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I dolcificanti, vengono classificati espressamente in relazione ad un valore numerico, che viene calcolato in relazione al saccarosio e al suo potere dolcificante. Ogni sostanza, chimica o parzialmente tale, possiede un valore numerico, che esprime il potere addolcente della stessa sostanza una volta disciolta. Suddetto potere dolcificante, per molte sostanze apostrofate come dolcificanti intensivi è notevolmente alto, per cui, il dosaggio effettivo, è nettamente inferiore a quello del saccarosio classico. Per misurare il potere dolcificante, è necessario considerare due contenitori contenenti lo stesso quantitativo d’acqua, e considerare allo stesso tempo il medesimo quantitativo di saccarosio e di emulsionanti. Accade che il potere dolcificante di quest’ultimo è superiore, come anche le sue potenzialità di intossicazione, trattandosi di una sostanza chimica. La misura esatta viene stabilita in relazione a questi parametri, che vanno valutati considerando sempre il saccarosio come emblema di riferimento e le altre sostanze come sostituzioni alternative. Due sostanze considerate alternative al saccarosio, e diversamente utilizzate per l’espresso potere dolcificante sono l’aspartame e la saccarina. L’aspartame, ha un potere calorico bassissimo, quasi pari a zero, questo inoltre non favorisce la carie, e nei soggetti che non presentano patologie di nessun tipo, non tende a produrre effetti collaterali. I soggetti che presentano alterazioni e difetti sul piano della fenilalanina, possono presentare ancora patologie, a seguito dell’assunzione di aspartame, ma questo dato, non è stato ancora scientificamente appurato. La saccarina, presenta un buon potere dolcificante, ma comporta in alcuni casi problematiche sul piano dell’assorbimento da parte dell’organismo. I dolcificanti vanno comunque assunti in dosi relativamente basse, poiché possono comportare una serie di problematiche di diverso tipo. Molti di essi, se utilizzati in dosi eccessive, possono comportare un aumento dell’obesità: molte caramelle senza zucchero che contengono dolcificanti, inducono effetti collaterali come la diarrea, spasmi, dolori. Molti dolcificanti infatti possono essere ingannevoli e poco idonei allo stato di salute di alcuni individui: le calorie che contengono possono indurre un aumento di peso, con conseguenze negative non solo sulla linea. Per questo specifico motivo, per ogni tipologia di dolcificante, esiste un dosaggio preciso, che non va superato. Modificando questo dato, è possibile andare incontro a diverse patologie come l’intossicazione, vomito, nausea, mal di testa, tumori alla vescica. Molti esperimenti hanno appurato che l’aspartame risulta essere cancerogeno su alcune specie di animali da laboratorio, per cui un abuso, potrebbe portare spiacevoli conseguenze anche sugli individui.
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