Se si verificano almeno quattro tra i sintomi sopraelencati, il medico procederà ad effettuare una diagnosi. Innanzi tutto dovrà escludere eventuali patologie come gli ipotiroidismi, le epatiti di tipo B o C croniche. Inoltre escluderà la presenza di qualche tumore, l'assenza di stati depressivi, le schizofrenie, demenze, le anoressie nervose, l'abuso di alcool, e l'obesità. Nonostante tutto questo, ancora oggi la spossatezza cronica non viene riconosciuta facilmente. Attraverso test genetici sono stati individuati i responsabili possibili di questa patologia. Si tratta di più di un gene legato al muscolo e al suo metabolismo. Si pensa anche a un super funzionamento dei sistemi immunitari, che reagiscono in presenza di virus e batteri in modo esagerato.
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Se la dignosi di spossatezza cronica è difficile, lo è ancora di più la terapia. La patologia compare in genere tra i quaranta e cinquanta anni e colpisce maggiormente le donne. Qualsiasi persona di ogni età può comunque manifestarla, e il tempo in cui è presente è molto variabile. Una cura specifica non esiste e quindi si tende a minimizzare i sintomi con terapie mirate a seconda dei problemi riscontrati. Cure sintomatiche quindi e non terapie uguali per tutti i casi. Lo stile di vita rimane però importante, soprattutto nella diminuzione e il controllo dello stress. Non dormiamo durante il giorno e riserviamo il riposo per la notte. Inoltre è bene evitare il fumo, la caffeina e l'alcol. Una vita senza eccessi di fatica è salutare, anche se ci si sente bene.
Paradossalmente muoversi con costanza, magari all'aria aperta aumenta la resistenza alla fatica. Un sano allenamento fisico, prolungato nel tempo, con momenti di rilassamento muscolare e altri di sforzo aiuta a migliorare la situazione. A fianco delle terapie farmacologiche in grado di attutire i sintomi, diviene importante associare un regime di vita senza esuberi alimentari. Lo sforzo crescente, ma continuo inoltre abitua l'organismo a sopportare la fatica, fa liberare le endorfine che agiscono contro il dolore. Gli esercizi dovranno essere regolari e moderati, non competitivi. Lo stare fermi o a letto peggiora la situazione e debilita il corpo e la muscolatura. Poiché anche le predisposizioni familiari comportano una patologia di spossatezza cronica infine è anche bene accettare la situazione e convivere nel migliore dei modi.
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