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Dal punto di vista nutrizionale, gli aminoacidi, si dividono in essenziali e non essenziali. I primi sono estremamente importanti, poiché tendono ad adempiere a tutte le funzioni di sintesi; sono gli atleti la categoria che maggiormente necessita di questo tipo di categoria di aminoacidi, che sono contenuti in moltissimi cibi. Carne, pesce, uova, latticini e derivati, sono i maggiori produttori di aminoacidi essenziali, mentre i legumi ed alcuni ortaggi, contengono gli aminoacidi non essenziali. Gli aminoacidi essenziali, vengono prodotti dall’organismo, ma in quantità minime, il chè significa, che esiste la necessità di introdurle sistematicamente mediante una corretta alimentazione. Se si svolge un’attività fisica, gli aminoacidi prodotti dall’organismo, sono del tutto insufficienti, per cui, è necessario effettuare un’alimentazione fortemente proteica, che si basi sull’assunzione di un determinato quantitativo di alimenti che contengano proteine complete, e quindi aminoacidi essenziali. Gli aminoacidi essenziali sono: la felinalalanina, l’isoleucina, la lisina, la leucina, la metionina, la valina, il triptofano, arginina, glicina e glutammina. Gli aminoacidi essenziali, sono fondamentali per la costruzione plastica delle cellule e per diverse altre funzioni, ma il bisogno è variabile e correlato al singolo soggetto e alle sue particolari condizioni di salute, oltre che alla pratica sportiva effettuata quotidianamente.
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Il fabbisogno di aminoacidi, quindi, dipende da una serie di variabili come il sesso, la massa muscolare, il grasso corporeo, il metabolismo, lo sport praticato, la tipologia di allenamento e la durata e la frequenza dell’allenamento. Il dosaggio di aminoacidi è dunque variabile, tuttavia, è possibile stimare un quantitativo approssimativo di circa un grammo per ogni chilo del peso corporeo. Questo discorso è valido in particolare per gli atleti, e per coloro che necessitano di incrementi proteici, o semplicemente per garantire un aumento di energia. Gli aminoacidi ramificati, sono estremamente utili per garantire un aumento del livello energetico: suddetti aminoacidi, vengono immessi nell’organismo essenzialmente con la dieta, o sotto forma di integratori e vanno ad aumentare le riserve di energia fornite dai carboidrati. Essi vengono assorbiti dall’intestino e poi dal fegato vengono direttamente trasmessi ai muscoli. Il loro impiego è inversamente proporzionale alle scorte energetiche: se queste diminuiscono, aumenta la richiesta di aminoacidi ramificati per la produzione di energia muscolare. Molti atleti per garantire questo processo, assumono integratori di aminoacidi essenziali. La differenza tra gli alimenti naturali e gli aminoacidi, sta nei tempi di assunzione: gli integratori non necessitano di processi per essere assimilati dall’organismo, per cui garantiscono un intervento immediato.
Gli aminoacidi , assunti in dosi eccessive possono apportare degli effetti collaterali spiacevoli: in primis, essi non possono essere considerati sostitutivi rispetto ai pasti, e dunque agli alimenti che producono aminoacidi; se assunti prima dell’allenamento, gli aminoacidi possono causare un sovraccarico del fegato, comportando problematiche anche sul piano muscolare. Se gli aminoacidi vengono assunti in dosi eccessive, si può avere un aumento dell’azotemia che comporterebbe come principale conseguenza un sovraccarico renale. Le problematiche sono serie e notevoli: aumentare il dosaggio degli aminoacidi, comporta un aumento de volume muscolare, ma nessun miglioramento sul piano della prestazione: la muscolatura aumenta e di conseguenza diminuisce il senso dell’affaticamento, ma la potenza muscolare resta la stessa. Aumentare dunque l’integrazione, può, a lungo termine, compromettere non solo la prestazione sportiva, ma anche la salute dell’organismo. Gli aminoacidi sono da considerarsi una sorta di doping, come una droga, che non migliora le condizioni fisiche del soggetto, per cui, è necessario integrarli nella giusta dose, preoccupandosi del quantitativo, senza mai eccedere, per non danneggiare l’organismo, in maniera irreversibile.
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