legamenti

Attività fisica e infortuni

Per chi pratica spesso attività fisica è normale ogni tanto ritrovarsi con qualche leggero infortunio. Solitamente sono soprattutto gli atleti professionisti a far fronte a particolari infortuni sportivi che possono essere più o meno gravi. Ovviamente l'attività fisica deve essere importantissima per poter vivere in modo sano e senza ritrovarsi con problemi di salute gravi legati alla sedentarietà. Tuttavia però se il movimento o il tipo di attività fisica non è svolta in modo corretto, ci si può facilmente imbattere in problemi fisici alquanto importanti. In generale però anche lo spingersi oltre le proprie capacità fisiche può determinare un problema di salute, quindi il classico infortunio muscolare, articolare o legamentoso che necessita poi di un processo di guarigione più o meno lungo. Pur però facendo attenzione a tutti i tipi di movimenti, può capitare un qualsiasi incidente banale che possa provocare poi un infortunio. Quante volte ad esempio poggiando male il piede a terra sentiamo un forte dolore alla caviglia. Questo fastidio può subito sparire oppure trasformarsi in qualcosa di molto più grave, molto dipende dalla forza dell'infortunio.
infortuni

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Legamenti

legamenti Nella maggior parte dei casi ad essere chiamati in causa sono i legamenti. Quante volte avrete sentito parlare dei legamenti nei vari tipi di infortuni sportivi, ma che cosa sono? Si tratta di un insieme di fibre piuttosto robuste che collegano tra di loro due ossa o due parti di un solo osso. La struttura dei legamenti è simile a quelle di una corda, che come tutti noteranno è formata da diversi fili. Molto spesso si tende a confondere i legamenti con i tendini, ma quest'ultimi hanno invece il compito di collegare il muscolo all'osso. La funzione dei legamenti è quindi alquanto importante, essi riescono a mantenere il collegamento delle ossa più che stabile, anche quando può esserci un particolarmente movimento sbagliato. Quante volte insomma avrete sentito un piccolo dolorino al ginocchio, questo perché avete dato vita ad un movimento sbagliato e i legamenti hanno invece cercato di mantenere stabile il legame tra le varie parti delle ossa. Proprio per questo i legamenti devono avere forte elasticità, sono infatti formati dalla maggior parte da fibre di collagene.


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Elasticità dei legamenti

E' però comprensibile come questa elasticità diminuisca con la staticità fisica. Diventa a questo punto riuscire a mantenere i legamenti ben elastici attraverso gli esercizi di stretching. Questi non solo aiutano a riscaldare i muscoli, evitando qualche banale infortunio, ma riescono ad aumentare l'elasticità dei legamenti che ricordiamo hanno il compito di opporre una grossa resistenza alle varie forze applicate in trazione. Tutto sommato però l'elasticità dei legamenti ha un limite, come una corda che, quando la si inizia a tirare con tanta forza, tende poi a spezzarsi. Ogni fibra presente nei legamenti, quando viene effettuato un movimento brusco molto forte che va oltre l'elasticità del legamento stesso, tende a spezzarsi. E' qui che subentrano le classiche lesioni legamentose, sono il risultato di una forza applicata che supera la massima resistenza del legamento. La classica distorsione alla caviglia non è altro che l'esempio più semplcie di lesione legamentosa, qui si ha una piccola frattura tra i legamenti che tengono unite le ossa della caviglia.


Tre tipi di lesione dei legamenti

Bisogna precisare che vi sono tre tipi di lesione legamentosa, ovviamente a seconda dell'infortunio subito. Ritroviamo una lesione di primo grado quando una piccola parte delle fibre che compongono il legamento tende a sfilacciarsi leggermente, si tratta solitamente di una lesione alquanto minima che non compromette la corretta funzionalità delle varie articolazioni. La lesione legamentosa di secondo grado invece porta ad un maggiore strappo delle fibre contenute nei legamenti, si parla del 50% della lesione e in questo caso già diventa molto più complicata la funzionalità delle articolazioni. Sicuramente l'infortunio più grave è quando si parla di lesione legamentosa di terzo grado in questo caso lo strappo è stato così forte ed aggressivo da strappare completamente tutte le fibre e si ha il distacco del frammento osseo al quale i legamenti erano legati. Quando si ha generalmente questo grave infortunio diventa necessario l'intervento chirurgico per ricostruire i legamenti. Quante volta avrete sentito parlare di ricostruzione dei legamenti crociati, questi si trovano nel ginocchio e sono anche quelli meno flessibili, proprio per questo è più semplice che si rompino. Nella zona dell'infortunio può presentarsi un rigonfiamento con la formazione di ecchimosi. Quando l'infortunio non ha presentato un distacco del frammento osseo l'unica cura possibile è il riposo, tanto ghiaccio e la riabilitazione. Il nostro corpo umano è una macchina specialissima, quando si hanno questo tipo di lesioni si ha lo sviluppo di cellule infiamamtorie che hanno il compito di rimuovere il tessuto ormai morto e preparare poi la zona alla guarigione. Ci sarà un aumento dell'afflusso del sangue nella parte lesionata che ricostruirà nuove fibre. Chiaro però che questo processo non avvenga in poco tempo, solitamente per guarire da questo tipo di infortunio si impiegano molti mesi.




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