Se dagli esami del sangue si riscontrano valori transaminasi AST e/o ALT elevati, significa che le cause dipendono da alcune patologie che richiedono immediatamente il consulto medico. Le malattie che interessano direttamente il fegato sono: steatosi epatica, epatite, cirrosi, tossicità della ghiandola per assunzione di farmaci, ischemia epatica, morte del tessuto epatico, cancro al fegato. I valori AST e ALT si possono presentare superiori ai parametri anche in caso di malattia o trauma muscolare, sovraccarico di ferro nell'organismo, attacco di cuore, infiammazione del pancreas, mononucleosi. È fondamentale determinare quanto prima la causa di una di queste condizioni, che potrebbe essere causata da un disturbo legato a una cattiva alimentazione o da una patologia alquanto più grave.
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Se anche uno soltanto dei valori transaminasi è elevato bisogna rivolgersi al medico perché la salute del paziente potrebbe essere a rischio. Lo specialista presa visione delle analisi del sangue, se lo riterrà opportuno, prescriverà nuovi accertamenti tra cui un'ecografia epatica per delineare nello specifico la conformazione del fegato al fine di rilevare la presenza di cirrosi o tumore. Quando ad essere fuori dalla norma sono le GGT si potrebbe essere affetti da diabete, alcolismo, malattia polmonare, colestasi o blocco del flusso biliare al fegato. Purtroppo diverse patologie del fegato non mostrano sintomi rilevanti da dare preoccupazioni e quando si manifestano è troppo tardi. Comunque non bisogna sottovalutare nessun malessere, una diagnosi precoce è indispensabile per fronteggiare il problema.
Individuata la causa dell'innalzamento dei valori transaminasi, si procede con la cura per riportare i livelli nella normalità. Seguire una dieta equilibrata e rinunciare alla sedentarietà, produce un cambiamento considerevole nei pazienti con elevate transaminasi. Se la causa del malessere epatico è un'infiammazione o l'assunzione di farmaci è necessario modificare le abitudini. Alla base di un fegato in salute, in assenza di patologie gravi, c'è una corretta alimentazione. Occorre evitare il consumo di fritti, grassi, alcool, fumo e salumi. Sono da privilegiare le verdure e la frutta, acqua e camminare mezz'ora al giorno. Anche l'assunzione di tisane apportano al fegato beneficio, ma non dovrebbero essere somministrate in pazienti che soffrono di una malattia cronica e che hanno gravi danni a questo organo.
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