Fratture del femore

Fratture del femore

Il femore è l'osso più solido e resistente del corpo umano. L'articolazione coxofemorale si congiunge con l'osso dell'anca e i muscoli che si inseriscono in essa, ne garantiscono il movimento. Esso risulta l'osso più lungo in quanto partendo dall'anca, arriva fino al ginocchio, dove l'epifisi distale si articola con la rotula. In presenza di infortuni che provocano le fratture del femore avviene la perdita parziale o totale della deambulazione. La frattura più comune è quella che si manifesta al collo del femore, localizzandosi all'estremità superiore. Le fratture del femore possono essere anche scomposte: quando i due capi ossei non sono più allineati tra loro, la lesione comporta l'impossibilità di muovere l'arto. Ciò è dovuto a una posizione del piede extraruotata che tende a toccare il terreno con la parte esterna. Queste fratture sono molto dolorose e richiedono un intervento chirurgico che varia a seconda del punto di frattura, dell'età del paziente, impiantando una protesi.
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Diagnosi e sintomi delle fratture al femore

Radiografia al femore A seguito di forti traumi, cadute accidentali, incidenti, le fratture del femore che colpiscono giovani e anziani, comportano forti dolori nella parte esterna dell'anca. Il gonfiore e lo schiocco dell'articolazione fratturata possono associarsi anche alla presenza di deformazioni dell'arto e tumefazioni. A seconda delle svariate tipologie di fratture del femore, si avvertono sintomi diversi: nel caso di una frattura laterale avviene un accorciamento della gamba, seguito da dolore intenso e difficoltà a camminare. Nelle fratture mediali si verifica un forte dolore all'inguine e difficoltà a effettuare i movimenti. In entrambi i casi, avviene la rotazione della gamba verso l'esterno. La diagnosi di questo tipo di fratture è facilmente valutabile grazie a una radiografia. L'intervento chirurgico e il successivo percorso riabilitativo sono doverosi, per ripristinare gradualmente la mobilità dell'arto e favorire i movimenti.

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Intervento chirurgico al femore

Intervento chirurgico al femore Per le fratture del femore urge effettuare un intervento chirurgico che varia a seconda dell'età del paziente. Se il soggetto è giovane, si pratica un'osteosintesi, mediante l'applicazione di placche e viti nell'osso fratturato. L'inserimento di un chiodo gamma è un intervento moderno e innovativo che prende il nome dalla forma del chiodo utilizzato e consente di riprendere la mobilità in tempi brevi. Le fratture del femore nei soggetti anziani che spesso risultano la conseguenza di forte osteoporosi, si risolve con l'applicazione di una protesi che può essere un impianto parziale o completo. La successiva riabilitazione è importante per garantire la mobilità dell'arto: ripristinando il movimento tramite lo svolgimento di esercizi fisici, è possibile evitare complicazioni che possono sopraggiungere nel periodo di riposo e tornare man mano a svolgere le attività quotidiane.


Fratture del femore negli anziani

Riabilitazione nei soggetti anziani Le fratture del femore negli anziani colpiscono a causa dell'usura delle articolazioni, compromesse e logorate dalla presenza di osteoporosi. Questo tipo di lesione negli anziani è pericolosa in quanto a seguito delle fratture del femore, si verificano altre complicanze che possono purtroppo causare il decesso del paziente. La terapia per questo genere di fratture è di tipo chirurgico in quanto senza ricorrere all'intervento, sarebbe difficilissimo rinsaldare le due estremità ossee e ciò comporterebbe la necrosi dell'arto. Il lungo periodo di immobilità nel letto creerebbe delle piaghe da decubito dolorosissime e difficili da guarire, oltre a predisporre il soggetto a infezioni polmonari o infezioni alle vene degli arti. L'intervento chirurgico viene effettuato immediatamente, applicando una protesi, un trattamento conservativo che ripristina la mobilità del paziente.




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