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Un tempo si consigliava di evitare di tingerli per tutta la durata della gestazione: i prodotti utilizzati erano molto aggressivi e venivano assorbiti dalla cute, oltre ad esserci pericolo di inalazione di vapori tossici. Oggi questi timori sono da ridimensionare sensibilmente. In linea generale si raccomanda di evitare di trattare i capelli con prodotti “aggressivi” (contenenti ammoniaca o perossido di idrogeno) solo nel primo trimestre. In questo periodo si può invece ricorrere a riflessanti naturali, altrettanto efficaci. In seguito si può ritornare alla solita routine, ma con qualche accorgimento. Chiediamo alla parrucchiera di evitare che il preparato entri direttamente a contatto con la cute; inoltre effettuiamo il trattamento in una zona molto ben aerata per evitare di respirare emanazioni tossiche.
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A tutte piace avere la pelle di un bel colore dorato…. lettini e lampade sono però uno dei trattamenti più rischiosi in assoluto. Prima di tutto l’esposizione ad un’alta concentrazione di raggi UV è già di per sé rischiosa in condizioni normali: è dimostrato che chi si sottopone regolarmente a queste sedute ha una più alta probabilità di sviluppo di melanomi. Durante la gravidanza, poi, la pelle è ancora più sensibile, perché stimolata da ormoni diversi, e quindi si può andare facilmente incontro a queste reazioni nocive. Non dimentichiamo poi che, proprio per l’azione degli ormoni, la melanina viene prodotta in maggior quantità: esponendosi alla luce emessa dalle lampade non è raro lo sviluppo del cloasma gravidico, cioè macchie scure molto evidenti, soprattutto sul volto, difficili poi da eliminare.
Le terme sono sinonimo di relax e benessere; durante la gravidanza non è raro che l’allegria sia accompagnata da sensazioni di ansia e da malesseri fisici, piccoli o grandi. Si vorrebbe quindi poter ricorrere a queste oasi per staccarsi completamente dalla routine quotidiana concendendosi qualche coccola. Bisogna però essere prudenti perché non tutti i trattamenti sono consigliabili.
Dobbiamo andare caute soprattutto quando ci esponiamo ad alte temperature: i bagni caldi prolungati durante il primo trimestre sono correlati a malformazioni del feto.Esporsi all’improvviso, o per un lungo periodo, ad alte temperature può poi comportare svenimenti dovuti ad un calo della pressione arteriosa. In definitiva evitiamo vasche calde per molto tempo, sauna e bagno turco, oltre a violenti sbalzi termici.La pelle del viso, durante la gravidanza, è di solito molto luminosa perché gli ormoni stimolano maggiormente il rinnovo cellulare. Alle volte però si vorrebbe continuare con la propria routine, specialmente per quanto riguarda il peeling. Il trattamento non è sconsigliato in toto: si può ricorrere apparecchi meccanici o a creme contenenti microgranuli; accertiamoci sempre però che l’azione sia dolce per evitare l’insorgere di brufoletti.
Da evitare totalmente è invece il ricorso a ritrovati più aggressivi, in particolare a base di acido glicolico, acido piruvico, acido mandelico e acido salicilico. Queste sostanze possono essere assorbite dalla pelle, entrando in circolo, e andare a danneggiare il feto. Inoltre in seguito la pelle risulterà sensibilizzata e si “macchierà” più facilmente.Avere le mani in ordine è importante soprattutto per quelle che lavorano a stretto contatto con il pubblico. Naturalmente l’essere in gravidanza non ci esenta dall’apparire curate! L’importante è prestare attenzione alla composizione degli smalti: evitiamo quelli contenenti toluene e formaldeide che, rimanendo a contatto con la pelle, possono essere assorbiti e entrare in circolo.
Evitiamo poi, almeno per i primi tre mesi, di effettuare ricostruzioni con gel: oltre al rischio di assorbire sostanze sospette si rischia poi di inalare per un lungo periodo dei solventi, potenzialmente dannosi per il feto. Attenzione anche alle piccole ferite accidentali: in gravidanza il rischio di infezione è particolarmente alto ed è sempre meglio evitare, per quanto possibile, di ricorrere ad antibiotici.
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