Una donna rimane incinta quando il seme dell'uomo feconda il suo ovulo e ciò è possibile se si ha un rapporto sessuale durante il periodo di ovulazione. Chiaramente tutto dipende dal proprio ciclo mestruale, non tutte le donne rispecchiano la regolarità dei 28 giorni, per questo non è a volte semplicissimo riuscire ad identificare con precisione il momento in cui è avvenuta la fecondazione. Le settimane gravidanza sono però generalmente 40, può anche capitare che ci sia una variabilità tra le 38 e le 42, periodo in cui solitamente il bambino può venire al mondo. Si tende generalmente a calcolare le settimane gravidanza dal primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale, anche se effettivamente la fecondazione non è ancora avvenuta. Il periodo di ovulazione è centrato tra il quattordicesimo ed il sedicesimo giorno dall'inizio del ciclo mestruale, è in questo periodo che una donna può dirsi fertile. Ci sono anche dei sintomi che riescono perfettamente a far capire alle donne di essere entrate nel periodo di ovulazione e sono praticamente gli stessi che generano poi il ciclo mestruale, come seno più dolorante, mal di schiena, mal di pancia e sbalzi ormonali. Chiaramente anche in questo caso si tratta di situazioni prettamente soggettive, non è detto insomma che siano palesati dei sintomi. Inoltre all'inizio della gravidanza non si riesce perfettamente a comprendere di essere incinte, solitamente durante le prime settimane, quando insomma ormai la fecondazione è avvenuta, la donna non avverte alcun tipo di cambiamento.
La mancanza del ciclo mestruale può essere a volte confusa con un banale ritardo, soprattutto se sono molto frequenti le irregolarità. Si inizia poi effettivamente a percepire di essere entrate nelle settimane gravidanza quando si avvertono i primi sintomi e cambiamenti comportamentali. E' chiaro che se si parla di una gravidanza programmata la donna si attende ciò che sta per accaderle, è consapevole che il ritardo del ciclo sia riconducibile proprio al concepimento. Quando invece il tutto avviene in maniera casuale può esserci all'inizio un po' di shock, ma con il proseguimento delle settimane gravidanza si entrerà in un mondo completamente diverso in cui si genera una connessione più che speciale tra la madre ed il bambino. Se insomma si tratti di una gravidanza voluta o non cercata, alla fine la donna proverà sempre le stesse emozioni e sensazioni, quello che vorrà principalmente è il bene del suo bambino.
Come si suddividono le settimane gravidanza? Si parla in modo più specifico di tre trimestri, prendendo insomma come riferimento i nove mesi in cui il feto prende forma trasformandosi in un bambino ed arrivando infine alla luce. I tre trimestri delle settimane gravidanza variano l'uno dall'altro in quanto si hanno dei cambiamenti sostanziali nel corpo della donna e soprattutto si suddividono le fasi della crescita del bambino. Il primo trimestre comprende tredici settimane gravidanza, è qui il momento più delicato in cui possono poi subentrare problemi e complicazioni nella formazione del feto. E' in questo periodo che la donna inizia ad accorgersi di essere incinta con i classici sintomi di nausea, vomito, costante voglia di urinare, seno gonfio e così via. Si tratta delle settimane gravidanza più delicate in assoluto, l'embrione inizierà a formarsi, si paleseranno gli organi più importanti del corpo umano come cervello, cuore, reni e polmoni, con un abbozzo dell'apparato scheletrico. Superata tale fase si entra nel secondo trimestre che arriva alle ventisei settimane di gravidanza, qui i sintomi più fastidiosi tendono a svanire e si ha praticamente la formazione completa del feto, con una crescita evidente anche della pancia. Inizia ad esserci maggiore sinergia tra la madre ed il suo bambino, quest'ultimo avvertirà tutti i suoi stati d'animo. Le ultime settimane gravidanza inglobano il terzo trimestre, fino insomma alla quarantesima settimana, qui il bambino e la madre si preparano al grande giorno del parto.
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