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Le cisti ovariche più comuni sono quelle funzionali cioè cisti follicolari e cisti luteiniche. La prima forma è la più diffusa e consiste nell'aumento di volume del follicolo, contenente l'ovulo, a causa di liquido interno. Nella cisti del corpo luteo questo si riempie di una sostanza giallognola dopo l'ovulazione. I follicoli sono corpi a forma di sfera, presenti nella zona corticale delle ovaie, in cui gli ovuli maturano. Una volta che l'uovo è stato espulso, può essere riassorbito o formare una cisti funzionale. La cisti dermoide è un teratoma, insieme di cellule di origine embrionale che crescono e si differenziano. È benigna e va asportata chirurgicamente. Nell'ovaio policistico non c'è ovulazione, le ovaie si ingrossano, si manifestano alterazioni ormonali e virilizzazione della donna.
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In numerosi casi la cisti ovarica non dà sintomi, a volte invece si possono verificare: gonfiore e dolore addominale o lombare e nelle cosce, dolore nel rapporto sessuale, difficoltà di espulsione delle urine, vomito, mestruazioni dolorose e sanguinamento irregolare. Tra gli altri sintomi possibili ci sono l'incremento di peso, l'acne e l'aumento anormale dei peli corporei. Se una cisti subisce una torsione è possibile che la donna avverta forte dolore, nausea e che abbia la febbre. In questi casi è necessario intervenire chirurgicamente, come anche in caso di cisti dermoidi e cisti funzionali maggiori di 5 cm e molto doloranti. Inoltre nei casi di diagnosi incerta è importante effettuare un'accurata indagine per escludere la presenza di un carcinoma ovarico, neoplasia maligna molto grave.
Prima di eseguire un intervento chirurgico per asportare una cisti ovarica il medico valuterà la procedura più adatta in base ai risultati dell'ecografia pelvica e della diagnosi con marcatori tumorali, nelle pazienti in menopausa, per escludere la presenza di cellule cancerose. L'operazione richiede l'anestesia generale e può essere effettuata in laparoscopia. Con un'incisione sull'ombelico il chirurgo inserisce il laparoscopio, strumento che consente la visione su monitor della cavità pelvica. Quindi mediante altre piccole incisioni vengono inseriti strumenti per asportare o aspirare la cisti. Se la cisti ha grandi dimensioni, se la paziente è obesa o se la formazione è maligna, l'intervento laparoscopico non può essere eseguito. In questi casi si pratica una laparotomia con un taglio simile a quello del parto cesareo.
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