Vi sono però infortuni sportivi provocati anche da traumi contusivi, si può trattare di un colpo duro o di una caduta rovinosa. Tra quelli più comuni ritroviamo la distorsione caviglia. Questa zona del nostro corpo, che collega principalmente il piede alla gamba, è alquanto delicata proprio perché solitamente subisce le pressioni maggiori. E' facile ritrovarsi con una distorsione caviglia anche solo camminando, è capitato almeno una volta a tutti di poggiare male il piede a terra o semplicemente affrontare una buca fastidiosa. La distorsione caviglia può essere alquanto fastidiosa, questo perché dventa poi davvero complicato riuscire a camminare in modo normale e non bisogna nemmeno sottovalutare il dolore che il più delle volte è davvero insopportabile. Solitamente sono soprattutto le persone che praticano corsa o giocano ad esempio a calcio ad essere soggetti alla distorsione alla caviglia, questo problema è dato proprio dalla continua pressione che tale parte del nostro corpo è costretta a subire costantemente. E' importante però riuscire a riconoscere sin da subito il danno provocato dalla distorsione caviglia.
Solitamente infatti si distinugono quattro gradi di gravità della distorsione caviglia a seconda del trauma che essa ha subito. Dal punto di vista prettamente medico parliamo di grado zero quando la distorsione è alquanto lieve, solitamente è facile riconoscere questa tipologia perché il dolore svanisce praticamente nel giro di dieci minuti e il movimento della caviglia continua ad essere fluido. Durante tale trauma leggero non c'è nemmeno la ricomparsa del dolore dopo qualche ora e né tantomento la caviglia subirà un rigonfiamento. Sarà quindi praticamente possibile riprendere la normale attività sportiva. La distorsione caviglia di grado uno non impedisce al soggetto colpito di poter camminare, ma diventa piuttosto doloroso continuare a svolgere attività fisica. In questo caso il gonfiore non appare immediatamente, ma è possibile che esso si presenti la sera o dopo qualche ora dall'infortunio. A tal proposito è opportuno prendere subito le precauzioni del caso e applicare del ghiaccio sulla caviglia, grazie all'azione del freddo il dolore si riduce notevolmente e lo stesso vale anche per il versamento interno dei liquidi. E' bene quindi applicare il ghiaccio per circa venti minuti e farlo ogni tre ore, poi si può realizzare una fasciatura che mantenga più che ferma la caviglia, il piede deve essere in questo caso perfettamente perpendicolare alla gamba, come se si volesse formare una L. Attenzione però a non fare una fasciatura troppo stretta, in questi casi la situazione potrebbe non poco peggiorare. Con la distorsione caviglia di grado uno è possibile riprendere le normali attività motorie nel giro di una settimana.
Cosa accade invece quando ci si ritrova con una distorsione caviglia di grado due? Qui l'infortunio è abbastanza grave, inizieranno a palesarsi delle chiazze rosse sulla zona infortunata il che testimonia la rottura di alcuni vasi sanguigni. In questi casi il dolore sarà persistente, diventando anche più forte con il passare del tempo. La caviglia si ritroverà ad essere gonfia e solitamente si tratta generalmente di una lesione dei legamenti, ma è assolutamente esclusa la frattura ossea. E' bene recarsi al pronto soccorso per sottoporsi ad una radiografia ed ecografia. Qui il ghiaccio è come sempre un valido aiuto, la fasciatura deve però essere realizzata da una persona esperta. Con questo tipo di distorsione è consigliabile non poggiare il piede a terra, il tempo di guarigione può variare da due settimane ad un mese. Dovrete invece preoccuparvi molto di più quando la distorisione caviglia è di terzo grado, in questo caso appare subito il gonfiore e il versamento di sangue nella zona infortunata e non si riuscirà a muovere la caviglia, il dolore sarà più che intenso, qui è importante recarsi subito in ospedale perché c'è stata una rottura dei legamenti o addirittura la frattura. In molti casi è indispensabile l'intervento chirurgico e qui i tempi di guarigione sono abbastanza lunghi, bisogna attendere almeno due mesi prima di poter avere la completa funzionalità della caviglia.
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