La parte dolorante in questione, viene praticamente anestetizzata grazie all’azione del massaggio che stimola la liberazione di endorfine e il ripristino dell’equilibrio delle ghiandole endocrine. Nel nostro cranio, infatti, ci sono i neuroni, ovvero miliardi di centraline che ricevono e inviano messaggi lungo le vie nervose. Come una piovra, i filamenti (dendriti) che trasmettono le informazioni a tutto il corpo inviano suddetta energia. Un organo stanco, dolorante, sotto sforzo, se curato con la medicina classica ad esempio, viene colpito continuamente, come se questo fosse bombardato. Il massaggio, invece agisce lentamente e profondamente ed ha una trasmissione per mezzo di onde lunghe basse e lente. Questo impulso che arriva dal piede all’organo, porta in maniera leggera una bonificazione dei tessuti esterni dell’organo, per effetto degli zuccheri che si sintetizzano; il massaggio è energia pura che arriva a ridare vigore assoluto alla parte stanca e dolorante del corpo che si intende curare e influenzare. Ovviamente affinché il massaggio funzioni, le vie energetiche devono essere completamente libere, onde evitare che il passaggio dell’energia venga ostruito.
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Tutto si concentra dunque nei nostri piedi, tutto ha origine da li, e da li si snoda. Se si avvertono dolori ai piedi, per le scarpe, per la stanchezza per un urto, per una ferita qualsiasi, cambierà l’andatura, la camminata, la postura stessa e anche l’espressione del volto. Il dottor Fitzgerald fu il primo in Occidente ad abbracciare la tecnica delle riflessologia plantare, e studiò attentamente le tecniche di massaggio, dividendo il piede in zone, piccolissime. Ogni singola zona o punto, se massaggiata in un determinato modo, favoriva il rilassamento o la stimolazione. Con il massaggio si può alleviare il mal di testa, allontanare il bruciore allo stomaco, calmare la tensione nervosa, rilassare la muscolatura, favorire la digestione, migliorare la circolazione sanguigna, stimolare il lavoro intestinale. Il massaggio può essere eseguito con le mani, o anche con un pettine dentellato, appoggiando il piede su un ginocchio opposto e facendo piccole pressioni nei punti giusti. Dopo il dottor Fitzgerald, sono stati condotti altri studi, e la riflessologia ha continuato a viaggiare, soprattutto in Occidente, dove sono state fatte altre “scoperte” interessanti che hanno apportato numerosi miglioramenti nell’ambito. E’ stato appurato ad esempio che il piede destro corrisponde alla nostra razionalità, mentre quello sinistro alla nostra emotività. Se dunque, si riscontra, per esempio, una problematica nel piede destro, come l’unghia incarnita ad esempio, è parecchio probabile che il/la paziente in se soffra di problematiche di tipo razionale; di contro, se l’unghia incarnita si sviluppa pesantemente nel piede sinistro, la persona in questione sarà affetta da problemi di tipo emotivo/affettivo.
Per effettuare il massaggio riflessologico, è necessario utilizzare degli strumenti o le proprie mani, e conoscere i punti su cui insistere. E’ oltremodo importante avere un piede sano e ben curato. Prima del massaggio in sé, è bene effettuare piccoli esercizi per i piedi, utili per mantenerli sani e forti:
1) Marciare spesso, sono sufficienti anche venti minuti al giorno. L’esercizio può essere effettuato anche in casa.2) Camminare scalzi, in particolare sulla sabbia, sui ciottoli, sull’erba. Migliorerà la circolazione.3) Afferrare oggetti con le dita dei piedi. 4) Stringere ed aprire le dita dei piedi.5) Curvare i piedi in modo da non appiattirli6) Non utilizzare scarpe troppo basse o troppo alte.7) Effettuare pediluvi in acqua tiepida, a sera, per rilassare e tonificare anche la pelle dei piedi.8) Utilizzare saponi non aggressivi, ma addolcenti e rilassanti.9) Usare calzature comode e della taglia giusta.10) Non utilizzare sempre le stesse calzature onde evitare di dare al piede sempre la stessa andatura e di sacrificarlo nella stessa scarpa.11) Indossare i tacchi, ma non eccessivamente alti, e preferibilmente comodi, adatti al peso della persona che li indossa, e all’andaturaLa terapia del massaggio, quindi la terapia zonale, si basa su un principio sempre ideato dal dottor Fitzgerald, il quale, divise il corpo longitudinalmente in circa dieci sezioni. Ad ogni sezione corrisponde una zona del piede, e di conseguenza un massaggio. Il massaggio deve durare dai pochi secondi ai pochi minuti e la pressione esercitata, può variare a seconda della zona. Se ad esempio, la problematica si sviluppa nella sfera sessuale, il punto di riflesso nel piede sarà il medesimo nell’uomo e nella donna. Se i punti doloranti riguardano l’apparato genitale, la terapia zonale applicabile è la stessa, ma se il problema affonda le sue radici in profondità, il discorso cambia. Le zone di riflesso delle ovaie, dei testicoli, dell’utero e della prostata e ano sono però gli stessi:
1)Pene e vagina: si trovano risalendo all’interno, in linea retta verso la gamba, si estendono fin dietro il malleolo2) Ovaie e testicoli: sono localizzati sulla parte laterale del piede destro e sinistro3) Tube: si trovano patendo dalla zona delle ovaie e dei testicoli, seguendo una retta che passa sul dorso.4) Utero e prostata: li troviamo bilateralmente, nella parte interna tra il malleolo e il calcagno5) Ano: si localizza su ambedue le parti superiori interne del calcagno, all’altezza del malleolo.Il massaggio applicabile è una leggera pressione con i pollici seguita da piccole roteazioni. Il dolore ai seni invece cambia zona: da massaggiare sempre con una leggera frizione è il dorso del piede, tra il secondo e il quarto dito, al centro. La riflessologia plantare, ha riportato nel tempo grandiosi risultati, poiché essa risulta perfettamente applicabile, per patologie semplici, e sempre di più in maniera naturale aiuta a scoprire il nostro corpo, da noi stessi. Ha riscontrato successi anche nella medicina. La riflessologia infatti diagnostica anche alcune malattie: verruche e funghi del piede indicano una dieta sbagliata; callosità tra le dita indicano problematiche ai bronchi, unghie incarnite problematiche al fegato, milza e stomaco. Con massaggi zonali di tipo applicato e continuo, si sono ottenuti risultati anche su dolori cronici e su malattie croniche. Una nuova frontiera del benessere dunque, che nasce nel passato, e che si sviluppa ancor meglio nel futuro.Chi vuole praticare la riflessologia plantare, sia come auto-cura che come professione, ha a disposizione delle vere e proprie mappe (chiamate proprio mappe plantari) per conoscere i punti da toccare per stimolare le diverse parti del corpo. Per sintetizzare molto brevemente queste mappe possiamo dire il piede destro corrisponde alla metà destra del copro, con le sue parti ed i suoi organi (e la stessa cosa vale anche per la parte sinistra), che le dita dei piedi corrispondono alla testa e al cervello e che il tallone è legato al bacino e all'intestino. La zona da trattare principalmente per i disturbi legati alla testa, come l'emicrania o la cefalea, è l'alluce. Se invece è necessario intervenire per ridurre un disturbo psicofisico, causato dallo stress e che provoca ansia ed insonnia, i punti da stimolare sono più di uno, in quanto questo tipo di problema deriva da una serie diversa di fattori. E' opportuno quindi agire sulle zone che riguardano testa e cuore, ma anche polmoni, pancreas e reni.
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