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L’alimentazione è la principale causa dell’insorgenza dei cosiddetti brufoli. Un recente studio condotto in California, su un campione di donne, ha confermato che esiste una precisa correlazione tra l’assimilazione di determinati cibi e il palesarsi dell’acne: la percentuale maggiormente alta del campione preso in esame, beveva latte in grossi quantitativi sin dal periodo adolescenziale; la restante percentuale, di contro aveva assunto quantità minime di suddetta bevande nel corso del tempo. Da questo test, si è potuto appurare che le donne facenti parte della prima categoria, erano maggiormente inclini a problematiche inerenti alla seborrea epidermica e all’insorgenza di suddetta patologia, che tendeva a manifestarsi in maniera notevolmente più grave, rispetto alle donne che avevano limitato l’assimilazione di questa bevanda. Il latte infatti, contiene al suo interno ingenti quantitativi di steroidi, che tendono a stimolare le cosiddette ghiandole sebacee, comportando un rischio maggiore di predisposizione all’acne e alla seborrea epidermica. Di conseguenza, tutti gli alimenti composti con questa bevanda, tendono a causare lo stesso effetto. I derivati del latte, i dolci, la cioccolata, i formaggi, sono prefetti stimolatori di questa patologia, anche in forme gravi.
L’acne, si rende manifesta in un tempo preciso: i primi sintomi di questa patologia, si presentano nel periodo adolescenziale, quindi intorno ai dodici/tredici anni. La malattia, può essere curata, ma continuerà a manifestare la sua presenza, (anche se in misura minore) almeno fino ai trent’anni. Esistono casi, in cui, i segni stessi lasciati dalla malattia, restano impressi sul viso anche per un lunghissimo periodo di tempo, tutto dipende dalla gravità della malattia, dalle cause, dalla tipologia di cura. Generalmente, i foruncoli sono parecchio più incidenti nel sesso maschile che in quello femminile, anche se, negli ultimi tempi, è stato registrato un notevole aumento di questa patologia in soggetti di sesso femminile. Resta di fatto però, che le manifestazioni più gravi, appartengono al sesso maschile. I comedoni, sono frutto di un’alterazione che avviene a livello ghiandolare, generata da una disfunzione degli ormoni. Suddetta disfunzione, è strettamente collegata alla comparsa del ciclo mestruale, alla gravidanza, alla pubertà. L’infiammazione del bulbo pilifero, comporta la formazione del comedone e del rossore. Chi è vittima di questa patologia, ad un esame al microscopio, presenta all’interno degli orfizi della pelle, presenze di grasso (pus), che non dovrebbero manifestarsi, che sono la diretta conseguenza di una cheratinizzazione della pelle. Le ghiandole, continuano a produrre quantità di sebo (più o meno grosse, tutto dipende dalla gravità),passando cosi dalla formazione del comedone stesso, al palesarsi dell’acne. Esistono anche soggetti, che sono colpiti dai comedoni punti neri che tendono ad infiammarsi), ma che non sono però tendenti all’acne. I comedoni, possono essere aperti o chiusi. Quando sono aperti, sono visibilmente neri (per questo motivo vengono comunemente definiti punti neri) e possono anche essere rimossi. Quando invece, si presentano chiusi, i comedoni sono piccoli, quasi invisibili. Tendono ad ostruire i pori della pelle, e assumono tale colorazione a causa dello smog e della mancanza di ossigeno alla pelle. La seborrea, è una diretta conseguenza dell’acne. Essa può manifestarsi in varie forme: la pelle è visibilmente unta, lucida e poco compatta. Solitamente la seborrea consegue l’acne, e può anche costituire un campanello d’allarme, se si manifesta essa stessa per prima. Non necessariamente però essa comporta l’insorgenza di comedoni e brufoli.
Le cause che determinano la seborrea, sono le stesse che determinano l’acne. E’ necessario sottolineare però, che la seborrea, si presenta quasi sempre in concomitanza di un aumento di testosterone, e quindi di un’alterazione degli ormoni androgeni. Per questo motivo, la seborrea, e come questa l’acne, tendono a manifestarsi maggiormente nel periodo della pubertà, quando sia gli ormoni maschili che quelli femminili presentano delle trasformazioni notevoli. La formazione dei brufoli, è sempre una conseguenza di una manifesta seborrea e della presenza di comedoni. La pelle, diventa maggiormente “sensibile” e terreno fertile per le infiammazioni. Il sebo, insieme ai batteri, tendono a scendere nelle profondità del derma, creando la possibilità di infiammazione. La cute tende a gonfiarsi e si ha la formazione della pustola o brufolo. La terapia per sconfiggere l’acne varia a seconda della gravità del problema. Erroneamente, si tende all’utilizzo di detergenti astringenti e sgrassanti. L’epidermide però, se lavata continuamente con sostanze sgrassanti, finisce per produrre una quantità di sebo ancor maggiore in forma di tutela. I detergenti ed i saponi, devono asciugare il grasso, e non causarne l’eccessiva produzione. Per le pelli seborroiche, è preferibile sempre usare saponi delicati, idratanti e morbidi sulla pelle, che non la aggrediscano, ma che la puliscano e la preparino alla cura topica effettiva. Il lavaggio con suddetti detergenti o saponi, va effettuato due volte al giorno, ovvero al mattino e alla sera, prima di andare a dormire. I detergenti consigliati sono i tensioattivi, gli assorbenti, e quelli per solubilizzazione. I primi sono molto delicati sulla pelle, e tendono a non aggredirla, ma a rispettare il naturale ph neutro. I secondi, tendono ad assorbire e a rimuovere le impurità dalla pelle, lavaggio dopo lavaggio, i terzi, rimuovono le impurità, lasciando la pelle fresca e pulita.
Oltre che i detergenti e i saponi che tendono a normalizzare il ph della pelle, è importante curare la pelle, pulendola a fondo con una pulizia del viso profonda. Questa operazione, viene solitamente effettuata da un’estetista. La pulizia del viso, viene effettuata ponendo sul viso un getto di vapore per circa mezz’ora. La pelle, tenderà a trasudare, i pori si apriranno del tutto favorendo in questo modo l’asportazione degli antiestetici comedoni. I brufoli, non possono essere toccati, perché potrebbero infiammarsi ancor più, dando cosi origine ad una pustola e poi ad una cicatrice. In seguito al vapore, andrà applicata su tutto il viso una maschera esfoliante, che favorirà la fuoriuscita delle impurità. Una volta rimossa, si potrà procedere alla rimozione dei comedoni, ma con estrema delicatezza ed utilizzando guanti e fazzoletti. Una volta terminata la pulizia, sarà necessario applicare un’altra maschera con funzione lenitiva che attenui il rossore ed idrati la pelle. La pelle, una volta pulita in profondità, andrà lasciata pulita e libera.
Altro fattore importante è la cosmesi. Chi è tendente ad una pelle acneica, (ci si riferisce alle donne), dovrà utilizzare un trucco delicato e compatibile con lo specifico tipo di pelle. La pelle grassa e seborroica, necessiterà di un fondotinta compatto e secco e non di una base trucco in crema. Il fondotinta, dovrà essere applicato solo in rare occasioni: la pelle ha infatti bisogno di respirare, se la si ostruisce con il trucco, si favorirà inevitabilmente l’irritazione e la consequenziale formazione dei brufoli. Esistono ad oggi sul mercato, numerosissimi cosmesi sebo-regolarizzatori, acquistabili in farmacia, che non risultano essere particolarmente aggressivi per la pelle. La pelle va inoltre sempre protetta dal sole con specifici filtri solari; anche il fumo è causa dell’insorgenza dei comedoni. La pelle tende a non respirare, di conseguenza è maggiormente tendente alla formazione dei foruncoli. Le forme più gravi vengono solitamente curate con antibiotici di uso topico, che vengono applicati direttamente sulla zona interessata. Le forme più lievi, possono essere curate con maschere adeguate, profonde pulizie, un’alimentazione sana e poco grassa, e l’utilizzo di specifici saponi. Molto utili sono le maschere all’argilla, o le soluzioni che naturali che facilitano la rimozione dei brufoli se sono troppo pronunciati. E’ sempre importante consultare uno specialista per farsi stilare la cura giusta e adatta al proprio tipo di pelle. I brufoli sono un problema che interessa anche il livello psicologico. Chi soffre di questa patologia, tende a non accettarsi, a nascondersi, a vergognarsi del proprio viso e della propria immagine. I brufoli sono un vero e proprio danno psicologico, soprattutto se compaiono in viso, perché possono essere camuffati relativamente. La soluzione unica è mangiare sano, curarsi con creme appropriate e consultare un dermatologo.
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