Mineralometria ossea computerizzata

Mineralometria ossea computerizzata (MOC)

Tramite l'esame MOC è possibile investigare quale sia il livello di mineralizzazione delle ossa. É un esame che viene eseguito per diagnosticare non solo l’osteoporosi ma anche il rachitismo e l’osteomalacia. La mineralometria ossea computerizzata si può eseguire sull'intero scheletro, ma nella maggior parte dei casi riguarda la colonna vertebrale e il femore.L'esame è consigliato alle donne di età superiore ai 65 anni oppure in presenza di condizioni cliniche che facciano sospettare problemi di demineralizzazione alle ossa, come una frattura del femore prima dei 75 anni, fratture dovute alla fragilità, perdita di statura o familiarità materna positiva per osteoporosi e altre malattie ad essa correlate.La MOC utilizza una dose di raggi X molto più bassa di quella usata per una normale radiografia o una TAC, di conseguenza non ci sono problemi a ripeterla nel tempo.
Paziente sottoposto ad una MOC

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MOC: tante tecniche per un solo esame

Scansione DXA A seconda dell'apparecchio utilizzato, esistono diverse tipologie di MOC, tra queste la MOC SPA (MOC a singolo raggio fotonico), la MOC DPA (MOC a doppio raggio fotonico), la MOC DXA (Dual-energy X-ray absorptiometry), la MOC QTC (tomografia quantitativa computerizzata) e la MOC QUS (ultrasonografia quantitativa). Quella più diffusa è la DXA, che sfrutta una metodica a doppio raggio X filtrato.Il principio su cui si basano le diverse tipologie di apparecchio è sostanzialmente simile, mentre la scelta di quello da usare per eseguire l'esame dipende dalla regione che si deve valutare. A esempio, per esaminare avambraccio e calcagno si usa la MOC SPA, per il resto del corpo la MOC DPA e la DEXA. Rispetto alle MOC SPA e MOC DPA, la MOC DXA ha diversi vantaggi: esige un minor tempo di esposizione alle radiazioni, ridotti tempi di scansione e ha una maggiore precisione.

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Come si esegue la MOC

Risultato di una MOC La mineralometria ossea computerizzata DXA non è un esame invasivo e non richiede alcun tipo di preparazione da parte del paziente prima di essere eseguito. Dura in totale 30 minuti circa, durante i quali il soggetto viene fatto sdraiare su un lettino situato sotto l'apparecchio diagnostico. Come abbiamo già anticipato, il dosaggio di raggi X emessi è davvero bassissimo, inferiore di molto a quello usato nelle radiografie, di conseguenza l'esame può essere ripetuto senza alcun rischio per la salute del paziente. Il risultato della MOC si esprime nella misurazione di due indici statistici denominati T-score e Z-score. Entrambi permettono di confrontare i valori della densità ossea del soggetto con i valori medi relativi una popolazione di riferimento ritenuta sana.Se T-score e Z-score sono negativi, il soggetto ha maggiori rischi di fratture mentre la normalità è un valore uguale o superiore a -1.Di solito il T-score viene utilizzato in soggetti di età superiore ai 30 anni, mentre lo Z-score viene usato in quelli di età inferiore.


Malattie ossee: l'osteoporosi

Confronto tra osso sano e afflitto da osteoporosi É normale che dopo una certa età diminuisca la percentuale di minerali nelle ossa. Quando però il calo è eccessivo e la massa ossea scende al di sotto di un certo livello, si rischia di soffrire di osteoporosi. Ne sono colpite in particolare le donne, soprattutto con l'arrivo della menopausa. Rispetto agli uomini, infatti, si calcola che soffra di osteoporosi 1 donna su 4 contro 1 uomo su 10.É una malattia difficile da diagnosticare, poiché avanza lentamente e spesso i sintomi vengono scambiati con quelli dell'artrosi. Nella maggior parte dei casi non ci sono elementi che lascino presagire la presenza di osteoporosi, fino a quando non si manifesta all'improvviso con fratture causate da traumi banali, che normalmente non avrebbero conseguenze. Per questo motivo, verso i 65 anni, è buona regola sottoporsi alla mineralometria ossea computerizzata, per valutare lo stato di densità ossea ed eventualmente iniziare una terapia.




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