Per effettuare un emocromo per prima cosa si procede con un piccolo prelievo, bastano pochi mml di sangue, con una siringa ad ago sottile. Il sangue prelevato viene messo in delle provette nelle quali sono presenti delle sostanze anticoagulanti, dopo di che la provetta viene messa nel contaglobuli che procede ad analizzare l'esatta quantità di globuli bianchi, globuli rossi, piastrine ed emoglobina. L'emocromo di solito usa come unità di misura il microlitro, cioè un milionesimo di un litro, oppure il litro o il decilitro. Se il risultato mostra una quantità bassa di globuli rossi molto probabilmente si avrà un caso di anemia, se invece vi sono troppi globuli bianchi potrebbe trattarsi di un'infezione dell'organismo, in caso invece di bassa quantità di piastrine si potrebbe avere un problema di coagulazione del sangue.
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Nei risultati dell'emocromo ci si imbatte nell'ostica sigla hgb che non è altro che l'emoglobina. L'emoglobina è la sostanza presente nei globuli rossi e molto spesso può non essere nei valori regolari ossia 13-18g/decilitro per gli uomini e 13-15g/decilitro nelle donne. In realtà il valore dell'emoglobina è soggetto a moltissimi oscillamenti e risulta diverso non solo in base al sesso ma anche in base alle varie età dei soggetti, inoltre tende ad essere più bassa nelle donne adulte perché queste sono soggette a periodiche perdite di sangue per via del ciclo mestruale. E' molto comune avere il valore dell'emoglobina più basso del normale, ma se l'abbassamento è lieve non si può parlare di patologia:è molto comune che sia bassa durante una gravidanza e nel periodo immediatamente successivo. Meno comune è invece l'avere i valori dell'emoglobina più bassi, in quel caso le motivazioni possono essere varie come il soggiorno prolungato in luoghi ad alta quota o malattie cardiache.
Quando dall'emocromo evince una produzione eccessiva di globuli rossi allora vuol dire che ci troviamo di fronte ad un caso di policitemia che può essere dovuta a disidratazione o a malattie polmonari. Questo è un caso abbastanza poco diffuso e può dipendere anche da patologie polmonari che non permettono il giusto apporto di ossigeno all'organismo, malattie cardiache, disfunzioni del midollo osseo ma si può avere un disturbo del genere anche per causa di uno shock subito, per via di terapie antibiotiche che si stanno seguendo o per insufficienza renale. Il caso di valori più alti dell'emoglomina è invece più frequente e molto meno allarmante: :è dovuto nelle donne a periodi specifici come gravidanze e ciclo mestruale, ma anche a qualche forma di anemia, a carenza di ferro o di vitamine B6, B9 e B12. I sintomi dovuti ai valori bassi dell'emoglobina sono solitamente pallore, stanchezza, gengive chiare, tachicardia e spesso anche il fiato corto.
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