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L'orticaria da contatto, in particolare, è una forma di orticaria che consegue appunto quando la cute sana viene a contatto con determinate sostanze. Si tratta quindi di una risposta della cute a degli stimoli esterni con una reazione immediata, che si manifesta in genere nel giro di circa 30 minuti o di alcune ore. A differenza dell’orticaria cronica, che è una malattia autoimmune, causata dalla formazione di anticorpi diretti contro la propria pelle, l'orticaria da contatto può essere causata da una molteplice quantità di fattori scatenanti. Il sintomo principale è la presenza di pomfi: eruzioni rossastre di varie forme e dimensioni, che possono comparire in qualsiasi parte del corpo, e sono accompagnate da prurito e gonfiore della pelle. Queste lesioni possono anche scomparire e ricomparire successivamente.
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In generale, l'orticaria è una conseguenza del contatto della cute con sostanze che provocano allergie. Queste sostanze allergeniche possono essere spesso degli alimenti, come la frutta a guscio (le arachidi, le noccioline), i pesci e i molluschi, le fragole, le uova, il latte, la cioccolata, le spezie o i coloranti e gli additivi alimentari, come i salicilati e i solfiti. Altri fattori che possono scatenare l’orticaria da contatto sono il polline, la polvere, il lattice, i tessuti, come seta o lana, la forfora degli animali, e le punture d’insetto. Altre cause ancora possono essere fattori ambientali quali il freddo, il caldo, e la luce solare. Persino alcuni farmaci, anche molto comuni come l'aspirina o la penicillina, antibiotici e antinfiammatori, possono essere causa di attacchi di orticaria acuta.
Generalmente l'orticaria regredisce spontaneamente, ma nei casi in cui è persistente la cosa più opportuna da fare in presenza di sintomi di orticaria da contatto è innanzitutto rivolgersi al medico, che sarà in grado di fornire la corretta diagnosi eseguendo esami specifici e test allergometrici per individuare la causa dell'eruzione cutanea. Occorre evitare di grattarsi o strofinare la pelle, per alleviare il prurito e il bruciore si può coprire la zona interessata con garze imbevute di acqua fresca, inoltre si può fare un bagno aggiungendo all'acqua del bicarbonato di sodio, o dell’avena colloidale. Per ridurre il fastidio, è preferibile indossare abiti comodi di cotone. Il medico potrebbe ritenere necessario ricorrere a dei farmaci antistaminici o corticosteroidei, solo nei casi più gravi.
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