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I prodotti che stimolano l’abbronzatura, sono particolarmente idratanti, per cui rendono la pelle liscia e morbida con poche applicazioni; garantiscono un’abbronzatura immediata, con poche ore di esposizione al sole; favoriscono la conservazione di un colorito piacevolmente dorato o ambrato per un lungo periodo; hanno costi bassi. Di contro, gli oli abbronzanti, possono apportare danni molto seri all’epidermide: l’applicazione deve necessariamente essere omogenea, affinchè non compaiano macchie; a contatto con il sudore, possono scatenare effetti allergici; non proteggono dai dannosi raggi solari; sono causa di eritemi, dermatiti, scottature, ustioni. Le creme e gli oli abbronzanti, vanno dunque applicati con parsimonia e attenzione: mancando di specifici filtri solari, gli oli possono danneggiare la pelle seriamente, comportando danni di diverso tipo: la pelle, se attaccata direttamente dal sole e priva di un filtro protettivo, tende ad invecchiare velocemente, a causa dell’attacco dei radicali liberi. Le pelli chiare, sono maggiormente a rischio rispetto a quelle scure, per cui vanno protette con specifici prodotti, in questo caso l’utilizzo di oli abbronzanti è fortemente sconsigliato.
I prodotti abbronzanti, oli compresi, vanno scelti in relazione al fototipo di appartenenza: al fototipo A, appartengono i soggetti che hanno la pelle chiarissima, i capelli chiari biondi e gli occhi azzurri o verdi; al fototipo B, appartengono coloro che hanno la pelle chiara, con capelli castano chiaro o rossicci e gli occhi verdi. Al fototipo C, appartengono i soggetti che hanno la pelle olivastra o bruna, i capelli castani o rossicci e gli occhi castani. Al fototipo D, appartengono i soggetti che hanno la pelle scura, i capelli e gli occhi castano scuro o neri. I soggetti appartenenti al primo gruppo, sono maggiormente a rischio: devono proteggersi dal sole, con filtri fattore cinquanta, rendendo le esposizioni al sole minime. La scelta delle ore di esposizione, deve ricadere in quelle meno calde, (di primo mattino, o tardo pomeriggio). La pelle chiara, tenderà ad abbronzarsi lentamente, ma risulterà certamente protetta. I soggetti appartenenti al secondo gruppo, devono utilizzare un fattore di protezione alto, pari a trenta o quaranta, limitando le ore di esposizione al sole. Quelli invece appartenenti agli ultimi due gruppi, devono proteggere la pelle, nelle prime fasi di esposizioni, ma hanno la possibilità di utilizzare oli abbronzanti in seguito, senza però farne un abuso.
L’olio e la crema, vanno applicati sulla pelle pulita e asciutta: il prodotto va massaggiato in modo omogeneo, senza lasciare aloni o tracce. Solitamente è preferibile che suddetti oli, non vadano applicati in concomitanza con l’assunzione di pillole che inibiscano il naturale processo di abbronzatura, questo per garantire l’effetto in tempi maggiormente ristretti. I bambini, a differenza degli adulti, hanno una pelle più sensibile, per cui, gli oli abbronzanti non possono essere utilizzati, perché considerati pericolosi per la salute. Le donne in stato interessante, che hanno la pelle scura, possono usare oli abbronzanti, sempre facendo attenzione alle ore di esposizione; inoltre è tassativamente vietato utilizzare contemporaneamente pillole che favoriscano la stimolazione dell’abbronzatura, che potrebbero apportare un aumento considerevole della pressione sanguigna. Sul mercato, esistono poi degli oli autoabbronzanti, che stimolano naturalmente la melanina, senza l’esposizione al sole. Questi prodotti, contengono carotene, e rilasciano sulla pelle un piacevole velo scuro ambrato. Possono essere utilizzati anche nei periodi invernali, anche in zone limitate del corpo. La scelta di questi prodotti va sempre effettuata in relazione alla personale tipologia di pelle e dunque in relazione al colorito. Gli oli abbronzanti sono assolutamente utili per avere una pelle più bella in poco tempo, ma a lungo andare, possono causare gravi danni all’epidermide. E’ stato scientificamente provato, che l’esposizione prolungata al sole, aumenta il rischio di carcinomi della pelle. Essere a conoscenza dei danni, è importante per preservarsi da pericoli molto gravi e in molti casi irreversibili.
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