I capelli sono anche sinonimo di cambiamento. Quando ci si reca dal parrucchiere e ci si siede sulla poltrona, ci si carica di aspettative. La speranza è quella di vedere cambiata la propria testa, che sia per il taglio, o per il colore. Tingersi i capelli, è oggigiorno un’esigenza ed una moda insieme. Ci si tinge ad esempio, per ovviare al problema dei capelli bianchi e quindi per camuffare una problematica comune dettata da un’avanzare del tempo che lascia i suoi segni visibilmente anche sulla testa. I capelli bianchi sono sinonimo di vecchiaia, e non fanno moda, soprattutto se l’età in cui compaiono è eccessivamente precoce. E’ risaputo infatti che non esiste un tempo preciso in cui questi possano comparire. Anche in giovanissima età possono presentarsi rari e splendenti sulla testa, senza assolutamente produrre un bell’effetto. Sono anche ereditari, quindi, non avvisano prima di spuntare. La tintura, nelle sue variabili di colore, rappresenta la soluzione a questo problema ormai diventato di genere comune. Ci si tinge in casa o dal parrucchiere in primis per camuffare i capelli bianchi e per sentirsi più giovani, combattendo cosi questo terribile segno del tempo. Ma ci si tinge anche per cambiare, anche per moda, per curiosità, per vedersi diverse allo specchio, almeno per un determinato periodo di tempo.
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L’applicazione viene effettuata con una spatolina che assomiglia ad un pennello che con movimenti delicati stende questa pasta sulla chioma. La tintura penetra profondamente nel pigmento del capello modificandone cosi la colorazione. Va lasciata agire per almeno venti minuti; il tutto poi dipende dal tipo di colore scelto e quindi dalla capacità di questo di aderire immediatamente alla base di colore e anche alla lunghezza stessa dei capelli. Le donne infatti che hanno i capelli molto lunghi dovranno utilizzare più di una confezione di tintura, proprio per evitare che questa si presenti a fine lavoro più intensa su una parte della testa, e più sbiadita su un’altra. Il colore deve agire in maniera uniforme e distribuita, senza lasciare chiazze di alcun genere. Solitamente prima di effettuare una tintura è bene sapere se si è allergici a qualche sostanza che è in essa contenuta. Di per sé, in ogni caso, la tintura provoca pizzicore. Questo accade perché essa contiene ammoniaca che tende a provocare prurito e anche un lieve rossore durante i primi momenti di applicazione. Per l’applicazione stessa, bisogna partire dalla radice per poi arrivare alle punte. La tintura non mantiene la sua durata effettiva per tutto il tempo previsto, quasi mai. In linea di massima, tende a scolorire dopo i primi lavaggi. Anche il sole e gli agenti atmosferici influenzano questo scolorimento, per cui, il trattamento dopo un tot, va necessariamente ripetuto.
L’effetto negativo della tintura è la ricrescita. Generalmente dopo venti giorni questa inizia a rendersi visibile alla radice, per poi aumentare di spessore con il passare dei giorni. In particolare coloro che scelgono tinture che si allontanano parecchio dalla loro base naturale vanno incontro a questo tipo di problema. Chi è mora e diventa bionda o ramata, dopo pochi giorni avrà la testa di due colori. Per ovviare a questo spiacevole risultato, è sempre consigliabile non fare colpi di testa, e scegliere colori che non si distanziano eccessivamente da quello naturale di partenza. Lo stesso discorso vale per le donne e gli uomini che hanno i capelli bianchi e che intendono camuffarli. Non esiste un colore che possa confondersi con il bianco, ragion per cui, la soluzione è quella di ripetere l’operazione più volte nell’arco dei mesi, o in alternativa, lasciare i capelli bianchi sbizzarrendosi invece con un taglio simpatico e giovanile. La tintura è certamente una valida soluzione per quanto concerne il fattore estetico, ma allo stesso tempo, eccedere significa rovinare definitivamente la propria chioma. L’ammoniaca in particolare risulta essere particolarmente aggressiva per cui, è meglio scegliere i prodotti naturali, anche se più costosi per effettuare questo tipo di operazione. Se ci si affida alle mani esperte del parrucchiere si correranno meno rischi per quanto concerne il risultato, ma ovviamente si spenderà di più. Oltre alla tintura si dovrà pagare lo shampoo e la messa in piega, per cui i costi partiranno da un minimo di trenta euro, andando a salire. Il prezzo aumenta anche in relazione alla lunghezza dei capelli. Il parrucchiere però potrà anche consigliarci meglio, proponendoci un colorario di ciocche che potrebbero avvicinarsi alla nostra base naturale, o che potrebbero intonarsi all’incarnato della pelle, al colore degli occhi, o allo stile che si ricerca. La tintura fai da te ha certamente un vantaggio economico maggiore, ma richiede attenzione durante l’applicazione e non presenta lo stesso risultato che si avrebbe grazie all’esperienza di un parrucchiere.
In sostituzione delle tinture contenenti ammoniaca, risultano ultimamente molto apprezzate quelle naturali, come l’hennè. Questa sostanza viene ricavata dalle foglie di una pianta ed ha proprietà coloranti. A differenza della tintura classica, va lasciata agire per un tempo maggiore e va applicata sui capelli asciutti. Rilascia naturali riflessi di colore e non risulta aggressiva o dannosa per il cuoio capelluto. Ovviamente il risultato prodotto non è quello della tintura con ammoniaca che tiene per più tempo, ed è quindi maggiormente adatto alle giovani che vogliono solo dare un tocco di novità alla loro testa. L’hennè è sconsigliato per chi ha i capelli bianchi, poiché non attacca bene su tutta la cute. Questa sostanza oltre a colorare tende anche a rafforzare la struttura dei capelli fini e tendenti alle doppie punte. Le tinture sono una soluzione di bellezza comoda e semplice. Come tutti i prodotti però comportano delle controindicazioni. E’ stato appurato attraverso numerosi studi, che l’utilizzo eccessivo di tinture provoca tumori alla vescica, in particolare nell’universo femminile. Questo fatto lascia un margine ampio di dubbio e di perplessità rispetto all’utilizzo spasmodico di determinati prodotti. Inoltre le tinture sono dannose per le donne in fase di gravidanza e di allattamento, anche per il bambino. E’ sempre consigliabile non fare abuso di tinture all’ammoniaca, e preferire prodotti coloranti naturali estratti dalle piante che non causano alcun danno alla cute e ai capelli in sé.
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