Abbronzatura

L’abbronzatura

Una pelle dorata e più scura dopo l’esposizione a raggi UV , che tutti conosciamo come abbronzatura, è il risultato di un processo che avviene all’interno del nostro corpo. Le cellule dell’epidermide, che è uno strato della pelle, contengono un pigmento che determina il colore della pelle che si chiama “melanina” che viene prodotta grazie ai melanociti. Nei melanociti, a loro volta piccole cellule, ci sono i melanosomi, organelli cellulari addetti alla produzione di melanina. La melanina ha un colore bruno e maggiore quantità le cellule dell’epidermide ne contengono più il colore della pelle è scuro. La quantità di melanina presente nel nostro corpo dipende da fattori generici, dall’appartenenza ad una razza, dall’età e perfino il luogo in cui viviamo. Per esempio, le persone che vivono ai tropici hanno la pelle più scura poiché, secondo le teorie dell’evoluzione e della selezione, le specie anticamente hanno sviluppato e conservato solo le caratteristiche che sarebbero state importanti per l’evoluzione della specie stessa. La melanina , infatti, è un modo per il nostro organismo di difendersi dall’ eccessiva esposizione ai raggi solari. La presenza di melanociti è pressappoco uguale in quasi tutti gli individui, ma l’attività, la forma di melanosomi permettono addirittura di individuare diversi tipi di razze. I negroidi sono una razza che ha geneticamente i melanosomi più grandi e quindi la quantità di melanina è maggiore. Maggiore è la loro protezione per l’esposizione ai raggi solari. I caucasici, invece, hanno melanosomi piccoli che contengono l’eumelanina, ossia la melanina di colore bruno. I celtici, infine, hanno melanosomi piccoli contenenti feomelanina, ossia melanina non di colore bruno, ma giallastro tendente al rosso. Questo significa che per gli individui appartenenti alla razza celtica ottenere un’abbronzatura dorata o scura è quasi impossibile poiché la caratterizzazione della loro pelle li sottopone maggiormente al rischio di ustioni per le esposizioni ai raggi solari. Le radiazioni UV che vengono dal sole sono importanti perché servono al nostro corpo per la sintesi della proteina D, sebbene sarebbe sempre opportuno non esporsi alle radiazioni solari nelle ore di punta e tuttavia non per troppo tempo. Le principali categorie in cui si dividono i raggi UV sono UV-A, UV-B ed UV-C. I raggi UV-A sono quelli che arrivano sulla terra con meno energia, ma , in effetti sono quelli più pericolosi perché sono stati identificati come la causa di tumori della pelle. Essi favoriscono la riattivazione della melanina che il nostro corpo immagazzina. I raggi UV-B sono quelli più energetici e fino a qualche decennio fa, si pensava fossero gli unici raggi che potessero essere pericolosi per l’uomo. I raggi UV-C non interessano l’uomo perché essi non riescono ad arrivare sulla terra grazie all’atmosfera che riesce a filtrarli completamente. I raggi UV-B sono quelli che stimolano la produzione di melanina e sono quelli che causano i problemi che scaturiscono dall’eccessiva esposizione solare quali scottature, bolle, eritemi. Essi arrivano sulla terra in quantità maggiore soprattutto durante la stagione estiva e si concentrano nelle ore di punta, durante le quali si dovrebbe evitare, o almeno, diminuire il tempo di esposizione al sole.
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Aiutare l’abbronzatura naturalmente

cocomero Esistono degli alimenti che aiutano ad aumentare la melanina nel nostro corpo con conseguente maggiore scuri mento dopo l’esposizione ai raggi solari e aiutano a mantenere l’abbronzatura più a lungo. Questi alimenti stimolano i melanosomi nella produzione di melanina ed aiutano l’idratazione della nostra pelle. È risaputo che i cibi rossi, arancioni e verdi tipo i pomodori, le carote, le ciliegie sono quelli che maggiormente aiutano l’abbronzatura. In realtà ciò che aiuta è il fatto che contengano carotenoidi, che sono dei pigmenti che si sciolgono nei grassi del nostro corpo e aiutano l’assimilazione delle vitamine ( tipo la vitamina A) e aiutano la pelle a “resistere” all’esposizione ai raggi UV proteggendola dalle scottature, dagli eritemi, dai radicali liberi. I più comuni cono il betacarotene, il licopene, le xantofille che sono tutti pigmenti che si sciolgono in grassi e aiutano l’assimilazione della vitamina A, la protezione dall’eccessivo calore. Il betacarotene è contenuto nella carote, nei peperoni, nei pomodori, nel melone, nel mango, nel prezzemolo, negli spinaci, nella papaia, nell’albicocca, nel melone. Di licopene sono i ricchi i pomodori, mentre le xantofille sono presenti nelle pesche. È importante abbondare di frutta e verdura, con particolare attenzione a quelli colorati come ciliegie, fragole,lamponi,pesche, albicocche. Inoltre è fondamentale bere tanta acqua poiché la pelle ha bisogno di essere idratata e non solo nei periodi in cui ci sottoponiamo all’esposizione solare. Anche i cibi che contengono Omega 3 , tipo il tonno, il salmone, le noci, le alici, il merluzzo, e quelli che contengono vitamina E, tipo uova, olio di oliva, nocciole, olio di semi di lino e peperoncino. Ovviamente non occorre abusare di questi cibi sperando di ottenere la pelle subito “nera” dopo qualche esposizione al sole. Non è opportuno esagerare con i caroteni poiché troppi caroteni andrebbero ad appesantire il fegato che si occuperebbe di smaltire quelli in eccesso non assorbiti dalla pelle. L’affaticamento del fegato porta disturbi al funzionamento metabolico e potrebbe interferire con il funzionamento di altri organi.

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I migliori cibi “amici” della pelle

carotine I cibi amici della pelle sono automaticamente amici dell’abbronzatura poiché una pelle sana e protetta, è più predisposta allo scurimento e al mantenimento dell’abbronzatura. Il grado di imbrunimento della pelle è sempre condizionato al tipo di persona.

Le carote sono, da sempre, l’alleato dell’abbronzatura. Esse contengono, oltre che grandi quantità di betacarotene, anche Vitamina A. Sono un alleato della pelle poiché ne permettono la giusta idratazione per evitare che si sviluppino delle malattie della pelle.

Un altro cibo che aiuta l’abbronzatura e la cura della pelle è il tonno in scatola. Il tonno oltre ad essere ricco di Omega 3 contiene anche selenio. Il selenio è un minerale che aiuta il mantenimento della proteina elastina, che serve a preservare l’elasticità della pelle evitando che diventi ruvida e rugosa.

I pomodori sono amici dell’abbronzatura poiché contengono un carotenoide, il licopene, che favorisce l’eliminazione dei radicali liberi che portano all’invecchiamento della pelle e con l’esposizione ai raggi UV aumentano. Fanno bene i pomodori freschi e soprattutto i pomodori San Marzano, quelli dalla forma allungata tipici della zona campana in provincia di Salerno, coi quali si fanno i pelati in scatola.

Le mandorle sono alleate della pelle contengono molta vitamina E. La vitamina E funge da filtro solare poiché protegge la pelle dai raggi UV ed aiuta ad evitare le scottature, e da antiossidante, poiché aiuta le arterie a liberarsi dai radicali liberi.

Gli spinaci sono un alimento importante e vigoroso. Non per nulla sono il simbolo della forza donata a Braccio di Ferro! Gli spinaci contengono acido folico che aiuta a diminuire lo sviluppo di cellule tumorali. I nutrienti e i componenti in esso contenuto permettono di proteggere la pelle , soggetta a tumori per l’esposizione al sole, e con essa tutto l’organismo dalla “rottura” di DNA, sempre più spesso causa di tumori.

Per la gioia di tutti i golosi, un alimento amico della pelle e dell’abbronzatura è il cioccolato fondente. Esso contiene flavonoli che sono degli anti ossidanti che aiutano la pelle a mantenere la propria idratazione combattendo contro l’azione dei raggi solari e , inoltre, aiutano a mantenere la pelle liscia e giovane.

I semi di lino sono ricchi di Omega 3 e , come altri alimenti, aiutano a prevenire l’invecchiamento della pelle oltre che a migliorarne l’idratazione. Di semi di lino esiste l’olio, oppure i semi da frantumare ed utilizzare in alcune ricette sane e per niente tradizionali.

Le patate dolci sono ricche di vitamina C ed aiutano la pelle perché vitamina C stimola la produzione di collagene che serve per mantenere la pelle giovane.

Il tè verde, bevuto caldo, è un altro alleato della pelle poiché contiene antiossidanti ( tipo la catechina) che aiutano la prevenzione contro i tumori. Il tè verde fa bene all’idratazione dell’organismo, al funzionamento dell’intestino.


Abbronzatura: Creme abbronzanti e fototipi

crema solare Le creme abbronzanti sono ottimi rimedi per aiutare la pelle a prendere e mantenere l’abbronzatura. In realtà le creme che vengono utilizzate possono anche ridurre l’effetto abbronzante al fine di aumentare la protezione della pelle dal sole. All’interno delle creme possiamo infatti distinguere diversi filtri solari. I filtri solari possono essere chimici o fisici. I filtri chimici sono formati da sostanza chimiche che permettono alla pelle di farsi scudo davanti al tentativo di penetrazione dei raggi UV. I filtri solari fisici sono quelli che vengono usati per creare delle protezioni ai tipi di pelle molto chiare o particolarmente sensibili ai raggi solari poiché fungono da riflessanti. In pratica quando arrivano i raggi sulla pelle questi vengono respinti. I filtri solari sono di diversa gradazione: di solito nelle creme abbronzanti trovate indicazioni di una protezione alta , media o basse. Anche se usate creme abbronzanti per accelerare l’imbrunimento della pelle, è sempre opportuno utilizzare filtri protettivi per evitare che i raggi UV penetrino nella pelle causando danni.

Come già detto l’imbrunimento della pelle per effetto dei raggi UV, siano essi naturali (sole) o artificiali (lampade), dipende dai fototipi. Ciascuna persona rappresenta un fototipo, ossia una reazione diversa della pelle durante e dopo l’esposizione solare. I fototipi maggiori sono quattro: c’è chi si scotta subito e proprio non riesce ad abbronzarsi. È il caso di chi ha la pelle eccessivamente chiara, gli albini per esempio, e queste persone devono usare creme con filtri solari molto alti. Poi ci sono gli individui che si scottano subito e si abbronzano poco. C’è chi invece si scotta per l’esposizione eccessiva e mediamente, ma si abbronza con gradualità mantenendo l’abbronzatura per mesi. Infine c’è chi ha già la pelle più cura e si scotta con molta difficoltà e si abbronza molto facilmente.

La protezione è fondamentale sia per l’esposizione diretta ai raggi solari durante le stagioni calde che per l’ “abbronzatura artificiale”. È infatti possibile avere la tintarella tutto l’anno grazie alle lampade ( o alle docce) che permettono di abbronzare la nostra pelle dopo un ciclo più o meno lungo a seconda del fototipo.



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