anabolizzanti
Gli anabolizzanti, sono sostanze che favoriscono l’anabolismo, ovvero, tendono a stimolare la formazione di nuove molecole complesse, partendo dalle molecole semplici. Gli anabolizzanti, apostrofati come steroidi, vengono utilizzati con scopo terapeutico per la cura di alcune patologie gravi, come il nanismo, l’anemia, il diabete mellito, l’osteoporosi e l’ipogonadismo. Oltre alle numerose finalità terapeutiche, gli anabolizzanti trovano largo impiego per migliorare la muscolatura e le prestazioni fisiche. La disputa aperta sul risultato apportato da tali sostanze, è tuttora aperta, e divide in due perfette metà complementari, di cui una, tende ad idolatrare la funzionalità degli anabolizzanti, soprattutto per le finalità sportive, oltre che come cure ottimali per alcune patologie. Dalla parte opposta, si schierano alcune categorie di medici, che classificano gli anabolizzanti come sostanze espressamente pericolose per l’organismo, predicandone i dannosi effetti collaterali, che da essi possono essere causati, quali alopecia, impotenza, patologie della pelle. Gli schieramenti estremi e radicali, che vedono schierarsi su due versanti opposti medici favorevoli e non, mostrano due facce estremamente opposte di queste sostanze, non palesandone i pro e i contro effettivi. Qualsiasi sostanza, possiede due facce complementari di una stessa medaglia, per cui, è necessario esaltare la funzione terapeutica e quella collaterale apportata da suddette sostanze. Sotto il profilo chimico, con il termine di anabolizzanti vengono apostrofate tutte quelle sostanze che vengono ricavate dal testosterone. Anche se le molecole subiscono delle modificazioni, eliminando o sostituendo determinati legami, solitamente, si tende a regolarizzare la funzione o le funzioni degli anabolizzanti, cercando di ovviare alla potente funzione androgena, che può di contro comportare delle problematiche negative sul piano farmacologico. Il testosterone, che è un ormone prettamente maschile, possiede funzioni specifiche sull’individuo di sesso maschile: queste caratteristiche sono relative all’apparato sessuale, alla statura, ai peli, e all’atteggiamento sessuale in sé per sé. Il testosterone, inoltre favorisce la cosiddetta sintesi proteica, favorendo l’aumento notevole della struttura muscolare ed ossea. Queste specifiche funzioni del testosterone, riportate sugli anabolizzanti hanno prodotto degli effetti positivi, ma con notevoli limiti, che non sono stati ancora superati, nonostante la ricerca e gli esperimenti condotti. Le terapie anabolizzanti propongono gli stessi effetti terapeutici del testosterone, fino ad un limite stabilito. I test sono stati effettuati su campioni di animali: si appurò mediante questi, che gi anabolizzanti sortivano un buon effetto sull’apparato sessuale, e ancor migliore sull’apparato muscolare rettale. Questo esperimento, è rimasto finalizzato a se stesso, non ha subito modifiche né tantomeno approfondimenti, e per questo, non può essere utilizzato come termine di paragone sugli individui.
Sugli individui, all’aumentare delle dosi degli anabolizzanti, si avrà un contemporaneo e netto aumento anche degli effetti androgeni (aumento dei peli, ispessimento del tono della voce, ingrossamento degli organi sessuali). L’effetto farmacologico terapeutico, tende quindi a scomparire con l’aumentare del dosaggio, provocando degli scompensi anche notevoli, sul piano del funzionamento dell’organismo. Gli anabolizzanti vanno dunque controllati e dosati regolarmente, poiché possono comportare problematiche patologiche anche molto gravi, soprattutto nell’universo maschile: essi, infatti, non favoriscono l’aumento del pene, che resta delle medesime dimensioni superata la pubertà, ma favoriscono di contro un aumento dell’organo della prostata, comportando effetti collaterali come difficoltà nella fase di minzione, difficoltà nell’eiaculazione, e manifestazioni tumorali di diverso genere. Problematica notevole, comportata da un uso spropositato di anabolizzanti è il blocco delle gonadotropine, che favoriscono la formazione dello sperma. Se queste vengono bloccate nel loro naturale funzionamento, è possibile andare incontro ad un altro fenomeno negativo di tipo patologico, la sterilità. I testicoli inoltre, a causa di questo blocco, finiscono per contrarsi e ridurre le naturali dimensioni. Queste patologie possono risultare reversibili in un solo caso, ovvero, se la sospensione degli anabolizzanti avviene in un tempo strettamente ridotto. Nel caso in cui questi vengano invece assunti per un tempo prolungato, è possibile che la patologia si cronicizzi, comportando irreversibilità, sterilità, riduzione dei testicoli, impotenza, ansia, e depressione. Ulteriori effetti collaterali, interessano l’epidermide: il sebo, tende ad aumentare in maniera direttamente proporzionale all’utilizzo degli anabolizzanti, per cui, si paleseranno fenomeni di acne e pelle grassa. Le donne che fanno uso di anabolizzanti, tendono a ispessire la voce, aumentano la muscolatura e subiscono un aumento dei peli in tutto il corpo.
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