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La pazienza è l'arma migliore per farsì che il matrimonio possa proseguire al meglio, affidandosi chiaramente anche alla comunicazione totale con l'altro puntando su un equilibrio stabile. Quando però nonostante i vari sforzi i risultati non arrivano, allora il divorzio diventa l'unica soluzione per ritrovare la vecchia felicità. C'è il costante connubio, soprattutto in Italia, tra separazione e divorzio, quest'ultimo non può sussistere senza il primo. Il binomio separazione divorzio è indissolubile, almeno nel nostro Paese, chi ha quindi intenzione di far cessare il proprio matrimonio deve necessariamente avviare prima le pratiche della separazione per poi arrivare al definitivo divorzio. Le strade da percorre in questi casi sono due o ci si affida alla separazione consensuale che abbrevia anche i tempi del divorzio congiunto oppure bisogna puntare sulla separazione giudiziale con un processo del divorzio più complesso.
La differenza sussiste nel tipo di rapporto che intercorre tra i due coniugi che vogliono divorziare, scegliendo la prima soluzione significa che hanno di comune accordo preso delle decisioni su tutto ciò che riguarda la spartizione del patrimonio e l'affidamento dei figli, senza però alcun tipo di contrasto o di discussione. Tale rapporto separazione divorzio permette chiaramente che l'intero procedimento avvenga in minor tempo e che ci sia anche un minor dispendio economico. Nel caso in cui però sia inevitabile scegliere la separazione giudiziale, con contrasti evidenti tra i due coniugi, la strada del divorzio diventa più tortuosa e complicata da raggiungere, con tempi molto lunghi e tanto spreco di denaro. Senza separazione non si può richiedere quindi il divorzio e a seconda del tipo di rapporto che sussiste tra i due coniugi si sceglie la miglior strada da percorrere per far cessare il matrimonio.
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