Tra gli infortuni sportivi più comuni ritroviamo sicuramente le tendiniti, ma vediamo nel dettaglio cosa accade durante questo tipo di infiammazione. E' prima di tutto importante chiarire che cosa sono i tendini e quale ruolo svolgono nel nostro organismo umano. I tendini sono delle struttre fibrose molto robuste che hanno il compito di legare il muscolo alle ossa. L'obiettivo dei tendini non è da sottovalutare perché questi permettono in poche parole di poter trasformare la forza che deriva dalla contrazione muscolare in movimento. Senza tendini praticamente non sarebbe possibile muoversi. Cosa accade quando si formano le classiche tendiniti? Come detto in precedenza questa non è altro che un'infiammazione dei tendini. Nonostante parliamo di struttre fibrose molto resistenti, è facile imbattersi in questo tipo di infortunio sportivo, in modo particolare quando si ha a che fare con le tendiniti si subisce una lesione tra il collegamento del tendine ed il tessuto osseo. Nello specifico le tendiniti sono causate da un sovraccarico eccesivo dello sforzo fisico, le fibre robuste se sollecitate più del dovuto, inevitabilmente tenderanno a lacerarsi. Quando quindi i tendini sono costantemente soggetti a microoscillazioni croniche, le classiche fibrille del tessuto che li compongono si ritrovano ad essere sovraffaticate. Si hanno quindi, come detto in precedenza delle lacerazioni, qui le cellule lavoreranno per poter riparare il danno, ma la ricostruzione non sarà mai robusta come quella precedente.
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Nel corso degli anni insomma i tendini subiscono inevitabilmente una degenerazione e se sollecitati costantemente più del dovuto questa può essere anticipata di molti anni. Chi insomma soffre spesso di tendiniti sicuramente gli converrà non sollecitare più di tanto con sforzi fisici queste strutture fibrose, altrimenti diventerà poi praticamente impossibile riuscire a praticare attività fisica come si deve. Non si scherza quindi con il proprio corpo, soprattutto quando è sollecitato costantemente da sforzi piuttosto imponenti. Quali sono a tal proposito le cause più frequenti delle tendiniti? Come visto quest'infiammazione è generata dalla ripetizione continua di microtraumi, il classico sovraffaticamento, ma vediamo quando può sorgere. Innanzitutto quando c'è un aumento notevole della frequenza di allenamento e soprattutto della sua intensità, chiaramente le tendiniti subentrano quando precedentemente non è stato svolto un allenamento preparatorio che potesse sopportare questa maggiore intensità. Tra le altre cause ritroviamo il sovrallenamento, l'utilizzo di scarpe, indumenti o calze non idoneo al tipo di attività sportiva che si sta svolgendo, corsa frequente su terreni che siano piuttosto sconnessi, duri, scivolosi o morbidi (correre sulla sabbia può favorire la formazione delle tendiniti); quando l'esercizio non è svolto in maniera corretta; durante un riscaldamento non effettuato a dovere; quando si riprende un allenamento in modo precoce dopo aver subito un infortunio e infine anche a causa di una postura scorretta.
Come visto le tendiniti possono sorgere in diversi momenti, ecco perché è molto facile esserne affetti, attenzione però quando si cambia il proprio allenamento standard, anche in questo caso l'infiammazione può sorgere facilmente. Ci sono poi anche determinate patologie che creano il classico problema delle tendiniti come l'artrite reumatoide, la gotta, l'insufficienza renale e l'ipercolesterolemia. Se poi sin dalla nascita si soffre di dismetrie tra gli artri o di difetti di assialità, è altrettanto possibile cadere in questo tipo di infortunio. Generalmente le tendiniti si manifestano con il classico sintomo del dolore nella zona coinvolta. Diventa a tal punto difficile riuscire a sprigionare la forza nella zona colpita dalle tendiniti e il dolore è più acuto durante un movimento più impegnativo. Solitamente ci si può ritrovare anche con delle ecchimosi e gonfiore nella zona lesionata. Attraverso però una risonanza magnetica ci si può rendere subito conto del danno provocato ai tendini, la cura va effettuata con riposo, massaggi, ghiaccio e le classiche onde d'urto.
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