi più gravi, può verificarsi un calo della pressione sanguigna che provoca confusione, svenimento e palpitazioni. La terapia è rappresentata dall'assunzione di integratori di sodio. In condizioni ambientali di forte caldo queste integrazioni possono anche contribuire a prevenire l'esaurimento causato dalla perdita di sodio per sudorazione eccessiva. Tuttavia molto spesso si manifesta il probelma opposto, cioè un livello eccessivo di sodio nel sangue. Infatti si ritiene che nei Paesi occidentali l'eccessiva assunzione di sodio rappresenti un fattore che contribuisce alla elevata incidenza di ipertensione. Negli ipertesi, un eccesso di sodio può accrescere il rischio di cardiopatie, ictus e danno renale. Un altro effetto indesiderato è la ritenzione di liquidi che può anche provocare gonfiore delle gambe e stordimento.
Si parla di sodio basso quando la concentrazione di questo minerale è inferiore a 135 mmoI/L. Questo problema si manifesta in modo abbastanza chiaro, soprattutto dal punto di vista gastrointestinale. Inoltre non è solo un'alimentazione sbagliata a provocare il sodio basso, ma anche patologie particolari. Bisogna tenere a mente che la situazione si può ricollegare a uno scompenso del cuore e per risolverlo è necessario assumere ACE-inibitori. Tuttavia alcuni rimedi possono provocare gravi effetti collaterali: di conseguenza deve essere il medico a decidere la terapia da seguire, tenendo conto anche delle condizioni di salute del paziente. Si ricorda che dal punto di vista alimentare si può arginare il problema limitando il consumo d'acqua. Se il sodio basso raggiunge livelli notevoli, gli effetti possono essere molto gravi, come allucinazioni, perdite di memoria e attacchi epilettici.
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